1 Aprile 2017 16:34

WOW sta per compiere 6 anni!

Magari dirai “E allora? Va alle elementari?“. Il fatto è che, sei anni fa, io ero fra quelli che (prudentemente e pessimisticamente) pensavano che l’audace impresa sarebbe finita in un bagno di sangue: affitto, spese varie, scarsi contributi pubblici e privati… E tremavo al pensiero del Fondo di Franco Fossati da svendere all’asta per pagare i debiti.
Invece il piccino ora va alle elementari.
Tenere in piedi un Museo del Fumetto (o un museo in genere) è davvero difficile, di questi tempi poi, è cosa ardua assai. Di solito si naviga nei debiti e si fallisce tristemente. Per cui… un grosso abbraccio a chi ha avuto coraggio e tenacia e capacità, e ancora lo tiene in piedi e lo aiuta a crescere. Spero di vederlo procedere bene e andare alle medie e poi al liceo e all’università. Ma non so se mi sarà possibile: forse son troppo vecchio per vedere la corona di alloro attorno al capo del WOWBeh, allora: beneauguranti congratulazioni anticipate, e vai!

E qui alcuni miei scatti d’epoca (alcuni fatti con le primissime piccole digitali, uno addirittura con una macchina pre digitale), per ricordare da dove si arriva, vedere quanta strada s’è fatta e affrontare il percorso futuro serenamente e con decisione, un passo alla volta.

Una risposta a “WOW sta per compiere 6 anni!”

  1. Ecco il commento di Luigi F. Bona, il direttore del WOW:
    “Caro Gianfranco, la nostra forza sta nella solidità del progetto. Tu sai che non siamo partiti da zero: c’erano anni di meravigliose esperienze e sogni condivisi, con Franco Fossati, Umberto Volpini, Sergio Giuffrida, Alberto Ronchi, Nessim Vaturi, Camillo Moscati, Umberto Manfrin, Roberto Renzi, Antonio Terenghi, Tiberio Colantuoni, Paolo Piffarerio, Vittorio Pavesio e, naturalmente, Gianfranco Goria. Qualcuno se n’è andato troppo presto, altri sono diventati soci dell’Associazione, poi della Fondazione, con Furio Fossati, Grazia Nidasio, Claudio Bertieri, Liviano Riva, Alfredo Castelli, Melina Gatto, poi Enrico Ercole, Riccardo Mazzoni, Franco Dassisti. Ma anche la costruzione del progetto aveva come base l’analisi e il piano – elaborati dall’Anonima Fumetti che tu e Pavesio dirigevate – che avrebbe potuto concretizzarsi a Lucca, se il Comune all’epoca non l’avesse ignorato. Certo, con Melina Gatto l’abbiamo rivisto, modificato, confrontato con altre realtà di Parigi, di Barcellona, di Berlino… ma infine in WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano c’è un po’ di tutto, il solido cemento di una certezza di metodo e di organizzazione che può subire rallentamenti, inciampare in ostacoli, ma non deviare dal suo percorso. Grazie anche alla Fondazione Cariplo, che non ci ha dato soltanto dei fondi per lo start-up ma ci ha insegnato anche una visione organizzativa corretta ed efficace, che ancora seguiamo.
    Lo scetticismo – direi meglio l’apprensione – di tanti amici è servito a ricordarci che il cammino è pieno di ostacoli e pericoli, che bisogna operare con prudenza. Grazie anche per questo. Il risultato è di tutti, e tutti continuiamo il cammino con più fiducia. Un abbraccio, “viejo”!”

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