30 Ottobre 2014 09:06

Il Monello

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Altro settimanale per ragazzi edito negli anni Cinquanta fu “il Monello”. In verità una prima edizione fu pubblicata dal 1933 al 1939 mutuando il nome dall’omonimo film di Charlie Chaplin, il cui protagonista, il piccolo Jackie Coogan, è rimasto nel cuore di intere generazioni.

Coogan, fallito come attore, si rifece più tardi interpretando zio Fester nella fortunata serie televisiva “la famiglia Addams”.

Il primo numero de “il Monello” nel dopoguerra uscì nel 1953, edito dai fratelli Del Duca attraverso varie ragioni sociali e durò fino al 1990 quando chiuse definitivamente le pubblicazioni.

In formato libretto, la copertina si distingueva perchè portava l’effige della testa di un ragazzo fra l’articolo e il sostantivo, evidenziandosi, sul banco del giornalaio, tra le varie riviste a fumetti dell’epoca.

Fra tanti personaggi come Superbone, Piccola Eva, Cuoricino e Fiordistella, spiccavano le storielle di Pedrito el drito, maldestro cow boy poi promosso sceriffo, cacciatore di malfattori verso il confine col Messico, vittima a sua volta della terribile moglie Paquita armata di matterello, che interveniva quando Pedrito sgarrava per le serate passate a giocare e bere nei saloon o altre malefatte.

Il personaggio, disegnato da Antonio Terenghi in modo buffo, portava un cappello troppo piccolo per la sua testa calva, un corto gilè con tanto di stella ed improbabili stivali rossi. Ornato di enormi baffoni a manico di triciclo, a volte prensili, era definito un pistolero sui generis.

Il successo delle sue avventure gli consentì di essere pubblicato anche dalla Bonelli editore e di entrare nel Gotha dei personaggi fumettistici.

Poco più tardi apparvero le storie di Arturo e Zoe, una coppia di bambini terribili originari degli Stati Uniti, apparsi poi su vari altri fumetti ed ancora oggi pubblicati, saltuariamente, su vari quotidiani.

Il Monello si distingueva per un maggior spessore culturale rispetto gli altri fumetti, in quanto nelle pagine centrali, a partire dagli anni sessanta, informava il lettore di sport, musica leggera e pubblicava le classifiche dei dischi venduti. Giunse ad ospitare articoli di Renzo Arbore, del discografico Alfredo Rossi, del telecronista Gianni Vasino e tanti altri giornalisti sportivi e di spettacolo.

Cessò la pubblicazione periodica, come si è detto, nel 1990 ma albi speciali vengono proposti, ogni tanto, nelle edicole.

Angelo Libranti