Chi segue afNews da tanti anni sa bene che ciò che qui abbiamo sempre preteso, per i giovani lettori italiani, è del sano giornalismo non confessionale (con tutto il rispetto per quello confessionale, che già c’è) tramite una rivista settimanale con fumetti di qualità per le fasce d’età dai 7 ai 14 anni. Non, semplicemente, delle testate di fumetti per ragazzini (con tutto il sincero rispetto, e la gratitudine, per quelle che già esistono).
Per carità, ovviamente può fare nostalgicamente piacere ripensare all’edicola di decenni fa, con tante testate dedicate a personaggi per bambini e ragazzini fra cui scegliere, ma non è questo che ci manca di più, perché questa, in fondo, è la cosa più facile da avere, se si vuole (e ce n’è già).
Quel che ci manca è il giornalismo serio, approfondito e non confessionale per la fascia d’età di cui abbiamo parlato, condito da fumetti diversi fra loro, per generi e stili, ma sempre adatti a quei lettori, di ottima qualità e leggibili da tutta la famiglia.
Ovviamente questa è una cosa che richiede non tanto la buona volontà (e l’alta capacità professionale, per niente automatica) degli autori di fumetti (i quali fanno molto bene a provare a realizzare fumetti per giovani lettori: se ci riescono – e non è cosa facile, tantomeno scontata – forniranno materiale di qualità anche per le riviste di cui stiamo vagheggiando da decenni), quanto di editori e giornalisti.
Sì, quel che abbiamo in mente è un progetto culturale, civile e sociale, serissimo quanto divertente. Ovvio. E’ un pensiero altruistico strutturato, proiettato tra il presente e il futuro, con le radici nel passato. Ha come esempio dei tempi andati il Corriere dei PIccoli – Corriere dei Ragazzi (rivista ampiamente diffusa e non di nicchia), con una redazione giornalistica vera e di gran qualità, non confessionale, con una intelligente scelta e selezione dei fumetti, con articoli seri, profondi, accurati, legati alla realtà quotidiana del mondo reale in cui i giovani lettori vivono e di cui dovranno essere i protagonisti, con idee e ideali. In grado di stimolare la crescita razionale, intellettuale, critica, civile e gioiosa dei suoi lettori.
Ma davvero da così tanti anni stiamo chiedendo troppo? Davvero prevale ancora l’individualismo, la ricerca del proprio personale “successo-gloria-denaro-tornaconto”, rispetto al bene comune e al futuro dell’umanità? Davvero non ci sono persone con capacità, professionalità e altruistica idealità per lavorare in questa direzione?
Davvero si è così vecchi dentro? Oh… ma allora… largo ai giovani (dentro)!