21 Giugno 2016 01:56

@ANNECYFESTIVAL. Cortometraggi in gara 3

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  • Ecco il terzo gruppo di cortometraggi mandati a Annecy 2016.
    Il était 3 foisPrimo “Il était 3 fois” di Julie REMBAUVILLE e Nicolas BIANCO-LEVRIN per la Francia. Cortometraggio in 2D dove dei bambini raccontano e rappresentano con dei disegni la storia di un cavaliere, un re, una principessa. Tutto cambia fino a arrivare a un dibattito tra i bambini su giustizia e religione che inizia a agitarli fino al momento in cui una di loro inizia a parlare di sessualità calmando tutti ma spingendo gli adulti a intervenire per fermarli. Gli autori hanno sviluppato il film grazie a laboratori fatti nelle scuole per l’infanzia. Lavorando con i bambini per molto tempo e scrivendo una storia come se fosse raccontata da bambini. Con continue aggiunte di personaggi e fantasia sfrenata.  Di tutto il lavoro la cosa più difficile è stato far recitare il testo ai bambini  alla fine riuscendo a conservare la freschezza del dialogo spontaneo. Lo stile di disegno è venuto quasi da se.
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    Quando ti guardano così ti viene il dubbio che gli dai solo fastidio…
    The Sparrow's FlightSecondo corto “The Sparrow’s Flight”. di Tom Schroeder per gli USA. Corto che mischia riprese dal vero a animazione 2D e 3D con pixillation e stop motion. Il film racconta di un amico dell’autore ormai morto da sette anni. Questo stava lavorando a un film e trovato i materiali e il girato Tom Schroeder  ha deciso di continuarlo mischiandoci ricordi sul suo amico e quando morì. Un film molto particolare e anche commovente. L’autore racconta di aver impiegato sei anni prima di decidersi a farlo e ammette che si tratta di una via di mezzo tra documentario e film. Per quanto possa essere strano questo è il primo film fatto collaborando  con qualcuno, anche se morto da anni. Racconta brevemente anche quanto sia difficile fare cortometraggi animati negli USA se sei un indipendente.a16 2
  • DecoradoTerzo corto “Decorado” di Alberto VÁZQUEZ per Francia e Spagnia. Corto in 2D nel noto stile kawaii dell’autore che mostra la vita di un orso umanizzato di mezz’eta. Vari frammenti divisi da un palco di teatro che appare accompagnato dalla  frase “Decorado”. Ma di scena in scena l’orso inizia a notare delle stranezze. Che tutta la sua vita sia in realtà una messa in scena? Un crescendo di tensione psicologica che culmina in un finale tremendo e reale. Per chi scrive il migliore tra i corti di quest’edizione.
      L’autore è presente al festival sia con questo corto che con il lungometraggio “Psiconautas” Questo corto lo ha fatto per mostrare il suo amore per le storie composte da frammenti, li considera una risorsa artistica e narrativa. Inoltre trova davvero divertente sentire in giro la gente che ha visto il suo corto ripetere “Decorado”!
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    Une tête disparaîtQuarto corto “Une tête disparaît” di  Franck DION per Canada e Francia. Corto in CGI dove si racconta la storia di un’anziana signora che ha “perso la testa” ma vuole andare al mare senza la strana donna che dice di essere sua figlia. La signora entra nel treno ma viene seguita, quando non trova più la sua testa inizia una fuga lungo il treno, le immagini perdono qualsiasi contatto con la realtà e tutto sembra diventare un incubo. Un corto molto poetico che affronta in modo delicato il  tema dell’alzaimer.
    La Soupe au caillouQuinto “La Soupe au caillou” di Clémentine ROBACH per Belgio e Francia. Corto in 2D racconta di un quartiere dove tutti gli abitanti (animali umanizzati) vivono chiusi in casa a guardare la televisione. Ma una sera mentre tutti stavano seguendo un programma di cucina salta la luce e così escono fuori e passata la forte diffidenza iniziale cucinano tutti insieme la zuppa di sassi. Un corto molto carino e contro stereotipi e paura dell’altro. L’autrice racconta di averlo fatto durante una residenza d’artista. La storia è tratta da un racconto, ma l’autrice lo ha modificato in modo che tutti fossero stranieri l’un l’altro e la zuppa simboleggiasse ancora di più la solidarietà. Un a cosa che colpisce sono i colori. L’autrice è stata molto attenta a usare colori freddi per la luce elettrica e caldi per quella del fuoco che fa bollire la pentola e considerando l’idea della percussione della pietra nel paiolo l’accompagnamento musicale è venuto spontaneo.
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    Before LoveSesto “Before Love”  di – Igor KOVALYOV per la Russia corto in 2D dal tratto più esone che russo per una storia davvero tragica. In un cantiere un operaio vede una donna e ne resta fulminato. Poco dopo la vede rompere col fidanzato e qualche giorno dopo la ritrova casualmente a prendere il sole sul tetto di un palazzo dove sta facendo dei lavori. Inizia così una relazione, ma  il riapparire dell’ex fidanzato violento e l’indecisione di lei faranno finire tutto in tragedia. molto bello.
    'n Gewone blou MaandagoggendSettimo ” ‘n Gewone blou Maandagoggend” di Naomi VAN NIEKERK per il Sud Africa. Fortissimo corto fatto disegnando con la sabbia sopra una lavagna luminosa ottenendo così un netto bianco e nero e uno stile ruvido perfetto per questa storia. Una mattina una ragazzina di un quartiere ghetto si prepara a andare a scuola. Intanto elenco la normale violenza che capita intorno raccontando di uomini, ragazze e compagni di scuola uccisi nello stesso momento in cui lei sta camminando o comprando qualcosa lungo la strada. L’autrice vive a Johannesburg e dopo gli studi in Francia ha lavorato come assistente di William Kentridge di cui ammette l’influenza e la grande ammirazione. La storia è un poema di un poeta suo coetaneo famoso in Sud Africa che parla sempre di temi sociali. Fin da quando uscì il libro con la poesia lei ne rimase colpita per la grande realtà e ha voluto fare questo corto fin dal primo momento.
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    Wall DustOttavo e ultimo “Wall Dust”  di HAYANG WANG per la Cina. Corto fatto disegnando su carta con pastelli. Una serie di immagini si conseguono  seguendo un’associazione mentale ipnotica. Nonostante ciò si ha la netta impressione che tutto sia collegato e che celi un significato profondo e segreto comprensibile solo a pochi.
    Questo terzo gruppo era composto da ottimi corti, quasi tutti a loro modo sperimentali. Ma non avrei mai immaginato che il vincitore non sarebbe stato “Decorado”