20 Luglio 2014 09:07

TANKS l’uomo d’acciaio

Tanks

TANKS l’uomo d’acciaio

Un altro fumetto della mia infanzia, del quale si è perso completamente la memoria, è un giornaletto di poche pagine che evocava un personaggio dalla forza extra umana e dalla iconografia bizzarra, battezzato Tanks e soprannominato l’uomo d’acciaio.

Costui era raffigurato con la faccia maschia, la mascella quadrata ed i capelli neri, dai quali tre settori della testa risultavano più folti: al centro ed ai lati delle tempie, formando come i vertici di un triangolo equilatero.

Portava pantaloni bianchi raccolti intorno le caviglie come i legionari del deserto ed una blusa rossa chiusa intorno al collo e con un fila di bottoni come quelle che usano i russi.

Si muoveva con elasticità e velocità e giungeva nel tempo giusto per risolvere qualsiasi tipo di problema.

Ricordo con comicità quando fermava i treni in corsa e quando ne rimise uno sui binari dopo un deragliamento. In quest’ultimo caso intervenne a richiesta di una bellezza, passeggera nel convoglio.

Non era certamente il mio fumetto preferito, troppo irreale e troppo forzuto per essere vero, ma strappava il sorriso quando da solo sgominava una banda di furfanti armati, riducendoli a mal partito.

In un fumetto, circondato da una banda armata di coltello, prima di agire li ammonì a non farlo arrabbiare, quelli lo marcarono più stretto cercando di colpirlo. A quel punto Tanks perse la pazienza e girando a mulinello colpì i più vicini, poi li sistemò tutti a dovere con una certa calma e scioltezza.

Nell’ultimo quadro del fumetto si vedono due, pestati tanto da perdere i connotati, nel quale uno dice all’altro: “Meno male che non si è arrabbiato”.

Probabilmente l’eccessiva fantasia del disegnatore ha nuociuto alla fama del personaggio, tanto che, dopo la prima serie del 1945 e la seconda del 1948, Tanks sparì dalle edicole.

Fu ideato e disegnato da Carlo Cossio.

Per quanto abbia cercato di questo fumetto non ho trovato illustrazioni (ma la redazione sì, e corredano questo ricordo – NdR) e, suppongo, un suo numero oggi dovrebbe valere moltissimo al borsino dei fumetti.

Angelo Libranti

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3 risposte a “TANKS l’uomo d’acciaio”

  1. Caro Angelo,
    grazie di aver ricordato un personaggio che comunque,all’epoca,riscosse un certo successo,anche se non paragonabile a Fulmine o Gim Toro.
    Tuttavia,devo rimarcare una inesattezza inspiegabile,perchè è noto a tutti come l’autore dei disegni fosse lo stesso Carlo Cossio autore di Fulmine,Ciclone,e altri successi dell’epoca,e non Augusto Pedrazza che firmò invece il grande successo di Akim.Sarebbe bastato guardare la firma apposta sulla copertina dell’albo.Saluti
    Corrado

  2. Quelli di Angelo sono davvero “ricordi”. Tant’è che ogni tanto si confondono, dopo taaaaanti anni. Per cui grazie della segnalazione! ;-)

  3. Come si dice a Roma: “Grazie al picchio”.
    Se avessi avuto la possibilità di vedere la riproduzione della copertina di Tanks, ci sarei arrivato a conoscere il nome del disegnatore.
    Gli è che l’immagine è stata aggiunta da Goria, direttore di AfNews, a mia insaputa.
    Quando scrivo, qualsiasi cosa scriva, ho un mio archivio ed integro la ricerca navigando sul web.
    Non ho trovato immagini di Tanks, da qualche parte invece, ho letto che Pedrazza lavorava per Tomasina in quegli anni; per deduzione ho scritto che “probabilmente” era lui il disegnatore del fumetto.
    Complimenti alla mia memoria per aver ricordato dopo una sessantina di anni, nei dettagli, come era raffigurato il personaggio.
    Comunque grazie dell’attenzione, la vita non è fatta solo di argomentazioni auliche, ma anche di precisazioni di questo tipo.

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