18 Febbraio 2016 15:58

Chimichanga! I segreti di Deadpool, l'(anti)eroe più “scorretto” di casa Marvel

DEADPOOL:

Al cinema dal 18 febbraio

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Basato sul personaggio dell’eroe più anticonvenzionale della Marvel Comics, DEADPOOL racconta la storia di Wade Wilson, partendo dal suo passato come ex membro delle forze speciali che, dopo essere stato sottoposto a un esperimento illegale che gli dona poteri di guarigione accelerata, diventa un mercenario adottando l’alter ego Deadpool. Armato con le sue nuove abilità, e con un cinico e contorto senso dell’umorismo, Deadpool dà la caccia all’uomo che ha quasi distrutto la sua vita.

La leggenda dei fumetti Marvel, Stan Lee, qui produttore esecutivo con anche un divertente cameo nel film, è il più grande fans di Ryan Reynolds, protagonista e produttore di DEADPOOL. “Non c’è mai stato un personaggio come Deadpool e Ryan Reynolds lo interpreta come se fosse nato per farlo.” -dice Lee- “Proprio come Robert Downey Jr. è nato per essere Iron Man, non si può immaginare nessun altro, a parte Ryan, come Deadpool.”

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Reynolds si è calato nelle mille sfaccettature (spesso intrecciate) del personaggio. “Nell’universo fumettistico Deadpool è un uomo completamente calato nella realtà contemporanea con l’abilità di sparare sempre la battuta giusta, soprattutto facendo riferimento alla cultura pop, nel momento peggiore possibile.” -scherza- “Questa è la caratteristica più interessante per me e che allo stesso tempo lo rende senza limiti.”

Reynolds ha sostenuto l’idea di una versione cinematografica di questo iconico personaggio dei fumetti, per lungo tempo. Il suo profondo coinvolgimento nello sviluppo del film è continuato per tutta la produzione e nelle sessioni di brainstorming insieme al regista Tim Miller e agli sceneggiatori Rhett Reese e Paul Wernick (Benvenuti a Zombieland).

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Tim Miller, che fa il suo debutto alla regia in DEADPOOL, osserva: “Penso che la personalità e il DNA di Ryan siano stati davvero infusi nel personaggio. Questa sorta di simbiosi sin dal principio è il motivo per cui Ryan è stato così attratto da Deadpool sin dal primo momento.”

“Ryan ha un grande senso dell’umorismo, è molto rapido e il personaggio gli è veramente entrato dentro.” -sostiene Reese- “E ‘diventato in un certo senso il nostro ‘Rilevatore di Deadpool’. Ogni volta che ci stavamo allontanando dal giusto tono o che stavamo scrivendo in un modo che non sentiva esattamente nel modo giusto, Ryan diceva: ‘Non credo che suoni come Deadpool.’ Sapevamo che era il miglior giudice, perché Ryan conosce e ama il fumetto e ha assimilato la voce e il senso dell’umorismo di Deadpool.”

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“Abbiamo cercato di restare il più possibili aderenti al personaggio.” -aggiunge Reynolds- “Abbiamo portato avanti l’idea che Deadpool fosse consapevole di essere un anti-eroe dei fumetti. Questo ci ha dato la libertà di raccontare la storia in un modo del tutto fuori dagli schemi. Occupiamo uno spazio che nessun altro comicmovie ha o potrà mai avere.”

Deadpool è altrimenti noto come il “Mercenario Chiacchierone”, ovviamente per una buona ragione. “Molti dei film sui fumetti ti danno l’idea che potresti vederli anche senza il sonoro e comunque capire cosa sta succedendo.” -osserva Reese- “Noi invece ci siamo dedicati al dialogo e abbiamo voluto che voi sentiste la voce e le battute sagaci di Deadpool. Questo non è uno di quei film in cui l’eroe resta in silenzio per 15 minuti. In DEADPOOL gli altri personaggi non riesco ad aprire bocca nemmeno per rispondere, perché lui riempie costantemente i silenzi con storielle lucidamente folli.”

Deadpool è una figura unica nel Marvel Universe. Fabian Nicieza e Rob Liefeld lo hanno creato dandogli un atteggiamento spesso non supereroistico. Una controparte sarcastica degli eroi e dei cattivi che si sentono superiori a tutti e che popolano gli altri fumetti della Marvel; Deadpool spara costantemente battute taglienti e rompe la ‘quarta parete’ rivolgendosi al suo pubblico.

