Si è detto di tutto e di più su questo piccolo/grande film del 1986 che ha contribuito all’immortalità cinematografica di David Bowie forse più ancora delle sue assai più celebrate prove d’attore in Furyo e L’uomo che cadde sulla terra, e che costituisce tuttora una commovente “summa” di quel “cinema dei pupazzi” di cui Jim Henson fu alfiere indiscusso; ciò che oggi i tantissimi suoi cultori temono di più sarebbe l’eventuale annuncio di un “remake”: eventualità non peregrina vista la penuria di idee originali in cui Hollywood pare essere irrimediabilmente sprofondata (almeno, in campo live action).
Su MoviePlayer ecco almeno 5 (cinque) validi motivi per non toccare un film che a distanza di decenni funziona ancora benissimo senza bisogno di improbabili “aggiornamenti”:
http://movieplayer.it/articoli/labyrinth-un-film-irripetibile-30-anni-dopo_16035/
Il dibattito è aperto!