19 Marzo 2015 07:03

Lo spirito di Linus

Lo spirito del vecchio Linus, s’intende, quello del 1965, quando fare una rivista a fumetti e sul fumetto era una cosa speciale e lo si poteva fare con una leggerezza (e altrettanta profondità) oggi difficile da immaginare. Come potete vedere da queste scansioni, si passa come niente da disquisire sul periodo fascista, a presentare figurine di soldatini (disegnate da Guido Crepax, per la cronaca), da Barnaby a Italo Calvino, così, con semplicità, senza spocchia, senza darsi arie da intellettuali (essendo però dei veri intellettuali), e con la giocosità dei bambini. Un mix esaltante, coerente con l’aria che si respirava in quegli anni, anni di cambiamento, di spinta in avanti, anni in cui si cominciava a pensare che si poteva davvero cambiare il mondo e cambiarlo in meglio.

Quella spinta non si è per nulla esaurita, anche se qualcuno potrebbe pensare il contrario. Quelli di noi che c’erano (e quindi oggi sono vecchi) continuano a cambiare il mondo intorno a loro, perché non sono le Rivoluzioni storiche quelle che cambiano le persone, sono le persone che cambiano le persone, una a una, superando preconcetti, pregiudizi, arroganza, violenza, prevaricazione e tutto il resto. E lo si può fare ogni giorno, con la propria vita, col proprio quotidiano comportamento, coi propri errori, con la leggerezza di un bambino, con la profondità di un filosofo, con sentimento e ragione insieme, col sorriso. E se i semi che si sono piantati non li si vede crescere, non importa: sappiamo che spunteranno, prima o poi. Dopo di noi? Ok. Nel frattempo continuiamo a piantarne altri. Così si formano le foreste.

E già che ci siamo, onde risparmiare le foreste, godetevi queste scansioni.