17 Giugno 2014 13:20

Annecy 2014. Serata di chiusura. Tutti I particolari.

 

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Marcel Jean e Géraldine Baché

Ogni anno la cerimonia di chiusura di Annecy è una sorta di grande spettacolo con tanto di scenografie e scene inaspettate. Una celebrazione perfetta per  chiudere una manifestazione che coinvolge centinaia di persone per sei giorni con avvenimenti che creano nuove amicizie e possono anche cambiare la vita.

Quest’anno entrati nella “Salle des Haras” il palco appariva desolatamente vuoto, ma una leggera nebbia, dei faretti e un pianoforte quasi nascosto facevano intuire che qualcosa ci sarebbe stato anche in questo  anno pieno di imprevisti tecnici.

A dirigere la cerimonia è stato il direttore artistico Marcel Jean insieme a Géraldine Baché, capo progetti del MIFA. I due non si sono risparmiati nel rendere indimenticabile questa chiusura.

Le varie personalità chiamate sul palco testimoniano l’impegno profuso per questa edizione. Il presidente del CITIA Dominique Puthod definisce fantastico l’aver potuto aprire il festival alla presenza del maestro Isao Takahata.

Chiamato il membro della giuria Anthony Roux sono iniziate le premiazioni partendo dalle animazioni prodotte su commissione.

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Géraldine Baché, Anthony Roux e Perrine Faillet.

Il premio della Giuria per film su commissione è andato a ‘Peau “Instant T”’ di Perrine Faillet. Videoclip francese realizzato a passo uno utilizzando delle VHS in una stanza bianca. La giovane autrice ha detto che è stato un film molto artigianale e tanto semplice che lo ha potuto realizzare interamente da sola e in breve tempo.

 

 

 

 

 

 

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Dominique Puthod consegna il premio a Fuyu Arai.

 

Il Cristal per il migliore film su commissione è andato a ‘Nepia, “Tissue Animals” di  Fuyu Ara. Pubblicità giapponese realizzata con pupazzetti di carta a forma di animale animati a passo uno. L’autore ha ringraziato il pubblico in un francese che, per quanto stentato, ha attratto simpatie.

 

 

 

 

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Premiazione di Drew Hodges.

 Si è passato alle serie televisive e il premio della giuria è stato assegnato a ‘Tumble Leaf “Kite” di Drew Hodges. Brillante serie a pupazzi animati Statunitense. Impossibile non notare l’entusiasmo di una ragazza e una signora alla notizia, mentre il giovane regista era sul palco hanno continuato a urlare entusiaste per poi abbracciarlo commosse. Ecco cosa succede a portarsi la famiglia dietro.

 

 

 

 

 

Il premio della Giuria per uno speciale TV è andato a ‘Le Parfum de la carotte’ di Rémi Durin e Arnaud Demuynck. Simpatico cortometraggio coprodotto da Francia, Belgio e Svizzera. Uno dei registi ringrazia tutti i colleghi che hanno reso possibile la realizzazione.5

 

 

 

 

 

 

 

 

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Burcu Sankur e Goeffrey Godet.

Il Cristal per la migliore serie televisiva è andato a ‘En sortant de l’école, “Tant de forêts” di Burcu Sankur e Goeffrey Godet. Bella serie francese basata sull’animazione di alcune poesie del grande poeta Jacques Prévert. Gli autori ringraziano tutti con la voce rotta dall’emozione.

 

 

A questo punto scatta il primo intermezzo. Il maestro Stéphan Oliva, che venerdì sera insieme al clarinettista Jean-Marcel Foltz ha accompagnato la proiezione di una selezione di cortometraggi del pioniere del cinema d’animazione Segundo de Chomòn, viene invitato al pianoforte per suonare accompagnando la proiezioni di alcuni dipinti di un grande animatore. È stato davvero bello.7

 

 

 

 

Ma ecco l’imprevisto. Già fuori dalla ‘Salle des Haras’ si era visto un gruppo di gente con striscioni e bandiere. È una delegazione sindacale e viene lasciata salire sul palco per protestare contro i tagli alle produzioni televisive fatti recentemente dallo stato francese. I due rappresentanti dichiarano l’importanza culturale della produzione televisiva e denunciano il precariato in cui versano i lavoratori del settore.8

I presentatori si dichiarano solidali con i manifestanti e li invitano a rimanere per seguire il resto della cerimonia. L’intero pubblico è d’accordo.

