7 Gennaio 2015 08:52

Il fumetto umoristico italiano dimenticato

dabracciodiferroaprovolino 

Da Braccio di Ferro a Provolino

Il fumetto umoristico italiano dimenticato

di Salvatore Giordano

Edizioni SENSOINVERSO

Collana ItaliaNascosta

I nostri lettori che, bontà loro, seguono da tempo i nostri articoli conoscono la nostra predilezione per i “piccoli editori coraggiosi”. Quando ne individuiamo uno nuovo cerchiamo di sostenerlo nell’unico modo che conosciamo e cioè recensendo la loro produzione. Figuratevi quando ci capita tra le mani un volume sull’antesignano di quegli editori: Renato Bianconi. Si tratta di una storia tutta italiana quando il coraggio e, forse, l’incoscienza imprenditoriale pagavano. Bianconi iniziò negli anni ’50 (praticamente montando una redazione a casa sua) ma il boom esplose negli anni ’70 fino agli ’80. In mezzo, decine di personaggi, storie, e migliaia di copie nelle edicole. Generazioni di sceneggiatori e disegnatori si fecero le ossa nelle sue case editrici. Milioni di bambini italiani ringraziavano.

Quell’editore lasciava piena libertà ai suoi autori che, pur lavorando duro, respirarono un aria d’anarchia creativa che raramente è stata riscontrata. E bene ha fatto Salvatore Giordano a ricordarlo proprio nell’anno della scomparsa di Giorgio Rebuffi che lavorò per lui regalandoci, era il 1952, il meraviglioso personaggio di Trottolino. Ma altri “grandi” lavorarono per lui, con entusiasmo e dedizione. Fra tutti, Giovan Battista Carpi che creò Nonna Abelarda (una simpatica e manesca nonnetta) e Geppo (un diavolo intrappolato nell’inferno della burocrazia di un ufficio).

I fumetti di Bianconi rappresentarono un vero e proprio “attacco” al predominio delle pubblicazioni Disney, soprattutto quando acquistò i diritti di pubblicazione di alcuni personaggi americani quali Popeye (Braccio di Ferro), il gatto Felix e Tom e Jerry, che però gli autori italiani, in qualche modo, trasformarono rendendoli più divertenti, smaliziati e, a volte, trasgressivi, rispetto agli originali d’oltre oceano.

I lavoro di ricerca di Salvatore Giordano è grandioso, scientifico ma divertente. Un atto di omaggio che è costato molta fatica e dedizione. Già Retronica, il suo blog sui fumetti vintage compie una grande missione di valorizzazione ma questo volume è straordinario per completezza e intelligenza. I personaggi sono descritti in schede apposite, ne vengono ricordati storie ed evoluzione, viene fornita l’indicazione dei migliori albi, la cronologia e, infine, le quotazioni economiche a vantaggio dei collezionisti. Si alternano, in 167 pagine, personaggi e testate ingiustamente dimenticati e che meriterebbero maggior rispetto. In Francia, la rimozione della memoria “artistica”, anche popolare, non ha diritto di cittadinanza. Ma siamo in Italia. Dimentichiamo in fretta, soprattutto le cose belle o che hanno reso bella la nostra giovinezza. Molti di noi hanno imparato a leggere, sfogliando quei giornalini, ridendo delle avventure di molti personaggi che, a ben vedere, non hanno perso di attualità.

Le schede sono tantissime: da Nonna Abelarda, ad Astor (ispirato alla serie televisiva USA, The Monsters). E poi ci sono Baldo (il sergente delle giubbe rosse creato da Luciano Bottaro), Big Robot (forse il primo manga italiano), Bongo (nato dalla matita di Tiberio Colantuoni), Chico, Devy Crock, Felix ( all’italiana), Il Gigante Grissino, Pepito (il pirata creato Da Luciano Bottaro), Pinocchio, Poldo, Provolino (nato dal pupazzo tv animato da Raffaele Pisu), Trottolino, etc..

Poi ci sono tantissimi personaggi “secondari” che confesso (pur essendo da bambino un divoratore instancabile di fumetti) di non ricordare come : Adam, Aiace il Fantasma, Aladino, Attila, Birillo Bill, e via così. Mi piaceva, però, il pavido Eugenio il Fantasma, creato da Pier Luigi Sangalli. Insomma, una scorpacciata che consiglio, in questi giorni di festa, di fare tutti, rinverdendo il ricordo dei più anziani ma anche utile, per i lettori di fumetti più giovani o per i giovani fumettisti, ad indicare che non si viene dal nulla, che il fumetto italiano ha passato tempi migliori. Torneranno solo se sapremo ricostruire la voglia di fare, di rischiare, di trasferire i propri sogni in pagine disegnate.

[Recensione di Nico Vassallo]

Da Braccio di Ferro a Provolino

Il fumetto umoristico italiano dimenticato

di Salvatore Giordano

Edizioni SENSOINVERSO (Collana ItaliaNascosta)

Euro 15,00