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Liefeld si unisce a Stan Lee nell’ammirare il lavoro dei realizzatori nella trasposizione del personaggio per il grande schermo. “DEADPOOL esplode d’azione” -dice Liefeld- “Ryan, Tim Miller, Paul e Rhett hanno selezionato tutte le cose buone prodotte in un decennio nel fumetto e ne hanno ricavato un film che cuce tutto insieme. Questo sarà il Deadpool da cui da ora in poi si andrà avanti!”

Miller, il regista, ci restituisce un’ incarnazione cinematografica di Deadpool con una storia che salta avanti e indietro nel tempo. Il film è tutt’altro che prevedibile, pur restando accessibile a tutti quelli che non hanno mai visto prima il Mercenario Chiacchierone.

Il fascino del personaggio è, in parte, dovuto al suo contorto senso dell’umorismo. “E’ davvero magnetico” -osserva Reynolds- “Deadpool mantiene sempre una visione luminosa e ottimistica della vita, anche se la sua fa abbastanza schifo. Voglio dire che è stato orribilmente sfigurato dagli esperimenti che gli hanno dato i suoi poteri, non riesce a trovare l’amore ed è pure un po’ folle.”

Il regista di Reynolds ha anche lui qualche tratto deadpoolliano. “Tim ha un po’ di quell’atteggiamento aspro tipico di Wade Wilson.” -dice Reynolds- “Parla, si muove e dice frasi un po’ come di lui. Penso che gli sia servito per capire meglio il personaggio. In effetti riesce a bilanciare l’azione estrema e l’umorismo con il pathos, perché in un certo qual modo Wade Wilson è un personaggio tragico.”

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AMICI, NEMICI, AMANTI E MUTANTI

In realtà, la narrazione realistica di Miller crea empatia per tutti i protagonisti, in particolare nella struggente storia d’amore tra Wade e Vanessa Carlysle, che si innamorano proprio per i loro difetti che diventano attrazione invece del contrario. Vanessa ha avuto un’infanzia difficile e sta vivendo una vita piena di rimorsi. Quando Wade la incontra è una prostituta e decidono di imbarcarsi insieme in una missione per diventare persone migliori.

“Volevamo che Vanessa fosse qualcuno in grado di riempire la scena, non è una damigella in pericolo e, quando si mette gravemente nei guai, fa tutto il possibile per uscire da quella situazione prendendo a calci chiunque la ostacoli.” -osserva Reynolds- “Morena Baccarin ha incarnato Vanessa perfettamente sin dall’inizio.”

“Vanessa è un personaggio totalmente diverso da qualsiasi altro che abbia mai interpretato, perché è una combinazione di intelligenza, sex-appeal, freddezza e durezza”. –racconta la Baccarin- “Lei è un maschiaccio, ma allo stesso tempo molto femminile. E’anche una combattente ed è veramente soddisfacente vedere un personaggio femminile in un film di supereroi che è tosto quanto il protagonista, ha qualcosa da dire, e ha le palle.”

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La nemesi di Deadpool è Ajax, interpretato da Ed Skrein (The Transporter Legacy). Ajax è l’artefice della trasformazione di Deadpool. “E’ il responsabile del progetto Arma-X ed è un sadico bastardo.” osserva Miller. Ajax gode nel torturare Wade durante il prcesso che trasforma lui in Deadpool e il suo viso in una maschera di cicatrici.

Ajax – il suo nome di battesimo è Francis (ed è meglio credere che Deadpool possa sparare a raffica battute su questo) – ha subito lo stesso trattamento potenziante di Wade. Le sue capacità includono agilità e forza potenziate, insieme ad una diminuzione del dolore e delle emozioni umane. Ajax non prova né empatia, né simpatia e non ha scrupoli a tormentare qualcuno come semplice mezzo per un fine.

Il braccio destro, peraltro “muscoloso”, di Ajax è Angel Dust, una bellezza statuaria dotata di incredibili capacità fisiche. Fa i lavori sporchi al suo posto con grande passione peraltro.

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Il superpotere di Angel Dust si basa fondamentalmente sul fatto che è in grado di usare la sua adrenalina per creare una superforza.” -osserva Gina Carano, ex campione internazionale di arti marziali miste- “E’ un po’ come quei cavalli che si lasciano a briglia sciolta per farli correre di più. Mi sento come se Ajax avesse le redini in pugno e Angel Dust dicesse: ‘Oh, io sono pronta, lasciami andare!’”

