1 Luglio 2016 13:39

@annecyfestival 2016: Velma ci spiega le ragioni della protesta “arancione”

Nel corso dell’ultima edizione del Festival di Annecy, oltre alla massiccia presenza di controlli di sorveglianza (comprensibilissimi, vista l’emergenza sicurezza che il mondo sta vivendo) e alla pioggia inclemente che ha letteralmente allagato il prato del Paquier ostacolando il consueto programma serale di proiezioni all’aperto, ad attirare l’attenzione sono state anche le iniziative di due associazioni di studenti e lavoratori precari dell’Animazione, ovvero AECA (Association des étudiants en cinema d’Animation) e Collectif Velma (la cui portavoce “disegnata” richiama con autoironia la saccente quanto arguta componente della banda di Scooby-Doo).

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L’organizzata, e assai documentata, protesta di queste due associazioni riguardava la convenzione collettiva nazionale in fase di discussione in Francia, che vedrebbe il Syndicat des Producteurs de Films d’Animaition intenzionato a creare un scalone salariale “junior”, assai meno remunerato (stando alle rivendicazioni) rispetto agli attuali minimi concordati.

Ecco cosa ci racconta la nostra combattiva Velma:

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Chi scrive non ha purtroppo avuto modo di assistere direttamente alle proteste, civilissime e ripetiamo molto ben organizzate, avvenute sia in occasione della visita del Presidente della Repubblica Hollande al MIFA (di cui però abbiamo nostro malgrado subito gli effetti, tra eccessi di zelo dei sorveglianti e difficoltà eccessive nell’accedere agli stands del mercato dell’animazione), sia nel corso dell’ultima giornata del MIFA con un’assemblea pubblica tenutasi all’aperto presso i giardini del lungolago.

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Il Bonlieu “in arancione”

Come sottolineato in questa esauriente cronaca delle manifestazioni, gli organizzatori del Festival e del MIFA, così come le istituzioni municipali di Annecy, non hanno ostacolato l’espressione di queste istanza, anzi si sono prestati al dialogo con i rappresentanti delle associazioni, mentre la cosiddetta Alta Politica sembra aver preferito, una volta di più, trincerarsi nel proprio ostinato silenzio senza raccogliere, almeno per il momento, quelle che non sono soltanto vacue lamentele bensì istanze e suggerimenti provenienti da artisti e professionisti il cui lavoro è alla base della floridità e della salute di un settore che in Francia sta vivendo una grande stagione produttiva.

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Patrick Eveno, direttore di CITIA, del Festival e del MIFA, accanto alla delegata delle associazioni durante la protesta al Cente Bonlieu di giovedì 16 giugno.

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Abbiamo pensato di riportare qui sotto alcune slides a fumetti con le loro precise e circostanziate motivazioni, anche perché dalle nostre parti non è che la condizione delle maestranze sia esattamente un prato di rose, e forse ci sarebbe da imparare qualcosa almeno dalla combattività concreta e non velleitaria di questi nostri giovani “colleghi”. Male che vada, si sarà letto un simpatico fumetto.

Alleghiamo anche il resoconto dell’incontro di una delegazione composta da una quindicina di studenti e professionisti con SPFA, antecedente alla manifestazione svoltasi ad Annecy.

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