17 Aprile 2015 14:02

Cartoons on the bay è il “Pitch Me!” Parte prima.

Ma ecco uno dei punti fondamentali dell’intero festival, Il “Pitch me!” La parte dedicata alle nuove idee proposte per future serie animate e che quest’anno vanta alla giuria tre esperti del calibro di: Cinzia Leoni, Guido Manuli e Roberto Recchioni. Tra i premi in palio quest’anno ci sarà una tavoletta grafica Waqum. 

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Giuria e organizzazione. Che accoppiata!

 

Si Parte con ‘CARS VALLEY’di Paolo Daniele Mancino, una serie animata rivolta a un pubblico dai 5 ai 7 anni che si propone di insegnare i valori ambientali e l’educazione civica tramite le avventure di tre automobili di un servizio di Cars Sharing, parlanti e osteggiate da un ex produttore di auto inquinanti.

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Segue ‘LUISA & VICTORIA di Andrea Bratti, nata dalle strisce umoristiche pubblicate dall’autore su faceboock dal 2010 la serie prende in giro la mania al consumismo di una ragazzina che vive una vita divisa tra la realtà e i social media, ha come migliore amica una borsetta di gran marca e la durata di ogni episodio sarà al di sotto dei due minuti. La visione dell’episodio pilota ha scatenato i tre giudici, colpiti dal progetto, che hanno iniziato a dare consigli al giovane autore suggerendogli di aumentare sia la fascia d’età a cui è rivolta la serie sia l’età della protagonista stessa per evitare che i produttori possano vederla come un’ esempio negativo invece che una parodia. Ma a quel punto tornare all’umorismo più cattivo delle strisce.

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Segue la proposta del cortometraggio, ‘EGG’ di Martina Scarpelli. Affascinante storia che parla delle difficoltà del rapporto con il cibo di una ragazza che sta uscendo dall’anoressia. Lo stile di disegno è scarno, crudo e volutamente claustrofobico. Tutto l’ambiente di rifà al quadrato deformando le immagini. Questo progetto, che ha già trovato persone interessate in Francia e Danimarca, lascia i giudici senza parole e li porta a augurare all’autrice ogni fortuna.

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Segue ‘KINO’, di Ugo Murgia. Serie per bambini in età prescolare che racconta le avventure che una piccola macchia di inchiostro vive insieme ai suoi amici (macchie di colori diversi) entrando dentro ai disegni dei bambini e modificandoli. Il progetto è tanto ben fatto da non richiedere suggerimenti ulteriori.

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Tocca allo studio Cartobaleno. che presenta due progetti uno dopo l’altro. il primo è ‘IDRO’ di Andrea Castellani. Storia che vede un simpatico e sempre allegro Ippopotamo idraulico che insegna ai suoi concittadini (e ai suoi nipotini) come non sprecare l’acqua  grazie a un uso consapevole e a sistemi idraulici moderni. Una cosa molto carina è che la serie viene sviluppata per conto dell’azienda specializzata in impianti idraulici ‘Edil Impianti’.

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L’altro progetto della Cartobaleno è una serie totalmente diversa. La politicamente scorretta  ‘MONSTER JAM’ di Anna D’Alessandro. Il soggetto è la vita di un gruppo di mostri che coabitano in un appartamento in un degradato sobborgo statunitense. Sono totalmente integrati nella società e hanno un lavoro, ma sono talmente sfigati che nessuno li prende sul serio. Lo stile di disegno è volutamente sgraziato, grottesco e mescola un po’ di generi. Bello!

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Chi scrive ha subito trovato simpatica Anna D’Alessandro. La somiglianza con Linda Belcher di “Bob’s Burgher” è notevole (chi scrive adora quella serie è ritiene questa dichiarazione un complimento).

 

Si prosegue con ‘VITO, INDAGINI DA INCUBO’ di Francesco Forti. Proposta davvero interessante per una serie incentrata sul quattordicenne solitario Vito che improvvisamente si ritrova a sognare degli incubi che capisce non essere i suoi perché non sono le sue paure. Il fatto più sconvolgente lo scoprirà a scuola, dove per caso scopre che l’incubo è di un suo compagno di classe. in ogni episodio Vito sognerà gli incubi  di qualcun altro e per potersene liberare dovrà scoprire a chi appartiene e aiutarlo a superare le sue paure. La cosa lo costringerà a uscire dalla sua volontaria solitudine e avvicinarsi agli altri. Ma perché sogna gli incubi degli altri e qual è il SUO incubo? Il progetto viene accolto con davvero tanto interesse dalla giuria.IMG_2916

A questo segue ‘MAMMAMIA’ di Luisa Baiano. Una serie per bambini in età prescolare dove si mostra una famiglia in cui i genitori rispondono sinceramente alle domande dei due figli anche quando sono difficili. Il tono è divertente e le spiegazioni corrette ma esposte in modo simpatico. Unico appunto della giuria, modernizzare l’immagine dei nonni.

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 Chiude la prima Parte del Pitch Me la serie ‘4 TEENAGERS E UNA TV’ di Davide Merciari. La serie parla di quattro giovani studentesse che dividono un appartamento. Nonostante la loro grande diversità di carattere e interessi si ritrovano a discutere tranquillamente davanti allo schermo delle loro idee e preferenze. La giuria si mostra scettica sull’interesse dei giovani per la tv. Ma l’autore non crede che l’interesse sia davvero scomparso e rivela che più che la televisione si intende lo schermo (che può essere anche quello di un Laptop) e ribadisce il valore positivo del discutere di ciò che si vede come modo di conoscersi. L’episodio mostrato è divertente e lo stile di disegno (di Aruko Sato) è da subito ammirato da tutti. Un 3D pittorico  davvero affascinante. 

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Questa prima parte del “Pitch Me!” si chiude così. Con serie e idee davvero interessanti e una giuria che da consigli molto preziosi.

Questo è il bello di “Cartoons on the Bay” 2015.