27 Novembre 2014 11:50

Mi dia un grafic nouvelsss e una moscion comicsss…

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Periodicamente, noi nullafacenti-in-rete ci dedichiamo alle disquisizioni inutili, tanto per far passare il tempo, inutilmente.
Una di queste è la solita faccenda: “quando è nato il fumetto?“. Sempre interessante per una tesi di laurea, perfettamente inutile per chi i fumetti li legge. Un’altra è: “si dice – un graphic novel – o si dice – una graphic novel – ?” Altrettanto divertente per una tesi di laurea, altrettanto inutile per chi i fumetti li legge. Tanto più che  l’italiano è una lingua bella corposa, che ha funzionato benissimo anche prima che si tirasse fuori il “marchio” Graphic Novel. I romanzi a fumetti c’erano ben prima, come i racconti a fumetti, come le strisce a fumetti. Ma, si sa, in un bel Paese dove il Sì suona, ma suona bene anche l’Ok, una frase in inglese (mal pronunciata, ancora peggio usata) fa molto “aho! io ce so’ parlà ingrese, te invesce sei ‘n cafone!“. 
Mah…
Comunque sulla questione del genere del termine “graphic novel” l’Accademia della Crusca ha sentenziato da parecchio tempo (click qui). Poi tanto la gente fa come vuole e non necessariamente sceglie la cosa migliore, è noto. C’è chi, cercando una via di mezzo, approda a Romanzo Grafico, quasi si vergogni di Romanzo a Fumetti. Ma la Grafica è più nobile del Fumetto? Mh. E l’inglese è più nobile dell’italiano? Mmh. 
Come al solito, toccherebbe a chi “fa cultura” dare un indirizzo col proprio esempio personale, ma, nel caso dei fumettisti (i diretti interessati, in fondo, visto che sono loro che le fanno materialmente, queste robe a fumetti), sono essi in grado di scrivere e pronunciare correttamente la propria lingua? Sono essi in grado di scrivere e pronunciare altrettanto correttamente la lingua inglese? Eh, insomma… Magari disegnano divinamente, ma per il resto, chissà… Magari sceneggiano in modo sublime, ma per il resto, chissà…
Allora a chi incombe l’arduo compito di scrivere bene per dare il buon esempio? Ai giornalisti? Alla televisione? Ai blogger? Altra grande e bella e non eccessivamente produttiva questione.
Beh, ci penseremo su, occhéi? Adesso devo andare a vedere un motion comics… Un… comics? Comics non è plurale? Ah, sì, vero, allora un motion comic. Ok. Ma magari io lo chiamo col suo nome, fumetto animato, ed evito un altro inutilissimo problema linguistico, dai. Che poi non è mica un films… film… un film, due films… una pellicola, due pellicole! Argh.