C’è una linea sottile che divide questi nemici e gli “alleati” mutanti di Deadpool: Testata Mutante Negasonica e un gigante chiamato Colosso. A parte i suoi poteri che la rendono una sorta di testata nucleare vivente, da cui uno dei nomi più fighi tra i supereroi, TMN è per molti versi una tipica ragazza ribelle adolescente. È troppo favolosa per la scuola, è scostante e sarcastica.

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Colosso, creato in CGA, può trasformare la sua pelle in acciaio e in DEADPOOL si è preso un break dal suo impegno come uno degli X-Men. E’ stato nominato come mentore di TMN.

Il film introduce una divertente ed eccentrica dinamica tra Deadpool e Colosso. “Quando ho letto che Colosso è una specie di badante di Deadpool, che cerca di riportarlo sulla retta via allontanandolo dalle sue pagliacciate, sono caduto dal divano.” -ricorda Liefeld- “E’ geniale! Porta Colosso ad un livello dove non è mai stato prima.”

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Il film stacca dalle sue sequenze d’azione a mitraglia, che coinvolgono questi personaggi superpotenti, per mostrarci Deadpool che si scambia battute con il suo amico barista Weasel, interpretato dall’attore comico T.J. Miller (la serie TV Silicon Valley). Nonostante il suo motto “Cerca sempre il numero uno”, Weasel è un amico fidato di Wade. Weasel è il proprietario del Sister Margaret’s Home for Wayward Girls, una struttura clandestina dove i mercenari bevono per lavarsi la coscienza. E’ anche un saggio trafficante di armi che ama il denaro e le pistole.

Miller ha apprezzato gli elementi unici del film. “DEADPOOL non è niente di meno che la più grande storia mai raccontata, solo con le pistole e le spade.” –ci scherza su- “Lui è anche molto consapevole di sé, infatti Deadpool sa che è in un fumetto e sa anche che è in un film. Buca ‘la quarta parete’ e parla con il pubblico. A volte è un po’ strano per il pubblico stesso, ma se lo meritano! Mi piace pensare a lui come a un degenerato rigenerante.”

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Deadpool si rilassa anche stuzzicando a casa la sua coinquilina Blind Al, un’anziana signora che Deadpool ha trovato su Craigslist. La cantante/attrice Leslie Uggams ne assume il ruolo. “Al è indipendente, impertinente, sarcastica e dura, inoltre può rispondere per le rime quando serve.” dice la Uggams.

Sono un’insolita coppia di conviventi, ma finiscono per diventare amici. E’ una relazione basata sul do ut des. “Wade fa i soldi e Al mantiene la casa più o meno in ordine.” -osserva la Uggams- “Visto che lei è cieca non può vedere il volto deturpato di Wade, così può offrire un confortevole cameratismo a Deadpool, di contro lui non giudica, né fa sconti, alle richieste di Al.”

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E’ SEMPRE TUTTO UN GIOCO DI FRIZZI E LAZZI FINCHE’ QUALCUNO NON FINISCE IMPALATO SU UNA KATANA!

Dare vita alle gesta di un supereroe non convenzionale, a volte, crea un’atmosfera altrettanto inaspettata sul set. Stan Lee osserva: “Quando vedi Tim Miller e Ryan Reynolds che lavorano insieme, noti che sono entrambi in sincronia,vedono il film nella stessa maniera. E’ come se stessero giocando una partita in cui ognuno di loro fa il suo lavoro magnificamente. Quando ho girato la mia scena in DEADPOOL, non mi sono nemmeno reso conto che stavo lavorando e quando tutto è finito, ho chiesto: ‘Quando si comincia?’, e Tim ha detto: ‘Hai finito.’ Ecco come fa sembrare tutto semplice.”

Questo tipo di giocosità, mescolata con una forte fisicità, è la firma delle acrobatiche scene d’azione del film. “Deadpool è sempre stato più snello e agile rispetto ad altri personaggi dell’universo Marvel.” -afferma Liefeld- “Senza nemmeno pensarci si lascia cadere su una macchina in corsa e fa fuori un piccolo esercito di ragazzacci, mentre per tutto il tempo snocciola motti sagaci.”

