16 Novembre 2016 12:38

Diabolo! L’universo di Mezolith!

Complimenti alla casa editrice Diabolo per averci regalato un fumetto (che spero diventi una lunga “serie”) veramente stupendo. Una casa editrice da tener d’occhio da quando, nel 2011, nacque in Italia, dalla “casa madre” spagnola “Diábolo Ediciones”, mantenendone la qualità e le competenze altissime. D’altronde, buon sangue non mente!

Certo a pubblicare le fantasie e le sequenze narrative di un maestro come Ben Haggarty non sbagli mai.

Straordinari sono, infatti, i suoi “universi”, la sua capacità visionaria, i suoi “trucchi” da prestigiatore mentale: sembra storia, in questo caso preistoria, in realtà sono archetipi rivisitati, scavati con pazienza dalle profonde miniere dei nostri sogni atavici di specie umana, delle nostre paure, dei nostri istinti di sopravvivenza. Per carità gli autori si sono documentati sull’età Mesolitica, sulle tribù di cacciatori-raccoglitori, sui miti che, probabilmente, abbiamo ereditato da quegli antichi progenitori. Come umilissimo sceneggiatore, conosco la fatica, ben maggiore addirittura della stessa scrittura, della ricerca iconografica e degli studi scientifici che devi compulsare con pazienza infinita. Ma il lavoro finale, in questo caso le avventure del giovane Poika alla ricerca della sua identità “adulta”, assomiglia al mondo interiore dell’autore, alla sua personale visione della realtà, ai suoi terrori. Non c’è contraddizione, ma solo continuità tra il tempo in cui vivi e i tempi che ti hanno preceduto. Non sono un esperto, ma a volte ho l’impressione che l’autore sia influenzato dal concetto buddhista dell’impermanenza, senza la quale non esisterebbe l’esistenza, perché l’ingrediente fondamentale di quest’ultima è il mutamento. Scoprire come funziona questo mutamento, questo fluire della vita nel tempo, serve a trasformare la sofferenza in gioia di vita. Per questo il Buddha è detto l’Illuminato. Dico questo perché il fumetto cancella il personale Mandala dell’autore per ricostruirne subito dopo un altro, in un’altra vita, in un altro tempo. Gli elementi del Mandala (suvvia, chiamiamoli pure Capitoli) si chiamano:

CACCIA AL TORO, dove al grande animale ucciso dalla tribù viene intonata una preghiera che lo invita ad andare libero su dolci praterie..” fino a quando Uljas non ti chiamerà di nuovo nel nostro mondo”. Scorgete anche qui labili tracce di buddhismo?

URGA, dove il nostro giovane Poika, ferito precedentemente dal toro, sopravvive ed incontra un neonato abbandonato, di colore azzurro, che si rivela un mostro, un Urga appunto, e riesce a sconfiggerlo.

CONFINI. Guai ad oltrepassare i confini della propria tribù. Pensateci, accade anche oggi!

LA SPOSA CIGNO. Sposare una donna non della tua razza risulta spesso un problema anche mortale. Pensateci, accade anche oggi!

IL CORVO. Convivere con una persona “diversa”, anche se innocente ma dall’aspetto orribile, crea allarme sociale, diffidenza, ostilità. Pensateci, accade anche oggi!

DISPERSO. Spesso proprio quella persona “diversa” e che avevi allontanato, ti salva la vita. Pensateci, accade anche oggi!

MANI. L’iniziazione di Poika si compie. Per sapere “come” o visitate i siti delle pitture rupestri o leggete questo fumetto.

Ma se da Haggarty ti aspetti solo il meglio, la sorpresa di questo fumetto è un disegnatore alla sua prima prova fumettistica: Adam Brockbank.

Che bello tuffarsi nelle atmosfere, nelle vignette precise, definite ma, nello stesso tempo, sognanti di un bel cartonato di stile franco-belga. Ne sentivo proprio la mancanza. Pennelli intinti in cromature avvolte in nebbie primordiali. Tratti accurati e, miracolosamente, sfumati da distanze più mentali che geografiche. Terre paludose d’ocra e rosso cupo, abitate da neri e vigili corvi. Niente da invidiare, ve lo assicuro, ai migliori paesaggi selvaggi di Hugo Pratt. Prospettive che esaltano le espressioni, i pensieri dei personaggi, occhiate “neorealistiche” che quasi possono fare a meno dei dialoghi, il che presuppone un’intesa profonda, intensa e fraterna con lo sceneggiatore. Sicuramente un lavoro comune che cementa e, contemporaneamente, fluidifica la narrazione. Te ne accorgi subito!

E gli animali? Disegnati e colorati con affetto, sembrano vivere nella dimensione non dell’istinto ma dell’intelligenza. Un mondo dove anche la morte rispetta la vita corale della natura. Poi ti meravigli meno quando scopri che Brockbank ha lavorato alle creature magiche, alle scenografie e alle ambientazioni degli otto film Harry Potter. Che coppia fantastica! Correte in libreria che è quasi Natale.

[Recensione di Nico Vassallo]

MEZOLITH (Vol. 1)

di Ben Haggarty e Adam Brockbank

Traduzione: Francesca Martucci e Elisabetta Sedda

DIABOLO EDIZIONI

(Cartonato, 96 Pagine a colori, Euro 17,00)

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