17 Aprile 2016 14:46

Torino Comics 2016: -0,5? E le Foto, ovvio!

DSC_7378 - afnewsIn attesa di altri interventi, faccio il punto su Torino Comics 2016, per quel che riguarda la mia esperienza. Rispetto all’edizione 2015 è evidente che è stato fatto qualche passo avanti, per quanto riguarda la presenza del fumetto alla manifestazione, e qualche passo di lato. Gli spazi dedicati agli autori stavolta erano evidenti e interessanti, per quanto individualmente piccini, arricchiti da una bella grafica. Per quanto riguarda i grandi editori del settore, beh… ditemi voi che ci siete stati quanti ne avete visti. Salta all’occhio la defezione anche della Bonelli. Tornerà più a Torino col suo storico stand? Chissà… Peraltro che non ci fossero presenze editoriali tali da far da traino lo si vedeva già dalla mappa della manifestazione.
Per carità, come sempre, gadget a non finire e per tutti i gusti, divertenti e simpatici cosplayer a gogò, youtuber a piacere. Animatori delle serie principali entusiasti e sempre attivi finché ne volete. Insomma, per divertirsi ce n’era in abbondanza, sovrastati dal consueto frastuono generale che contraddistingue questo tipo di feste pop: divertente e bello, se ti piace il genere! A me piace, per cui, come visitatore di feste pop sono rimasto soddisfatto. Come “operatore del settore fumetto”, invece… Ho ascoltato molte persone, prima di intraprendere la mia faticosa e a tratti insostenibile (per miei problemi fisici, ho dovuto mollare tutto dopo le 18:00) maratona di impegni sul palco dalle 15:30 in poi. I commenti di chi si occupa di fumetto erano del consueto tipo “ma perché c’è ancora la scritta Comics, dopo Torino?“. Anche questa obiezione era facile da prevedere, già scorrendo la lista degli standisti. Eppure di autori di fumetti ce n’erano tanti, facili da trovare, raggruppati nella zona dell’Agorà. Ma la sensazione era quella provata a suo tempo al Salone del Libro: il fumetto come in un ghetto, presenza minoritaria in una grande festa della quale poteva tranquillamente non essere l’ospite principale. In un certo senso, persino la misura degli schermi da proiezione dava questa impressione: un semplice (ma funzionante) schermo da televisore casalingo nell’Agorà, dove si svolgevano gli incontri (con poche sedie) tra cui anche quelli sul fumetto; schermi giganti in altra zona, non dedicata al fumetto, con le aree destinate al grande pubblico.

Si può criticare l’organizzazione per queste scelte di fondo? No, se i numeri degli ingressi danno loro ragione: il pubblico che va a Torino Comics vuole la festa popolare (anch’io) – chi cerca il Fumetto vada altrove, qui ce n’è un poco e tanto basta al grosso pubblico, a quanto pare, giusto per averne un assaggio, di questa strana cosa che è la “letteratura disegnata”, dalla quale derivano tanti film, telefilm ecc..

DSC_7326 - afnewsA proposito di derivati, son contento, che, dopo tanti anni in cui ho chiesto a destra e a manca di far venire attori (etc.) dagli USA, siano arrivati tre esponenti di tre saghe importanti come Star Wars, Star Trek e Battlestar Galactica. Evviva! Tre pezzi di storia della cultura popolare.

