27 Marzo 2017 08:07

Aperitoon di Marzo. Tra lungometraggi e serie tv da produrre e i festival Sotto 18 e Cartoons on the Bay imminenti.

Il 22 marzo a Torino presso il bar Blah Blah in via Po si è svolta l’Aperitoon. L’incontro mensile di lavoratori e appassionati di cinema d’animazione.

Apre l’evento la proiezione del celebre video di “No tengo dinero”, dei Righeira. Che viene fuori direttamente dal 1983 senza alcun motivo se non il fatto che l’autore dell’animazione fosse Pierluigi Da Mas. Che fece anche molti video per Adriano Celentano, cosa che può collegarsi al programma di oggi, si vedrà più avanti come.

Si parte col primo ospite a salire sul palco. Marco Holland, che si definisce videomaker e non ha fatto molta animazione ma della motion graphic.

Ha realizzato il corto “36 Days of Type” abbastanza casualmente. È iniziato partecipando a un progetto/ sfida dove ogni giorno per un mese si doveva realizzare una mini animazione. Come tema ha scelto l’alfabeto. Ovvero una cosa formata da lettere che hanno una forma definita e sono conosciute da tutti. Questo aiuta molto dando la possibilità di concentrarsi fin dall’inizio sullo stile trovando idee a partire dalle lettere.

Ogni giorno si metteva al Pc e realizzava qualcosa. Non ci metteva più di due ore a lettera e poteva spaziare con assoluta libertà tra sili diversi disegnando lettere in prospettive molto complicate o che formavano ambienti abitati dai suoi personaggi squadrati. Pubblicando ogni giorno, anche quando il risultato non gli piaceva, sperimentando molto.

Alla fine il risultato gli è piaciuto e ha deciso di unire tutto in un cortometraggio. Gli serviva “solo” una colonna sonora. Sapendo l’importanza che questa ha nei corti era molto preso nella ricerca di qualcuno che potesse aiutarlo. Così l’amico Donato Sansone gli ha presentato il bravo Alessandro Nepote, Sound Degner di talento che ne ha fatta una ottima.

Un bel corto fatto con molti stili differenti e che risveglia il grande fascino che l’animazione prova verso l’alfabeto. In questo periodo Marco Holland sta lavorando a un videoclip e quando sarà finito tornerà all’ Aperitoon per mostrarlo.

Per introdurre l’ospite seguente Emiliano Fasano racconta che la nascita dell’Aperitoon è avvenuta a Annecy 2016, quando si trovò a parlare con diverse persone di vari progetti. Tra queste persone c’era Fabrice Beau. Animatore francese che lavora nell’animazione dal ’96, ha un suo studio a Annecy e da alcuni anni tenta di produrre un suo lungometraggi di cui a presentato la storia allo scorso Movie forum trovando appoggi. Adesso sta finalmente producendo un lungometraggio a disegni animati. Perché il disegno da una sensazione che alla CGI manca.

Fabrice sul palco, Fabrice sullo schermo.

Il fatto particolare è che vuole produrlo dividendo il lavoro tra Francia e Italia. Chi scrive ha incontrato Fabrice alla prima Aperitoon rimanendo colpito dalla sua determinazione nel realizzare i suoi progetti pur sapendo quanto l’animazione 2D sia, ahinoi, meno considerata della CGI dal pubblico. Seconda cosa che colpiva era il grande amore per Torino, che considera la capitale dell’animazione italiana, il suo desiderio di riportare la produzione cittadina ai livelli della fine degli anni ’90.

Parla del lungometraggio che stanno per realizzare, si intitola “The Khmer smile” e è un film che racconta la sua storia. Lui è nato in Cambogia, ma è stato adottato da neonato da una coppia francese e è cresciuto felice. Nel 2010 decide di andare a visitare la Cambogia insieme alla fidanzata Francesca, hanno visto e incontrato molte persone, sono nati pensieri e l’idea di farne un film a disegni animati.

Un film dove si uniscono più culture, la sua francese, quella della fidanzata, italiana. Quelle di alcune allegre turiste con cui viaggiavano e naturalmente la cambogiana.

Mostra i personaggi, fatti in uno stile che riesce a interessare. Cartoonesco, pulito, divertente da vedere e bello. I paesaggi riprendono la realtà, sono dettagliati ma non stancano la vista.

All’inizio è stato difficile fare un progetto partendo da una storia personale. Ma è andato avanti e lo ha presentato al Cartoon Movie, dove è stato apprezzato e ha trovato sostenitori e un distributore pronto a lanciare il film in Francia.

Un foglio dello storyboard. Trovandolo più comodo è riuscito a importare in Francia e Italia lo stile verticale usato in Giappone

Il film sarà rivolto agli adolescenti dai 12 anni in su, sarà allegro e avvincente, parlerà anche delle tragedie accadute durante la dittatura, ma non saranno la parte principale e forse, seguendo la traduzione italiana, verrà fatta in una sequenza disegnata in modo diversa e realizzata da un solo animatore. Perché come Fabrice svela per la prima volta questa sera l’intero film verrà prodotto a Torino!

La pre-produzione sarà fatta nel suo studio a Annecy mentre la produzione, tranne una parte che sente doveroso far fare in Cambogia, sarà realizzata a Torino. La produzione partirà a Settembre e lo studio che se ne occuperà è il Future dog.

