18 Novembre 2014 07:00

Di capre e di suini, ovvero l’Italia che si fa riconoscere

A quanto pare una signora italiana avrebbe citato i creatori della mai troppo celebrata maialina ridanciana Peppa Pig per un bel po’ di quattrini [qui la notizia].

Motivazione: uno dei personaggi della serie l’avrebbe fatta sprofondare nell’abisso della derisione e della vergogna in quanto praticamente sua omonima, dato che la signora si chiama Gabriella Capra e la bestia incriminata Gabriella Goat (cioè capra, in inglese). Dato che negli episodi della versione italiana questa tragica coincidenza anagrafica è diventata effettiva ed esplicita, immaginate l’umiliazione della povera signora Gabriella la quale si è trovata immediatamente oggetto dei lazzi e della derisione della spietata platea del popolare serial … che nella fattispecie dovrebbe non superare l’età media di circa sei-sette anni. E si sa quanto possano essere crudeli i bambini … o forse ad accanirsi sulla sventurata è stato quel tipo di individui che di adulto ha soltanto l’aspetto: quelli sì, sono davvero capaci di tutto!

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Più che giusto, dunque, che ora Gabriella esiga soddisfazione per il proprio onore ferito … del resto, non è difficile oggigiorno trovare appoggio quando si perseguono certe nobili cause, soprattutto nel nostro Belpaese. E quando in tavola c’è il maiale, il banchetto è assicurato per tutti!

Anzi, cosa aspetta a farsi avanti Giuseppa Porcella per riscuotere le sue sacrosante royalties?!

(Davvero, spero proprio che sia una notizia fasulla, per favore.)

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La famiglia di Gabriella Capra ispeziona la piscina che, nelle sue previsioni, rimarrà dei signori Pig non per molto ancora. Da notare il retino acchiappa-bigliettoni, che ogni lasciato è perso ..

 

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