19 Giugno 2015 18:52

Richard Williams, “a great moment” in the history of Animation @annecyfestival

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Marcel Jean introduce il “re degli animatori”…

Si é tenuta ieri nel pomeriggio la proiezione del lungometraggio in animazione “The Thief and the Cobbler”, alla presenza del regista, il “leggendario” Richard Williams (doppio Oscar per “Chi ha incastrato Roger Rabbit?”), e di sua moglie, nonché produttrice del film, Imogen Sutton. Questa versione é in realtà una sorta di mappa dei “lavori in corso”: – “Non é un director’s cut – ha spiegato lo stesso Williams – quanto una sorta di “moment in time” nel mezzo di un lungo viaggio che ancora non si é concluso.” – Un viaggio, ricordiamolo, cominciato nel 1964…

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…RIchard Williams!
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La prima standing ovation (il nostro Aladar in prima fila)
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… anche la sua compagna applaude (in piedi sulla destra)

Questo restauro fu patrocinato dalla Academy of Motion Picture Arts and Sciences nel 2013 basandosi sul “workprint” del 1992, e come ha sottolineato l’artista (cui sono state tributate due interminabili standing-ovations da parte del folto pubblico entusiasta): – “é come sfogliare un pezzo di storia dell’animazione, poter ammirare un modo di lavorare che non esiste più, con ogni animazione realizzata a mano da eccezionali artisti, nonché amici, alcuni dei quali sarebbero felici di essere qui, stasera, nascosti fra il pubblico a spiarne le emozioni…”

Thief stealing from cobbler

E il film ha realmente entusiasmato il pubblico, malgrado una trama apparentemente classica che poteva ricordare fin troppo opere analoghe quali il più recente “Aladdin” o il nostrano “La Rosa di Bagdad”, conquistandolo con la freschezza e la fantasia delle scenografie, la fluidità impressionante delle animazioni e una sequela di invenzioni e gags che nei riferimenti spaziavano da Dumbo ai Monty Python; e, soprattutto, grazie a un personaggio memorabile come “The Tefth” (Il Ladro) che, nel suo agire parallelo alla trama, influenzandola qua e là ma restandone sostanzialmente indipendente e quasi “meta-narrativo”, non puo’ non ricordare un altro irresistibile guastatore come lo scoiattolo Scratch de “L’Era glaciale”.

Thief trumphant

Apparentemente mosso da un primario istinto razziatorio fine a se stesso, pronto a perdere subito quanto con fatica depredato un attimo prima per gettarsi su altre “prede” più luccicanti, questa irriducibile “gazza ladra”, sempre scortata da un codazzo di mosche che ne segnalano la furtiva presenza, scatena e risolve gli eventi senza mai esserne realmente coinvolto, sorta di demiurgo pasticcione e salvifico al tempo stesso, un Peter Sellers/Charlot impossibile da non applaudire mentre, spuntando dal nulla, infine si porta via pure i titoli di coda di questo capolavoro che merita di essere visto proprio così: incompleto ed emozionante.

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Emozionante è stato anche per noi, che ci siamo ritrovati per caso seduti a fianco del regista, poter cogliere sul suo viso, durante la proiezione, tutta una gamma di espressioni che andavano dalla soddisfazione al divertimento, fino al disappunto per le scene non finite o rimaste solo disegni; emergeva, su ogni cosa, l’affetto per questo “figlio” problematico ma voluto a tutti i costi che, pur se fra mille difficoltà, è riuscito infine a far camminare sulle proprie gambe.

Thank you, Richard.

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La seconda, infinita, standing ovation

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“THE THIEF AND THE COBBLER”

Credits del film:

Director : Richard Williams; Producers: Imogen Sutton & Richard Williams, Screenplay by: Richard Williams & Margaret French; Design and Backgrounds Errol le Cain, Production Design: Roy Naisbitt, Animation: Ken Harris, Art Babbitt, Richard Williams, Grim Natwick , Emery Hawkins, Alex Williams. Neil Boyle, Tim Watts, Holger Leihe, Andreas Wessel-Therhorn, Dietmar Kramer, Paul Bolger, Corny Cole and many others: Special Effects : Chris Knott & John Cousen, Director of Photography: John Leatherbarrow,