8 Maggio 2017 12:04

Ma quante fiere del fumetto, una sull’altra

Approfittando di un intervallo tra un’uscita e l’altra della nostra cucciolotta (wof!) son passato qui dagli Amici del Fumetto (www.amicidelfumetto.it/calendario-altre-mostre-mercato-del-fumetto) a controllare le date delle manifestazioni fumettistiche e allinearle col mio calendario (se riesco: sono tantissime – il lavoro dell’ANAFI è davvero prezioso – segnati il link tra i preferiti!) e cosa scopro? Che, da un certo punto di vista, nulla è cambiato in meglio (ma in peggio, sì) rispetto a tantissimi anni fa.
In effetti, nel lontanissimo marzo 1999 (quando ancora perdevo il mio tempo nella missione impossibile di creare un coordinamento nazionale per chi si occupa di fumetto), ci eravamo trovati in quel di Lucca per fare un po’ di ordine nel caos totale delle fiere, dei festival, delle mostre, dei saloni ecc. Era veramente un disastro, che si sovrapponessero di continuo, costringendo espositori e pubblico a scegliere continuamente tra l’una e l’altra e l’altra ancora, quando, invece, un razionale coordinamento disinteressato super partes avrebbe potuto offrire a tutte la possibilità di organizzarsi come si deve e averne un vantaggio collettivo.
Quando ero più giovane, e ancora avevo incarichi associativi di servizio alla collettività in questo settore, mettemmo in piedi alcune strutture:

un Osservatorio: https://www.afnews.info/fumetti.org/opnf.htm

una Rete: http://www.fumetti.org/rnms/forumrnm.htm

un Database: http://www.fumetti.org/cnmf.htm

un Calendario: http://www.fumetti.org/cnf/calemos.htm

[Ovviamente quelle pagine sono chiuse da molti anni – le conservo, come tantissimo altro, solo a fini storici.]

Eravamo ingenui, entusiasti e disponibili. Ma rapidamente l’interesse collettivo scemò e si tornò alla consueta anarchia e alla coltivazione degli orticelli. Pazienza.
Niente di che, intendiamoci: ho potuto poi anche vivere nuovamente analoghe situazioni (persino peggiori) con la sindacalizzazione del settore e con l’associazionismo di categoria ecc., prima di diventare abbastanza anziano e lasciare tutti i miei incarichi uno a uno, a fine mandato come previsto. “Largo ai giovani!” diceva saggiamente il Presidente. Ma talora capita che non ci siano ne’ giovani ne’ vecchi disponibili a continuare certe cose, che possono andare avanti solo se c’è un impegno concreto collettivo. Per cui, se non c’è un interesse diffuso… Amen. C’est la vie, mon ami.

Oggidì di manifestazioni legate al fumetto ce ne sono a bizzeffe, anche in Italia. Anarchicamente e allegramente sovrapposte!
E allora? Buon divertimento, che altro? E largo ai giovani!

Marzo 199, Lucca.
Negli scatti puoi trovare (cito a caso) Centomo, Bono, Bona, Raffaelli, Boschi ecc. Ci sei anche tu? Sbizzarrisciti a riconoscere tutti i pro dell’epoca.
Chiedo scusa per la qualità delle foto: allora non c’erano le digitali di oggi, ma cosette piccine che per l’epoca erano già una roba strana…

3 risposte a “Ma quante fiere del fumetto, una sull’altra”

  1. Troppe!” troppe! quando si parla troppo di una cosa è il momento che si svaluta… o è già svalutata. Occorrono solo 5/6 appuntamenti importanti durante l’anno – e sarebbero già tanti – per parlare, valorizzare un prodotto artistico-comunicatvo come il fumetto. Perché non facciamo 20 Saloni del libro?

    1. ma ti dirò di più: mentre queste mostre attirano spesso un pubblico generalista, che magari si reca a visitarle più per mangiare il panino alla porchetta che non per amore dei fumetti, altre manifestazioni di taglio più “culturale” languono nel disinteresse più totale.
      E non vengono segnalate nemmeno dall’ANAFI…

I commenti sono chiusi.