Wade è un ex mercenario addestrato alla tattica, inoltre, i suoi nuovi poteri mutanti permettono al suo corpo di rigenerarsi. Quindi, “quando si tratta di combattere Deadpool, è un po’ come se tutte le scommesse fossero chiuse.” -dice il coordinatore degli stunt Philip Silvera “C’è anche approccio tattico al combattimento fuori dagli schemi. Ad un osservatore esterno le strategie marziali di Deadpool non hanno molto senso, in un primo momento, ma alla fine, ti rendi conto il suo metodo funziona.”

Uno dei più grandi boxeur di tutti i tempi ha ispirato alcuni degli approcci di Deadpool al combattimento. Rob Alonzo, il regista della seconda unità e supervisore al coordinamento degli stunt, dice: “Quando ci siamo allenati con Ryan, abbiamo inserito alcune delle mosse di boxe di Muhammed Alì. Alì era famoso per parlare costantemente durante gli incontri, e quando abbiamo visionato i primi scontri di Alì con Sonny Liston, Joe Frazier e George Foreman, abbiamo notato che Alì era allo stesso tempo pericoloso e spavaldo. La fisicità che Ryan porta in Deadpool è divertente e comica, ma allo stesso tempo gli ho fatto tenere i guantoni, e ti dirò, che ha veramente un pugno da KO.”

Jonathan Rothbart, supervisore agli effetti visivi, aggiunge: “Le mosse di Deadpool sono dinamiche. Lui è un supereroe, così abbiamo voluto renderlo più che umano, ma abbiamo anche mantenuto l’azione credibile. Abbiamo fatto cose incredibili sul set e nelle riprese, a cui vorremmo aggiungere alcuni effetti visivi per rendere l’azione ancora più estrema. Abbiamo aggiunto un tocco di follia, che è quello che mi piace di tutto questo.”

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In un memorabile faccia a faccia, il Mercenario Chiacchierone brandisce le sue fide katana contro Ajax, che è armato con un paio di letali asce. “Abbiamo creato uno stile ibrido per le katana.” -spiega Silvera- “Non è lo stile tradizionale della spada giapponese, è più un mix di pensiero tattico e arte della spada giapponese e cinese con dei colpi di Kali [l’arte marziale filippina]. facendo sempre in modo che Deadpool stia attaccando punti vitali e di controllo motorio.”

Un altro scontro chiave tra mutanti vede Colosso darsele di santa ragione con Angel Dust. E’ veramente un scontro tra titani, anche se uno dei combattenti è stato in gran parte creato nei mesi successivi con la CGA. Nei fumetti degli X-Men Colosso è alto oltre due metri e dieci e con una forza enorme, così “per poter avere una figura così imponente e ben fatta, l’unica soluzione era utilizzare la CGA,” afferma Miller.

Per lo scontro epocale Colosso-Angel Dust, Gina Carano si è divertita a sbatacchiare quella che poi sarebbe diventata una figura animata in CG. “Non ho mai combattuto con un personaggio CG prima, e la maggior parte degli attori con cui mi sono battuta di solito sono delle mie stesse dimensioni o al limite solo un po’ più alti.” -dice- “Tutti i miei movimenti nella scena dovevano essere così ampi e potenti, in modo che il pubblico potesse immaginare che Angel Dust avesse la forza di affrontare Colosso.”

Dal punto di vista tecnico Colosso ha comportato alcune sfide, ma anche delle opportunità uniche. “E’ completamente riflettente, quindi abbiamo usato un sistema di cineprese in 3D per catturare tutta l’azione che accade intorno a lui.” -spiega Rothbart- “Poi abbiamo messo tutte quelle scene su di lui in modo da rendere le componente riflettente del suo corpo. Sarà molto divertente perché abbiamo molte scene in cui Deadpool corre in cerchio intorno a lui facendo ogni sorta di follie, e abbiamo dovuto fare in modo di esser certi che non solo avessimo ripreso la performance di Ryan sulla cinepresa, ma anche che si riflettesse su Colosso.”

IL DIFETTO NELLE NOSTRE CICATRICI

Un famoso poeta scrisse che “… i personaggi più grandi sono segnati dalle cicatrici”, un concetto che si applica sicuramente a Deadpool, il cui volto mutilato è il risultato degli orribili esperimenti a cui è stato sottoposto nel Laboratorio. Il concetto si può parimenti applicare al suo compagno Weasel: “Sembri Freddy Krueger, hai la fot*** faccia che sembra la mappa topografica dello Utah.”

