Classe 1946, grande esperto di Fumetto, già responsabile delle sceneggiature Disney italiane, costituente e dirigente dell’Anonima Fumetti, autore di un sacco di libri sul fumetto e molto altro ancora, il giornalista Franco Fossati (anzitutto, caro amico), avrebbe spento 70 candeline il primo febbraio scorso, se oggi non fosse l’anniversario della sua decisamente prematura scomparsa, avvenuta all’improvviso 20 anni fa.
A lui è intestata l’omonima Fondazione (già Associazione) che gestisce a Milano l’importante spazio del fumetto chiamato WOW! A lui si deve l’enorme fondo di materiali (non solo sul fumetto) che la Fondazione conserva e utilizza. In quel luogo le due date (1 febbraio e 2 giugno) assumono un significato particolare e la gigantografia olografica, ivi posta, a lui dedicata, e che lo ritrae di volta in volta come fumetto (quale era) e come essere umano, prende magicamente vita, in queste due ricorrenze, regalando ai visitatori perle della sua conoscenza fumettistica…
Ok, va bene, forse l’ologramma non c’è al WOW (peccato), ma mi sembrava una buona idea, molto vicina all’ologramma di Hari Seldon che periodicamente appariva nella Fondazione (di Asimov) per consentire di verificare che il futuro fosse come egli lo aveva previsto e, quindi, che tutto andava ancora bene per l’umanità.
Comunque, ci vediamo Franco, per fare qualche giro volante su Dumbo! Qui non ti si dimentica. :-)
Che emozione rileggere questo splendido ricordo scritto con l’allegria che lui avrebbe voluto, perché la morte è un momento della vita che tutti conosceremo e che nella sua ineluttabilità non ci deve mai spaventare.
Furio Fossati