Visto che hanno bisogno di molta gente stanno cercando personale, quindi lettori che avete lavorato nell’animazione, avete studiato per lavorarci o siete geni del disegno e avete fatto mini animazioni da autodidatti inviate il vostro Portfolio a http://www.futuredogstudio.com (info@futuredogstudio.com) chi verrà preso in considerazione dovrà superare un test. Passato questo potrà iniziare a lavorare nello studio a un film unico nel suo genere. Una produzione che andrà avanti per almeno due anni.

Oltre a questo già grande lavoro Fabrice non si ferma e parla di due serie televisive. Una in CGI co-prodotta col Giappone e una in Stop motion basata su un’idea personale. Su entrambe non dice molto, ma anche queste verranno prodotte a Torino (l’invito a mandare portfolio è quindi esteso anche a chi si occupa di CGI). Difficile perché non hanno ancora le strutture e devono iniziare tutto. Ma sembra deciso a farcela, già ha contattato dei talenti locali e sembra che tutto stia andando per il meglio. Tanto che per la prima volta in assoluto annuncia il progetto per un secondo lungometraggio, non può dire di più sulla storia, solo che sarà ambientato a Torino.

Segue la rassegna di Gif fatte a febbraio dal Don’t GIF Up sul tema di 20.00 leghe sotto il mare. Il numero dei partecipanti cresce e per aprile il tema sarà fantascientifico, riguarderà infatti l’autore Isac Asimov.

Si passa la parola a Eugenia Gaglianone, che insieme a Andrea Pagliardi (sempre alla consolle dell’aperitoon) lavorano all’organizzazione del Sotto18 film festival. Da grandi esperti del cinema quali sono hanno preparato tre proiezioni di cortometraggi fatti durante la guerra fredda il: Polonia, Jugoslavie e Cecoslovacchia. Il titolo sarà “Animazioni oltre cortina” e manderà tutti film di altissimo livello artistico e sperimentale vincitori di premi e ancora oggi incredibili da vedere. Ma purtroppo poco noti al pubblico italiano.

Saranno tre spettacoli non divisi per nazione (verranno mischiati) ma per tematiche permettendo così di fare spettacoli rivolti a bambini e altri per adulti.

Per dare un assaggio viene mandato “BAU BAU di Boris Kolar (1964) accompagnato da una preziosa presentazione di Andrea che racconta quanto fosse stata importante ASIFA all’epoca per la circolazione di questi corti all’interno dei due blocchi. Immagini d’epoca mostrano i grandi dell’animazione del periodo incontrarsi a Annecy e avere tutta l’aria di divertirsi parecchio. Eugenia racconta come in Polonia il governo negli anni ’60 fosse arrivato a finanziare la media di 120 corti l’anno, o che in Cecoslovacchia nacque una scuola di animazione di pupazzi unica e basata sulla tradizione delle marionette e arte popolare.

Ma un grandissimo appuntamento curato da loro sarà già la sera dell’innagurazione. Vanerdì 31 marzo, quando alle 21:30 verrà proiettato “Revengence” di Bill Plymptoon, il re dell’animazione indi. Non un’anteprima nazionale (fatta questa a gennaio a Milano allo Spazio Oberdan), ma per la prima volta verrà proiettato in un grande festival.

Chi scrive raccomanda di non farsi sfuggire quest’occasione e annuncia un prossimo articolo dove parlerà del film.

Si passa la parola a Elena Toselli. Che iniziò a lavorare alla Lanterna Magica nel momento di massima attività (99) e fece carriera diventando direttore di studio a Cartoonia. Lavoro che paragona all’essere un vigile che dirige il traffico per far andare d’accordo le varie parti e portare avanti la produzione anche se tutti se la prendono con te. Lavoro lungo ma che da grandi soddisfazioni.

La sua esperienza l’ha portata a lavorare molto all’estero e questo le ha fatto vedere le differenze tra l’organizzazione di uno studio d’animazione italiano e uno nel resto del mondo.

Innanzitutto la disorganizzazione degli studi italiani è la cosa più evidente, cosa che non impedisce agli studio di riuscire in sempre a farcela. Questa cosa stupisce e viene apprezzata all’estero. Ma un altro punto caratteristico degli studi italiani è, purtroppo, non capre quanto valgano e quanto vengano considerati creativi dal resto del mondo.

Un grande problema nostrano è anche l’incapacità ancora diffusa di capire cosa sia l’animazione da parte dei registi abituati al live action che passano all’animazione e di alcuni produttori. Non capiscono che la produzione non è veloce ma legata a tempi di mesi, ne che una volta decisa una cosa non la si può cambiare a produzione iniziata. Ma fortunatamente questi problemi stanno sparendo con le giovani generazioni.

Adesso stanno per finire “Adrian”, la serie fatta per il Clan di Celentano che debutterà su canale cinque. Vedremo come sarà.

A questo punto gli ospiti sono finiti e Emiliano Fasano ricorda a tutti di andare a vedere “La tartaruga rossa” di Michaël Dudok de Wit, al cinema il 27,28,29 marzo, facendo proiettare il suo celebre, magnifico cortometraggio “Father and Daughter”. Che commuove tutta la sala.

Si chiude con un altro assaggio delle animazioni oltre cortina, il cortometraggio “La gara” (Whiscig) di Marek Serafinski (1989) corto incredibilmente attuale per tecnica e storia.

E questa è stata l’Aperitoon di marzo. Appuntamento per la prossima è vicinissima, il 7 aprile durante Cartoons on the Bay.

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