7 Luglio 2014 21:44

L’ultimo volo di Miyazaki si leverà a settembre

 Riceviamo:

Un evento speciale attende gli appassionati di cinema, animazione e arte. ‘Si alza il vento’ (Kaze Tachinu / The Wind rises), il film di Hayao Miyazaki,presentato alla 70. Mostra del Cinema di Venezia e definito dallo Studio Ghibli come ultima opera cinematografica firmata dal maestro Miyazaki, arriva al cinema dal 13 al 16 settembre distribuito da Lucky Red.

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 ‘Si alza il vento’ racconta la vita e la tragica storia d’amore di Jirō Horikoshi, l’ingegnere aeronautico che durante il secondo conflitto mondiale progettò numerosi aerei da combattimento utilizzati dai giapponesi nelle azioni di guerra contro gli americani, tra i quali il Mitsubishi A6M, utilizzato nell’attacco di Pearl Harbor.”

Per la precisione il film è liberamente ispirato alla biografia dell’ingegnere Jiro Horikoshi, e ha suscitato non poche polemiche il fatto che il protagonista fosse il progettista dei famosi ‘aerei kamikaze’ che tanti lutti seminarono durante la Seconda Guerra Mondiale; Miyazaki stesso ha avuto dubbi fino alla fine, poi avendo saputo che in punto di morte Horikoshi avrebbe detto “Volevo soltanto costruire dei begli aerei” ha infine sciolto le riserve, innestando però nel racconto la trama del romanzo omonimo di Tatsuo Hori (in Italia edito da Kappalab): ricordo struggente dell’amata costretta al ricovero in sanatorio, una meditazione sulla vita con echi di Marcel Proust e soprattutto di Paul Valéry, il cui poema ‘Il cimitero marino’ regala il verso che da il titolo al libro e al film.

“Le vent se lève, il faut tenter de vivre.”

Per noi che abbiamo potuto vederlo in anteprima all’ultimo Festival di Annecy, quest’opera costituisce una sorta di commiato di Miyazaki dal proprio universo narrativo: ogni scena, a ben guardare, pare un sobrio quanto commosso addio a tutti quei personaggi che lo hanno accompagnato fino ad oggi, e che in qualche modo ora, come la dolce e sfortunata moglie di Jiro, lo invitano a voltare pagina e, appunto, a ‘tentare di vivere’. Poiché, come si evince molto bene dallo splendido documentario che la cineasta Mami Sunada ha girato nello Studio Ghibli durante la lavorazione parallela del film di Miyazaki e di ‘Kaguya-Hime’ di Isao Takahata, il cinema di animazione è un regno di bellissimi sogni che però, spesso, rischiano di condurti alla follia.

 

The_Kingdom_of_Dreams_and_Madness
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