L’area dell’Oval è grande, spaziosa, e consente di muoversi e di organizzare un po’ di tutto. In questa immensità ho incrociato, per quanto riguarda il fumetto (tralasciando i banchi di vendita di gadget, giornalini d’epoca et similia), Cronaca di Topolinia, la Scuola Internazionale di Comics, l’Anonima Fumetti, i Dentiblù, le Edizioni BD – J Pop e poco altro, che puoi scorgere nelle foto e nei video delle dirette FB. In effetti per me è stata la consueta occasione di incontrare vecchi amici e colleghi del mondo del fumetto e dintorni, e parlare con loro di famiglia, vacanze e cose private, e di questo son contento assai. Purtroppo la logistica dell’Agorà ha mostrato i suoi limiti: lo “spettacolo” delizioso organizzato da Guido De Maria con Silver, Clod e i doppiatori, ha dovuto essere sacrificato nello schermo di cui sopra, nonostante le sue richieste (come lo stesso De Maria ha avuto modo di rimarcare più volte durante l’incontro). Per non parlar del ritardo dovuto alla mancanza della… password del computer collegato al citato schermo. Problema che si è riproposto dopo il divertente incontro di cui ho parlato, quando ho dovuto avviare la mia conferenza su Tintin: chi ha la password? Ma di chi era quel computer? Forse di un generoso privato che l’ha prestato momentaneamente? Chissà, fatto sta che ho aspettato anch’io, perché si è cercato di spostare il computer da dietro allo schermo, sul tavolo, in modo ch’io potessi fare il mio intervento da seduto. Ahinoi, il cavo era troppo corto. Oops. Si è staccata l’alimentazione. Vai a cercare la password per farlo ripartire… Come gli astanti (quelli seduti) han potuto vedere, alla fine la pass è arrivata (sia pure con difficoltà) e ho potuto dare il via… costretto in piedi nascosto dietro allo schermo. La mia schiena è definitivamente andata a ramengo: i dolori sono andati in un crescendo Wagneriano, tanto che, dopo le 18:00 (dopo il mio breve intervento su Tintin [che ho ristretto all’osso, come fosse un banale riempitivo nonostante la tematica attuale e di alto profilo sociale, per via dei citati ritardi], ho dovuto anche coordinare l’incontro con gli autori Disney, simpatici e divertenti e ricchi di aneddoti storici) sono fuggito (rinunciando a occuparmi anche delle Premiazioni dell’Operazione Miccia – iniziativa dell’Anonima Fumetti degna di ogni lode, perché serve a far crescere e promuovere giovani autori di fumetto) in direzione del Pronto Soccorso.
Come dici? Cosa vuoi che sia un po’ di sofferenza fisica, con tutto quel che ti pagano per la tua presenza? No, no, come al solito, nessuno mi paga e non ne ricavo alcunché, per quanto possa sembrare strano. Anzi, pensandoci bene: è strano davvero… ma tant’è. Ma, ok, forse hai ragione, ci penserò su, in futuro.

DSC_7616 - afnewsNel frattempo la spazzatura, che hai visto nelle foto, aumentava in altezza e larghezza, proprio davanti alla citata Agorà, ora dopo ora, proporzionalmente all’afflusso di pubblico nell’Oval.

A consolare gli autori dei piccoli inconvenienti (compreso il buon De Maria che, dall’alto dei suoi 84 anni ben portati, ha dovuto adattarsi a mezzi non conformi alle sue richieste, nonché al frastuono stereofonico che arrivava da destra e da sinistra), ci ha pensato la cena riservata ai vip che, mi dicono, si è svolta in un buon ristorante di Torino (ce ne sono tanti). L’atmosfera, mi han riferito, è stata gioviale e cameratesca. Insomma, come d’uso, le allegre stupidaggini han riempito la serata, davanti a del buon cibo, innaffiato, suppongo, da del buon vino. E vai!
Non c’ero? No, altrimenti vedresti le relative foto, ma anche mi avessero avvisato, non sarei stato assolutamente nelle condizioni fisiche per partecipare. Peccato, perché di stupidaggini ne sparo tante anch’io…

Ok, non ho più (da parecchio, ormai) il fisico per queste tirate fieristiche (non ho la tempra di Guido De Maria). Largo ai giovani, peraltro. Ma tornando al Fumetto, questa seconda edizione della nuova gestione di Torino Comics pare proprio lasciar spazio a iniziative, su Torino, analoghe alla romana ARF! (“ARF! il Festival ideato e organizzato da disegnatori, sceneggiatori e designer per riportare la narrazione disegnata al centro della scena“) che, da quel che mi si dice, essendo organizzata e promossa direttamente da un gruppo di autori locali, non ha la pretesa di accontentare il grande pubblico, ma solo di dare, a chi ama il fumetto o vuole saperne di più, l’occasione di una festa esclusiva in cui la nona arte sia il Protagonista vero.  E ci si potrebbero invitare attori e registi di saghe, serie, opere vicine al mondo del fumetto, o derivate, certo (io vorrei prenotare gli attori di Castle, tanto per cominciare bene, e di Flash e Supergirl, per dire) e il Fumetto resterebbe comunque Il Protagonista, da conoscere, apprezzare, approfondire, diffondere. Ecco, se si facesse una cosa analoga a Torino, fatta come si deve (e questa frase è fondamentale), penso che la cosa mi interesserebbe un sacco. Potrei anche imbottirmi di antidolorifici, per una cosa del genere.


Ed ecco le foto che ho scattato ieri (grezze, non ancora lavorate, ma so che ci tieni a vederle subito, belle o brutte che siano). Cércati e tròvati. Oppure trova quel che ti piace. Comunque, divertiti! I video, invece li trovi facendo click qui e poi, se e quando riuscirò, anche su YouTube (dove, comunque, uno l’ho già messo).

[Fai click sulla prima e scorri le foto. Ed ecco i link di tutte le afNews foto e video: le foto del Goria le trovi facendo click qui, quelle di Alice facendo click qui, quelle del Moise facendo click qui. Divertiti!]

I commenti sono chiusi.