20 Ottobre 2014 18:09

View Fest 2014. Anteprime e omaggio alla Sony Picture Animation.

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Nei giorni 17,18 e 19 ottobre si è tenuta nel cinema Massimo di Torino la ‘View Fest’. Avvenimento da sempre collegato alla ‘View Conference’ e che consiste in proiezioni di lungometraggi e cortometraggi animati rivolte al grande pubblico e non solo ai fans sfegatati, agli studenti o agli “addetti ai lavori”.

Chi scrive non può dire niente su ciò che è accaduto venerdì perché si era ancora in piena View Conference (che si è chiusa con la cifra record di ottomila visitatori, alla faccia di certi festival che spendono milioni in pubblicità) e dopo si doveva scrivere l’articolo.

Ma oltre alla proiezione di molti lungometraggi animati della Sony Picture (Proseguita per tutti e tre i giorni dell’evento) c’è stata l’anteprima nazionale (al cinema) del nuovo corto Disney ‘Feast’ con presente in sala il regista Patrick Osborne a cui è seguito un programma di cortometraggi davvero interessante.

Sabato era presente Glen Keane per la proiezione del suo magnifico corto ‘Duet’.

view IMG_1730Dopo la proiezione il maestro ha raccontato particolari sulla nascita del corto non detti durante la Conference. Sottolineando l’aiuto datogli dal figlio nel provare questa nuova avventure e quanto sia strano che il figlio gli abbia dovuto dire quello che già sapeva, ovvero “Non preoccuparti di niente, tu disegna e basta”.

Il corto è una celebrazione del disegno e della luce. Ma all’inizio, con la Google che gli aveva dato la massima libertà, non sapeva che fare. Un giorno gli è venuto naturale disegnare un neonato che galleggiava in aria e così la storia ebbe inizio. Idealista come lui.

Il numeroso pubblico ha fatto molte domande e tra queste gli è stato chiesto cosa ne facesse dei disegni di prova dei personaggi fatti quando lavorava alla Disney. La risposta (abbastanza inquietante) è che tutto ciò che disegnava all’interno della Disney (magari sporcando e macchiando i fogli) veniva preso in consegna da persone che indossavano dei guanti bianchi. Per lui era come se il disegno andasse in paradiso, perché non lo rivedeva mai più.

La musica del film è stata fatta dopo. Ma era necessario che fosse in sintonia con il tratto a matita dei disegni. Quindi musica “classica” appassionante che potesse adattarsi alla scelta di seguire la storia sia dal punto di vista della ragazza che da quello del ragazzo (perché il corto, fatto per essere visto tramite dispositivi Android, è fatto in modo che si deve seguire l’azione spostando lo schermo nello spazio dietro ai due personaggi) unendosi nei momenti d’incontro tra i due senza disaccordi.

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Una delle scene che più gli è piaciuto fare è quella della piroetta perché gli piace disegnare quello che non sa fare. Un’altra e quella dove il ragazzo salta tra le rocce e si arrampica sull’albero perché la nuova tecnologia impiegata ha permesso di arrivare a punti di vista emozionanti.

Altra bella domanda è stato il suo rapporto con il grande animatore Milt Kahl (Domanda interessante visto che Keane cita sempre Ollie Johnston e Frank Thomas ma difficilmente gli altri). la risposta è che al contrario degli altri due Kahl non sapeva comunicare. Molte volte gli chiese come fosse il suo metodo di lavoro e dopo mezze frasi confuse (imita la voce) se ne usciva con un infastidito “JUST DO IT!”. Così tutto quello che ha imparato da lui lo ha imparato osservandolo lavorare.

Alla fine dell’incontro gli applausi sono copiosi. Speriamo che dopo questa visita Glen Keane torni ancora.

Altro punto forte della View Fest è stata la proiezione del meglio del SIGGRAPH. La più grande manifestazione dedicata alla CGI sotto tutti i suoi aspetti compreso il cinema d’animazione.

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La direttrice Maria Elena Guttierrez presenta Jerome Solomon.

A parlarne è stato il direttore Jerome Solomon, che lavora da anni nel settore sia per il cinema che per altro e insegna al Cogswell Polytechnical College. Infatti, come tutti gli organizzatori dell’evento, è un volontario.

Saluta gli studenti presenti in sale e dice che tra i corti vincitori uno dei premi SIGGRAPH tre sono fatti da studenti.

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Ci tiene a specificare che la giuria è composta solo da espertissimi del settore scelti tra gli accademici e chi lavora nel cinema (e chi ha seguito le lamentele successive agli ultimi Accademy Award sa che non è una specificazione inutile) e che loro non favoriscono gli studenti ma li premiano solo quando sono davvero meritevoli.

 

E visto i tre corti (‘Paper World’, ‘Home Sweet Home’ e ‘Wrapped’) non si può che dargli ragione.

Domenica c’è stata l’anteprima nazionale (al cinema) del nuovo corto Pixar ‘Lava’ con il direttore tecnico Bill Watral presente in sala con moglie e figlioletto.

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Maria Elena Guttierrez presenta Bill Watral, che presenta il figlio.

Dopo il corto sono iniziate la domande. Un bambino chiede come abbiano fatto a fare il mare. Il nostro lo guarda e gli fa “Vuoi la risposta lunga? Perché non ci basta il tempo.” (che è una delle migliori risposte di sempre) E dopo spiega che hanno un programma che calcola le increspature ecc. ma la parte più difficile è stata farlo fondere armonicamente con l’isola vulcanica.

Uno dei motivi per cui fanno i corti è sperimentare nuove tecnologie e permettere agli artisti di mettersi alla prova proponendo storie. In questo caso hanno usato ‘Katana Process’, un processo d’illuminazione già provato con ‘The Blue Umbrella’ e che sperano di poter usare nel prossimo lungometraggio.

Per i volti usati nei vulcani per lui si sono ispirati al cantante della canzone, per lei a una serie di volti femminili.

Al corto hanno lavorato 64 persone per la parte tecnica e 30 per quella artistica. Il Matte painting e stato molto usato per il cielo grazie a un loro artista espertissimo nel dipingere cieli e che da trent’anni cataloga e scatta foto su cieli in qualunque situazione atmosferica (mi dispiace non essere riuscito a segnare il nome).

Attualmente lavora al prossimo cortometraggio Pixar su cui non può rilevare niente.

Dopo tutto ciò Bill Watral ha firmato autografi sia sulle locandine del cortometraggio sia sui volantini del festival. Visto che le locandine erano poche chi scrive si è accontentato del volantino.

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Unico sbaglio di tutto l’evento. Manca il tavolino per gli autografi!

 

La View Fest è proseguita fino mezzanotte passata tra film, corti e altro ancora.

Come i saluti per tutti e l’augurio di ritrovarci il prossimo anno per un’altra fantastica settimana dedicata alla CGI.

4 risposte a “View Fest 2014. Anteprime e omaggio alla Sony Picture Animation.”

    1. Il Direttore dice che, siccome il prossimo anno sarà ufficialmente disoccupato, sarà bello andare tutti insieme, farci quattro risate e a goder di quelle meraviglie animate! :-)

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