Sulle altre storie di origine letteraria, pubblicate sul Topolino 3155 in concomitanza con il Salone Internazionale del Libro di Torino, non dirò nulla: altri, decisamente ben più colti di me che non ho fatto il Classico, ne avranno già parlato un sacco e ancora ne parleranno (almeno fino alla fine del Salone). Io, invece, ti segnalo la storia Zapotec e Marlin alla ricerca del tempo perduto (ricorda qualcosa?) disegnata con la consueta classe da Giorgio Cavazzano e scritta dal giovane romanziere Giorgio Fontana, perché tratta un tema che mi è caro, la macchina del tempo. Tratta, dicevo, non tanto dell’uso narrativo del famoso aggeggio, sempre inesorabilmente affascinante, quanto proprio delle sue implicazioni sociali, personali, etiche, umane e quanto altro ancora può emergere dall’avere a disposizione uno strumento simile. Scoprirai le origini della macchina di Marlin e Zapotec e perché la usino nel modo cui ci hanno abituato gli sceneggiatori fino a oggi. Intendiamoci, è il perché dal punto di vista dei personaggi, non degli sceneggiatori (che spesso, si sa, possono avere altre motivazioni per il loro lavoro)… ma in un racconto è solo questo che ci interessa, no? Buona lettura!
(Naturalmente, troverai molto interessanti anche le altre storie di questo numero: la contaminazione dichiarata con la letteratura scritta sembra far bene alla salute dei fumettisti… ogni tanto. ;-) )