23 Giugno 2016 03:14

@ANNECYFESTIVAL. Corti in gara numero 4

Ecco l’elenco dei fantastici cortometraggi in gara mostrati nel quarto gruppo di Annecy 2016.

  • Le Bruit du gris Primo “Le Bruit du gris” di Vincent PATAR e Stéphane AUBIER per Belgio e Francia.Fantastico corto in stop motion collegato alla celebre serie dei due autori “Panique au village”. Cavallo, Cowboy e Indiano organizzano una festa nella sala comune del loro palazzo. Ma un vicino di casa tutto grigio non lo tollera e scacciati tutti cancella ogni cosa ricoprendola di grigio. Può questo fatto fermare i tre amici? Gli autori dicono di aver lavorato come se fosse un altro episodio della loro serie, tutto reso il più semplice possibile così da permettergli di finire in due settimane. Due giorni prima della strage di novembre, tengono a precisare. All’ennesima domanda sul perché usino personaggi simili rispondono che sono subito riconoscibili da tutti. a16 12

  • Bambustempelstrasse Secondo “Bambustempelstrasse” di  Baoying BILGERI per la Germania.corto in un interessante stile 2D e 3D che racconta una storia di alcuni decenni fa. Da qualche parte in Cina una bambina povera e massiccia d’aspetto veniva maltrattata da tutti a scuola e fuori. Una sua compagna di classe, che viveva nella sua stessa via, vedeva tutto rendendosi conto di quanto non fosse giusto che gli altri la trattassero male e la maestra la punisse perché reagiva alle vessazioni picchiando e insultando i bulli. La bambina prova a parlarne con i genitori, ma loro le chiedono di non frequentare la compagna di classe dicendosi stupiti che permettano a quella di andare a scuola. Tutto questo non ferma le due dal diventare segretamente amiche. Ma non può finire bene. L’autrice racconta che tutto la storia è accaduta sul serio a lei quand’era piccola. Alle domande sullo stile del corto risponde dicendo che di solito lei è più sintetica, ma questa volta ha usato molti riferimenti fotografici e ha collaborato con illustratori. Per quanto riguarda il fatto che il corto in tedesco sia da considerare tedesco o cinese risponde decisa che lei è: 1° Umana. 2°Donna e 3° cinese. Era importante per lei raccontare questa storia, vuole raccontare della Cina e affrontare i suoi ricordi d’infanzia (l’autrice vive in Germania da 13 anni) dando un messaggio che inviti a lottare contro il pregiudizio. Corto molto forte.

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    Mamie Terzo “Mamie” di Janice NADEAU Per Canada e Francia.Corto in 2D dove l’autrice racconta della sua burbera nonna e di quando andava da lei in estate. Una nonnina che non sembrava interessata ai nipoti, gli impediva di toccare le sue cose, cucinava sempre tanto e amava molto suo marito, tanto da non riprendersi più dopo la sua morte. Lei da bambina avrebbe tanto voluto essere sua amica. L’autrice è al suo primo corto autonomo dopo aver realizzato per altri anche film vincitori di premi nelle passate edizioni (Nul poisson où aller, vincitore due anni fa a Annecy). Racconta come la sua famiglia (in particolare la madre) sia molto felice del fatto che abbia fatto un corto sulla nonna e i suoi numerosi cugini l’abbiano invidiata perché vedendo quello che ha raccontato era chiaro che la nonna la ritenesse speciale e le mostrasse di se molto più di quanto abbia mostrato a loro. Cosa che non si sarebbe mai aspettata. Alla domanda se questa distanza della nonna potesse essere un trauma risponde che vedere quanto lei amasse il nonno era una cosa così bella che le faceva amare la nonna tanto.  a16 15

  • Beast! Quarto “Beast!” di Pieter COUDYZER per il Belgio.Corto in ritagli animati più 3D che racconta la storia di due strani amici. Un senza tetto, dall’aria davvero disgraziata e troppo attaccabrighe per i centri d’accoglienza, una sera è nel bosco dov’è precipitato un UFO preso a cannonate dall’esercito. All’interno si trova una strana creatura dall’aspetto di un gigantesco tricheco sdentato che viene messo in uno zoo. Il senza tetto e l’essere finiscono col fare amicizia e l’uomo decide di farlo scappare. Ma l’esercito interviene. Alla fine l’unica bestia è il passante indifferente al tutto. L’autore conferma che delle tre bestie l’hipster finale è la peggiore. La sua idea era fare una storia che fosse subito capita, quindi non trova importante che alcune parti della storia siano troppo semplici, valeva l’effetto d’insieme. Concentrarsi sul rapporto tra i due protagonisti, entrambi messi in una gabbia e tenuti lontano dagli altri. Tutto il corto è una critica sociale. Davvero bello. a16 16