Sul set Reynolds ha indossato l’iconica tuta rossa come un distintivo d’onore, e ha vestito le cicatrici di Deadpool con lo stesso senso di appartenenza e di ammirazione. Quando Reynolds, nei panni di Deadpool, si toglie la maschera per la prima volta, rivelando il suo volto sfigurato, non si può fare a meno di sentire empatia. E’ un momento che umanizza davvero il personaggio, perché anche uno, a volte, vile e violento come Deadpool, qui mostra, smascherato, la sua vulnerabilità.

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“Ryan e ho ci siamo divertiti un sacco nella scena in cui Weasel vede per la prima volta la versione sfregiata di Wade.” – ricorda T.J. Miller- “E’ abbastanza terrificante da guardare ed è stato difficile per me parlare a Ryan quando era truccato. Sarebbe dovuto venire su e dirmi ‘T.J., mi sento solo, sai? Ho bisogno di un amico sul set.’ e io rispondere: ‘Allontanati da me, la tua faccia sembra la mappa per l’inferno!’.”

Bill Corso, il capo del reparto trucco, ha lavorato a stretto contatto con il dipartimento di realizzazione creativa dei personaggi per creare quel look sfregiato. “Abbiamo fatto molte prove sia su carta che di trucco completo, cercando di realizzare non un semplice uomo sfigurato, ma un personaggio fantastico e iconico.” -Corso racconta- “Sapevo che con Ryan, Deadpool avrebbe avuto anche un certo fascino e durezza. Abbiamo preso i suoi lineamenti rafforzandoli e giocandoci in modo da renderli leggermente obliqui, quindi è ancora Ryan ma in una versione potenziata e mutata.”

Alla fine Corso ha creato una serie di sottili protesi in silicone traslucido, in modo da mostrare muscoli, sangue e tessuti sotto la pelle. “Ryan aveva dieci applicazioni di silicone sottili come carta sul tutto il viso.” -spiega Corso- “Ora moltiplicatele per l’intero corpo per realizzare l’avvincente sequenza di lotta con Ed Skrein, nei panni di Ajax, nel Laboratorio, quando Ryan è praticamente au naturel. Si tratta di una lotta primigenia e brutale e non ci sono né vestiti, né imbottiture. E’ molto realistico!”

VIOLENZA E LINGUAGGIO ESAGERATO OVUNQUE, RIFERIMENTI SESSUALI E NUDITA’ ESPLICITE.

Oltre alle scene di combattimento con Deadpool in costume adamitico, alle torride sequenze con Wade e Vanessa, anche il continuo eloquio di Deadpool, decisamente colorito, contribuisce a dare al film una classificazione “R” in America. “Penso che la classificazione ‘R’ ci abbia consentito di avere un livello di realismo che non sarebbe stato possibile con un ‘PG-13’.” -dice Miller- “Penso anche che sia un passo importante per l’espansione del genere. C’è un tipo di film che può essere realizzato solo con questo rating espandendo i confini delle storie che si possono raccontare in un film tratto dai fumetti.”

I realizzatori hanno finito DEADPOOL per l’uscita nel febbraio 2016, convinti che questo sia il momento giusto per questo film unico nel suo genere. “Quando i film tratti dai fumetti sono apparsi per la prima volta, dovevano essere dei film ‘ombrello’ in grado di interessare un pubblico il più ampio possibile.” -dice Miller- “DEADPOOL invece, è stato sempre destinato ad essere un film di nicchia, ed è il momento giusto per questo. Il genere dei film supereroistici è più ampio ed è il momento di fare un film come questo, in grado di spingere i confini un po’ più avanti.”

DEADPOOL è prodotto da Simon Kinberg (X-Men – Giorni di un futuro passato), Ryan Reynolds e Lauren Shuler Donner (X-Men – Giorni di un futuro passato). I produttori esecutivi sono Stan Lee, John J. Kelly (Spy), Jonathon Komack Martin (Cambio vita), Aditya Sood (Sopravvissuto – The Martian), e gli sceneggiatori Rhett Reese e Paul Wernick.

Il direttore della fotografia è Ken Seng (Project X – Una festa che spacca), lo scenografo è Sean Haworth (Piccoli Brividi), il montaggio è di Julian Clarke, ACE (District 9) e la musica è composta da Tom Holkenborg (Mad Max – Fury Road).

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