L’animazione dipinta: il neopittorico nel cartoon italiano
È una primavera ricca quella della Tunué, che sta per presentare, nella collana Lapilli, il saggio L’animazione dipinta di Priscilla Mancini, vasta e dettagliata analisi sugli autori d’animazione indipendenti italiani dal 1911 al 1949. Attraverso il nostro store è già possibile preordinare il testo.
Il libro:
Si può chiamare la “corrente neopittorica del cartoon italiano”, ed è composta da una serie di autori completamente indipendenti che, più o meno consapevolmente, hanno mostrato la capacità di creare una vera linea artistica condivisa, alternativa.
Una linea in grado di ritagliarsi uno spazio che Priscilla Mancini prova a restituirgli in toto, facendo luce proprio sui tratti comuni di molte opere e sulla loro capacità di creare un’attività produttiva con voce forte partendo da zero, «dal foglio bianco».
Da Massi a Toccafondo passando per Guidi, Chiesa, Pierri, Ottoni, Ferrara e molti altri, l’autrice evidenzia proprio quella curiosa peculiarità di agire separatamente eppure presentare un risultato comune, quella sorta di «mimetizzazione» che conduce a opere con una base di partenza speculare; lo fa sfruttando docenti e personalità che studiano la questione da decenni, e facendo ricorso a un larghissimo apparato di note e interviste.
Tutti elementi che contribuiscono a delineare i tratti di un’altra opera scrupolosa della saggistica Tunué; un testo mai banale e davvero indispensabile per ogni appassionato di arte, nuovi linguaggi e animazione.
L’autrice:
Priscilla Mancini è nata a Lecco il 7 aprile del 1981. Dopo il diploma linguistico si è laureata all’Università degli Studi di Milano con il prof. Giannalberto Bendazzi. Nel 2006 ha pubblicato un saggio dal titolo La corrente neopittorica italiana, in L’animazione italiana e la nuova critica (Ed. Cuem, Milano). È mamma di due bambini, web copywriter, articolista e critico d’arte. Tiene lezioni sulla storia del cinema d’animazione nelle scuole medie e superiori, e incontri tematici nelle biblioteche.