  • The Dancing Line Quinto “The Dancing Line” di Shelley DODSON per gli USA.Corto in 2D dove una linea verticale sentendo la musica inizia a ondeggiare danzando al suo ritmo. Passa da un ballo all’alto facendo movenze sia maschili che femminili con grande abilità espressiva. L’autrice dopo anni di animazione e ha deciso di realizzare questo corto per tornare alle origini del disegno animato con una linea che ha movenze sexy senza avere un genere. È la prima volta che fa un corto così astratto, ma ha notato che lavorando in astratto è diventata più attenta nel notare come la gente si muove. Per la danza l’ispirazione viene dal Burlesque e quando gli fanno notare che per essere un corto astratto è divertente l’autrice risponde che era proprio un suo proposito per fare contrasto. Davvero un bel corto. a16 17

  • Mr Sand Sesto “Mr Sand” di Soetkin VERSTEGEN per Danimarca e Belgio.Corto realizzato con ritagli di carta, marionette di carta, stop motion e scene da film antichi integrate o rifatte al rotoscopio. Un corto molto particolare per ricreare l’atmosfera del cinema degli esordi e quanto questo nuovo mezzo venisse visto con diffidenza dalla maggior parte dei critici. Completano il tutto articoli su incendi scoppiati durante proiezioni e su quanto i bambini siano in pericolo. L’autrice è al suo primo corto in proprio. Per farlo ha svolto una grande ricerca sul primo cinema che ha preso molto tempo. Fondamentale è stato l’aiuto del compositore Andrea Martignoni, musicista sperimentale e autore di molte colonne sonore per corti d’animazione. Lo ha incontrato a un festival e lui vedendo il suo lavoro ha creduto nel corto volendo partecipare subito. Una grande collaborazione. Le scene del film muto mostrato sono un riferimento a “Little Nemo”.

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    L’autrice e Andrea Martignoni.

    Beer Settimo “Beer” di NERDO per l’Italia. Corto 2D che illustra visivamente un poema del grande Charles Bukowski in cui si parla di birra, di donne e di vita. Per illustrare il tutto l’uomo/voce narrante del corto è chiaramente Bukowski. In gruppo NERDO è uno studio grafico formato da tre artisti che si occupano di illustrazione, grafica e animazione. Hanno iniziato col fare animazione classica per altri e questo è il loro primo corto. Perché un poema di Bukowski? Principalmente per l’ammirazione verso di lui, poi perché nel 2015 a Napoli si è celebrato l’anniversario della sua morte con vari eventi che li hanno appassionati. Inoltre con questa scusa hanno potuto sfruttare la loro esperienza di consumatori di birra.

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  • Piano Ottavo “Piano” di  Kaspar JANCIS per l’Estonia.Corto 2D che porta potente il segno meraviglioso dell’animazione estone nel disegno e nel particolare umorismo. Una donna spinge un pianoforte per le strade. Un uomo alla guida di un ape la vede e è attratto da lei e dal su modo sensuale di spingere lo strumento, ma non sa decidersi ad aiutarla perché timido. Intanto un paracadutista non trova il coraggio di lanciarsi, un’anziana signora prova a sedurre l’anziano vicino di casa, ma lui non se la sente e una ragazza sul tetto cerca di trovare il coraggio di fare l’equilibrista sulla corda tesa tra due palazzi. Che assurdità potrebbe innescarsi se anche uno solo di questi personaggi trovasse il coraggio di fare qualcosa? L’autore ama le storie a mosaico, in questa mostra una serie di personaggi bloccati in qualcosa in tensione crescente. Lui suon il pianoforte e un giorno ha iniziato a pensare cosa potrebbe succedere su qualcuno dovesse spingerne uno lungo la strada, al rumore e a tutto. Una situazione strana che attira lo spettatore facendolo entrare nella storia. L’intreccio è intricato ma si risolve brillantemente. Gli piace fare storie intricate, è una sua rivincita verso un professore che gli aveva detto che non era bravo a scrivere.

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  • Gaidot Jauno gadu Nono e ultimo “Gaidot Jauno gadu” di Vladimir LESCHIOV per la Lettonia. Corto 2D dove si racconta una storia che si evolve col passare degli anni. Una giovane portinaia spedisce una lettera durante il periodo di natale. Gli anni passano, gli abitanti del palazzo crescono, invecchiano e la vita va avanti. Ma dopo anni, una sera di natale, ecco giungere una visita inaspettata. L’autore non ha altro da dire se non che la sua è una storia semplice fatta di gente comune. Lui è cresciuto in un normale palazzo con genitori e parenti modesti e gli piace parlare di gente qualunque e delle loro vite tranquille. a16 20

  • Questo era il quarto gruppo di corti in gara fatti dai professionisti proiettati durante Annecy 2016. devo dire che erano tutti belli, alcuni davvero emozionanti. Tra i dieci chi scrive aspettava da molto di vedere “Piano” perché il trailer era stato postato mesi fa su Dailymotion e sembrava già forte. Tra questi il corto dei NERDO è una piacevole sorpresa, spero che il gruppo continui a farne altri.