10 Gennaio 2017 14:51

Appello del Carl Barks Fan Club Italia, a rischio chiusura

c.s.: Roma (Italia), 10 gennaio 2017 – Nel 2006 nasce in Italia il CBFC-I, prima filiale del Carl Barks Fan Club mondiale, inaugurato negli USA nel 1999.

Il 16 maggio 2006 Il presidente CBFC Ed Bergen nomina Giampiero Mascelli, iscritto del CBFC come membro n. 197, Presidente del CBFC-I.
L’anno successivo, nel maggio 2007, Roy Disney in persona, quale membro onorario del CBFC e Ed Bergen, conferiscono un Award a Giampiero Mascelli con un attestato da loro firmato, dove è scritto: “In recognition of significant artistic contributions to the Disney Duck Genre and the Carl Barks legacy”, con un certificato consegnato di persona da Ed Bergen a Roma a giugno 2009, dove si decise di predisporre una mostra dedicata Carl Barks, parlandone nell’incontro anche con Stefano Bartolomei ed altri esperti del settore mostre.
 
 —- certificato Award da Roy Disney e Ed Bergen —-

 

Tra gli altri, si parlo’ della mostra dedicata a Carl Barks anche con l’amico di penna Carlo Chendi e Mauro Lepore, l’allora direttore di Topolino.

 
Il CBFC-I conta nel 2007 i suoi primi 12 iscritti, per arrivare a fine anno 2009 a 51 iscritti.
I numerosi contatti avuti con Mauro Lepore e Lidia Cannatella della Walt Disney Italia, anche di persona nell’ambito delle mostre a Città di Castello e Reggio Emilia, portano al bellissimo articolo sul Topolino n. 2810 del 6/10/2009: “Aspettando Carl Barks”, dove si presenta il CBFC-I e si preannuncia una futura mostra per l’anno 2010, dedicata a Carl Barks.
Evento purtroppo non realizzato per motivi solo economici, essendosi tirati indietro tutti gli altri contributori che avevano promesso di partecipare
 
—- articolo Topolino 2810 —-



Dal 2006 al 2011 in particolare sono state investite decine di migliaia di euro in prima persona da Giampiero Mascelli, senza alcun supporto economico della sede USA, se non morale, sia per beni copiosi e dispendiosi di materiale Barksiano per la Mostra in progresso, come litografie, schizzi originali, libri, cimeli, oggetti personali di Barks ecc., sia con altrettanto impegno economico per esposizioni presso fiere e mostre in Italia, oltre che per depliant, siti web e quant’altro, per un totale di oltre 70.000 euro, allo scopo di promuovere come da progetto il CBFC-I ed annoverare si sperava centinaia di iscritti e sostenitori.

Lo scopo era far rinnovare l’impegno d’iscrizione al Club con le successive quote annuali (essendo i soci “fondatori”) come avviene nel CBFC in America e far partecipare alcuni promotori della grande mostra qui in Italiani, escludendo la politica.ù
Però, malgrado tutto lo sforzo fisico ed economico del presidente Giampiero Mascelli, non si è potuta realizzare, dopo molti rinvii, la mostra dedicata a Carl Barks nel 2010, come era stato preannunciato, sentiti tutti gli altri che avrebbero dovuto compartecipare nelle spese.
Tutti si tirarono indietro.
Dopo le ingentissimi spese sostenute tra affitto di locali per una prima location della mostra programmata che poi sono serviti solo per immagazzinare gli i materiali stessi barksiani e per il Club, le spese vive sostenute per fiere e mostre, il materiale informatico con cui lavorare,  dopo la non attuazione della grande mostra nazionale, nel momento in cui la Disney Italia cedeva i diritti alla Panini, Giampiero ha dovuto iniziare la svendita del prezioso materiale venduto su ebay a prezzi irrisori.
Per fare solo un drammatico esempio, uno schizzo di Olio originale di Barks pagato 4500 euro al Book Palace di Londra è stato svenduto (regalato) ad appena 1100 euro su ebay, quando alla Heritage schizzi simili si vendono ad oltre 10.000 dollari; per non parlare di decine di oggetti personali di Barks, come il suo 1° cent di Platino, il suo tesserino ed il certificato dell’Accademia Disney, svenduti a poche centinaia di Euro su ebay, per rientrare in minuscola parte delle spese sostenute.
Tutto molto triste e deludente.
 
 —- alcuni oggetti in vendita oggi ed alcuni già venduti —-


Il grandissimo impegno profuso in decine di ore settimanali, viaggi, spese, giornate, mesi, anni, del presidente stesso in persona, sta per svanire da un momento all’altro, in una nuvola di fumo…
Oggi siamo arrivati con enorme fatica a 55 iscritti al Club ed alcuni rinnovi, con oltre 5 anni di difficoltà con impossibilità di recuperare anche parte dell’investimento che sta causando la tragica fine del Carl Barks Fan Club Italia, tanto caro alla sede USA 
 
—- Newsletter CBFC —-


Giampiero Mascelli, ringraziando afNews, lancia un appello a tutti i soci del Club, agli appassionati di Carl Barks nonchè Disneyani, agli addetti ai lavori Disneyani d’Italia ed amanti delle mostre del fumetto, affinché, tramite una campagna di sostegno solidale per recupero delle spese e rafforzamento del Club, che vedrà premiati i partecipanti con la cessione di oggetti Barksiani anche personali, a partire da piccole quote, con Premiums di iscrizione, memorabilia di gran parte della Carl Barks Estate che il presidente acquistò per la mostra e tanto altro, contribuiscano tutti insieme a risollevare le sorti del CBFC-I, il primo ed unico nato nel mondo nato per approvazione della severa Sede internazionale americana tramite Ed Bergen, ancora con tutti gli onori del direttivo USA che non sa esattamente della gravissima situazione in cui verte la loro filiale CBFC-I qui in Italia e che speriamo, grazie a tutti voi, che tra non molto sia solo un brutto ricordo e di non dover rassegnare le dimissioni alla sede USA che dovrebbe scrivere a tutto il mondo del nostro fallimento in Italia.
 
—-INDIRIZZO per gli acquisti:
 
 
—- INDIRIZZO PAYPAL per invio quote di partecipazione:
 
Sarebbe oltremodo gradito un sostegno tramite Eppela o Collettiamo, con l’aiuto di qualche generoso appassionato che si offra per creare le relative campagne di raccolta fondi; sarebbe un benemerito del nostro Club, come tutti quelli che vorranno sostenerci e farci riprendere dall’immane catastrofica fine.
 
La passione che ci accomuna e ci fa amare il papà dei Paperi e’ sempre con noi, anche in tempi avversi, perché siamo sicuri che una forte partecipazione concreta di tutti con un numeroso proficuo anche riscontro economico anche piccolo da ciascuno, da tutti gli stimatori di Carl Barks e -perchè no- gli amici di Giampiero Mascelli che abbiano compreso quanto ha investito e perduto in primissima persona pur in tempi di crisi estrema, potrà risollevare il CBFC-I nella sua realtà barksiana disneyana italiana attualissima nel mondo del grande fumetto d’autore ed evitare che svanisca … in una nuvola di fumo.

CARL BARKS FAN CLUB – ITALIA
La prima filiale estera della sede USA nata nel 1999.

Il Carl Barks Fan Club Italia nasce nel 2006 autorizzato dalla Sede USA con lo scopo di tutelare e promuovere l’arte dell’Uomo dei Paperi in Italia e nel mondo.