7 Agosto 2014 12:20

Walt Disney: chi era costui?

lillybelle-studio

Alcune voci su Walt Disney sono dure a morire. Era un nazista? Un super agente segreto dell’FBI? Giace davvero criogenato in qualche luogo sotterraneo? E perché gli attivisti cristiani d’America odiano tanto la sua azienda? Avendo, con i colleghi, affrontato l’argomento più volte su AfNews, ho pensato di offrire, come contributo al dibattito, una sintesi tradotta, e qua e là approfondita, del contenuto di un’interessante indagine uscita tempo fa su AWN a firma Karl F. Cohen (insegnante di storia dell’animazione a San Francisco State nonché autore di ‘Forbidden Animation: Censored Cartoons and Blacklisted Animators in America‘).

 Nel suo pezzo Cohen ricorda anzitutto come il National Enquirer avesse pubblicato un articolo che iniziava così: – “Walt Disney fu uno dei geni più ammirati d’America. Ma dietro le scene, fu un ubriacone e un drogato il cui comportamento era così bizzarro da far pensare al fratello Roy che fosse pazzo.”

Mica male, eh? (se vi ha incuriosito, continua sul blog)

3 risposte a “Walt Disney: chi era costui?”

  1. Grande Gatto. L’articolo è fantastico e DOVEVA essere tradotto e commentato.
    Per quanto riguarda le biografie su Disney quella che reputo più valida è ‘Vita di Walt Disney. Uomo, sognatore e genio’ di Michael Barrier. Un grande studio basata su decine di testimonianze raccolte in anni di ricerche, documenti segnalati e un’ ottima analisi sul periodo storico.
    Ma nonostante questo le voci sulla perversità di Disney non finiranno mai.

    1. Ottimo consiglio di lettura, Aladar, grazie! Le voci su Disney continueranno sempre, come tutte quelle leggende metropolitane e campagnole di cui l’animo umano si nutre per non soccombere alla noia quotidiana del vivere. Anche a me piace credere all’esistenza del mostro di Loch Ness, e sotto sotto continuo a confidare che Babbo Natale non abbia smesso di esserci per i bambini che credono in lui … ma un conto è mantenere delle suggestioni nel proprio cuore, un altro è usare aneddoti senza fondamento, o peggio inventarsene di fasulli, per diffamare un bersaglio sensibile che, come nel caso di Walt, è abbastanza grosso da garantire pubblicità e rientro economico. Non ho nulla contro chi vuol credere che Disney, come re Artù o l’Avvocato, giaccia in animazione sospesa in attesa di un nuovo Avvento … ma contro certe speculazioni calcolate, invece, ogni tanto è bene ricordare che esistono anche i fatti concreti e non solo, appunto, le ‘musse’.
      Comunque, nel 2013 è uscito un film, ‘Escape from the New World’ mi pare si chiami, che prospetta una visione da incubo dei parchi tematici disneiani: anche questa caratterizzazione quasi ‘satanica’ del ‘Franchise’, come una sorta di incubo orwelliano con Mickey Mouse in veste di orrida sanguisuga sulle spalle dell’umanità ormai intontita da un’industria dell’intrattenimento onnisciente, secondo me andrebbe analizzata più a fondo.

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