22 Gennaio 2015 08:19

Dante Alighieri raccontato a fumetti

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DANTE ALIGHIERI:
una graphic novel per i 750 anni del Sommo Poeta!

In occasione dei 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri, Kleiner Flug ha dedicato al Sommo Poeta una graphic novel scritta da Alessio D’Uva e illustrata dalla giovane fumettista toscana Astrid.
Il libro mostra con efficacia e sintesi alcuni frammenti di vita di Dante, passando poi a rivelarlo nel suo viaggio immaginario raccontato dalla Divina Commedia.
La narratrice della storia è Beatrice, eterno amore di Dante. Lungo il corso del volume, verrà descritta la storia del loro rapporto: a partire dal loro primo incontro, ancora bambini, passando per il loro innamoramento in un processo fatto di sguardi e contatti fugaci, fino ad arrivare a gelosie e incomprensioni di due ragazzi della Firenze del 1200.
Gli autori attingono da La Vita Nova e dalla Divina Commedia – senza disdegnare citazioni di artisti come Petrarca, Boccaccio, Gustave Doré, Henry Holiday – esplorando l’incontro che Dante e Beatrice hanno nel Purgatorio, da cui partiranno insieme per raggiungere il Paradiso Terrestre.
Questo volume, disponibile in libreria, nelle fumetterie, e a breve anche in ebook, ci parla di un artista più contemporaneo di quanto si possa pensare.
Dante, infatti, riesce a coniugare più generi letterari nella sua opera e fornisce una visione dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso ancora attuale e nell’immaginario di molti di noi.
Ma attuali sono anche i temi trattati nei suoi scritti.
Ne la Divina Commedia parla d’amore – della sua depressione che l’ha portato ad affrontare quel lungo viaggio tra le perdute genti – ma parla anche della cupidigia dei potenti, interessati solo al potere del denaro, e del popolo che segue i propri leader, religiosi o politici, come delle pecorelle. Parla di cultura, religione e politica.
Per questo l’editore ritiene che si deve riscoprire Dante oggi, anche a fumetti: perché è fuori dal tempo, va oltre i costumi.
A lui interessava l’essenza dell’uomo, che non cambia mai.
Trattarlo con un linguaggio nuovo come il fumetto, vuol essere un modo per “de-medievalizzarlo”, come nei secoli han fatto con successo scrittori, pittori, registi…