28 Novembre 2014 04:57

Premio Maria Adriano Prolo a Bruno Bozzetto durante il 32° Torino Film Festival.

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Durante il Torino Film Festival anche il cinema d’animazione ha il suo momento di gloria.

Giovedì ventisette novembre al cinema Massimo di Torino è stato consegnato il premio alla carriera ‘Maria Adriana Prolo’(che fu la fondatrice del museo del cinema) a Bruno Bozzetto.

Per l’occasione sono stati proiettati alcuni cortometraggi fatti dagli esordi fino al contemporaneo più il classico, osannatissimo e famoso in tutto il mondo lungometraggio/capolavoro “Allegro non troppo”.

Purtroppo l’averlo mandato nella piccola ‘Sala due’ del cinema ha costretto molti a andarsene per il subitaneo (e, francamente, molto prevedibile)esaurirsi dei posti. Chi scrive è riuscito a entrare solo grazie al tesserino di afNews, senza non sarebbe stato possibile.

Erano presenti in sala amici e collaboratori di una vita nell’animazione e molti studenti e insegnanti del Centro Sperimentale di Cinematografia.

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Per celebrare l’evento la rivista del museo del cinema ‘Mondo Nuovo’ ha stampato un numero speciale monografico interamente a colori con articoli scritti sia da giovani collaboratori del giornale amanti del suo cinema che da collaboratori di Bozzetto, amici e parenti. Un numero imperdibile insomma. Vittorio Sclaverani e Caterina Taricano (presidente e direttore responsabile della rivista) sono giustamente fieri di presentarne il bel risultato a tutti.

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Dopo di loro viene data la parola a Alfio Bastiancich (presidente di Asifa Italia, professore, critico cinematografico e amico di vecchia data) che la passa a sua volta a Piero Angela. Questo racconta come nei primi anni ottanta Bruno Bozzetto lo contattò dicendogli che aveva letto un suo libro e ne voleva trarre un film d’animazione. Lo stupito Piero Angela decise di accettare facendo una prova con un suo articolo ironico intitolato “Quanto petrolio consuma un filosofo?” e da lì iniziò una collaborazione durata anni che portò alla realizzazione di varie cortometraggi divulgativi. Per Piero Angela Bruno Bozzetto è un genio.

Dopo ciò Alfio Bastiancich prende la parola e racconta la vita e le opere di Bruno Bozzetto legando gran parte del suo successo al cognome con un discorso divertente che tocca tutte le basi del cinema d’animazione parlando dell’importanza del movimento e di quanto questo sia più importante di bei disegni. L’abilità che Bruno Bozzetto a nel trattare l’animazione lo ha reso in grado di adattarsi subito al computer con risultati grandiosi noti a tutti. La maggiore intimità del fare animazione digitale infatti gli ha permesso di lavorare personalmente molto di più di quanto avvenisse prima.

Adesso sono i suoi figli a portare avanti il cognome facendo animazione CGI per serie televisive RAI con risultati lodevoli.

Ma è tempo di far parlare il maestro (che non vuole essere chiamato maestro).

Boz4È molto contento di ricevere un premio, ma il fatto che sia un premio alla carriera lo disturba un po’. Un premio simile non lo vorrebbe con un punto alla fine della frase ma con i puntini. Perché la sua carriera è ancora in corso e sta facendo cose magari minori (bisogna dire che le sue cose minori sono di solito opere pluripremiate) e ha ancora molte idee.

Ringrazia tutti i collaboratori senza cui non sarebbe riuscito a fare quello che ha fatto. Sono talmente tanti che non può elencarli tutti. Ringrazia anche chi non era un suo collaboratore ma amico e pur non avendo mai lavorato insieme lo hanno influenzato con la loro arte nel fare film animati, anche senza di loro non avrebbe fatto quello che ha fatto.

E dopo un fragoroso applauso si spengono le luci in sala e inizia la magia.

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Foto con smorfie.