 

 

 

Si premiano i corti di fine studio degli studenti delle scuole d’animazione e per consegnarli viene chiamata la giurata Annette Schindler.

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Premiazione di Luca Thot.

Menzione speciale della Giuria a ‘The Age of Curious’ un bel cortometraggio inglese di Luca Toth in cui un gruppo di bambini fanno una sorta di rito di passaggio. La motivazione al premio è      ‘Per la descrizione della scoperta della sessualità’.

 

 

Il premio della giuria va a  ‘An Adventurous Afternoon’ di  Ines Christine Geisser e Kirsten Carina Geisser. Cortometraggio tedesco su un gruppo di giovani supereroi che in un pomeriggio di svago partono al salvataggio di un loro collega disperso nello spazio. Chi scrive è scettico sulla scelta. Certo è una storia carina, ma mai avrebbe pensato che vincesse questo con tutti i corti validi presenti.10

 

 

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Daisy Jacobs, un’ artista da tenere d’occhio.

Il Cristal come miglior cortometraggio di fine studio va al sorprendente  ‘The Bigger Picture’ di Daisy Jacobs. Corto inglese fatto dipingendo su muri e mobili di una casa e con parti in stop motion che racconta del difficile rapporto di due fratelli e di come la malattia e la morte della madre riesca a riavvicinarli.

Parte il secondo intervallo costituito dalla proiezione di un nuovo episodio in CGI stereoscopica di Bip bip e Willie il Coyote. Impossibile non ridere.

Quest’ anno per la prima volta si è aggiunto un nuovo premio. La categoria ‘Animazioni Off- Limits’ per i cortometraggi  sperimentali. Un premio messo per incentivare le ricerche di nuovi modi di fare animazioni con le tecnologie più avanzate o esplorando metodi narrativi alternativi. In questa categoria si trovavano anche ‘Portrait’ di Donato Sansone e ‘Gli immacolati’, corto francese (ma in italiano)di Ronny Trocker che raccontava l’incendio della cascina ‘La continassa’ nel 2011 a opera degli abitanti del quartiere vallette di Torino (chi scrive è del posto e è stato molto sorpreso da questo corto).

Vince ‘Corps étrangers > Foreign Bodies’ di Nicolas Brault. Affascinante cortometraggio canadese dove le radiografie di alcuni crani umani vengono poeticamente animate come se fossero delle meduse.

Salito sul palco l’autore ha ringraziato l’organizzazione del festival per il lavoro inestimabile che fa per promuovere il cinema d’animazione e sostenere tutti quelli che ci lavorano.12

 

 

Si inizia a parlare di lungometraggi con il premio del pubblico dato a  ‘O menino e o mundo’ (The Boy and the World) di Alê Abreu. Magico lungometraggio brasiliano muto ma pieno di musiche, colori e diversi livelli di lettura della storia. Il regista è profondamente commosso e ringrazia per l’attenzione che il festival da anni ha per l’animazione brasiliana.13

 

 

 

 

 

Il premio del pubblico per il cortometraggio va al bel ‘La Petite Casserole d’Anatole’ di Éric Montchaud. Corto francese sulle diversità che rendono speciali. Era quasi scontato che vincesse qualcosa.14

 

 

 

Parte il terzo intermezzo, musicale come il primo. Questa volta il maestro Stéphan Oliva esegue al pianoforte le musiche del film di Godard mentre vengono proiettate animazione a acquarello realizzate durante i giorni del festival da qualcuno davvero bravo.

Sale sul palco il direttore del CITIA  Patrick Eveno per elogiare tutti i membri del personale del festival. Lo segue il giurato Rich Magallanes (vice presidente di Nickeloden) entusiasta come un bambino. Dicono che nonostante la difficoltà nel scegliere i premiati alla fine si sono trovati tutti d’accordo.

E così la menzione speciale della giuria va al lungometraggio giapponese ‘ Giovanni no Shima’ (Giovanni’s Island) di Mizuho Nishikubo. La motivazione è ‘la capacità di descrivere amicizie  che nascono anche nelle situazioni disperate’.15

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Il più grande di tutti!

Il premio della giuria va al lungometraggio ‘Cheatin’ di Bill Plympton. Motivazioni: ‘La grande poesia delle prospettive, dei disegni e della storia’. Il re dell’animazione indipendente viene osannato da tutto il pubblico in sala, sale sul palco con la moglie e uno dei suoi coloristi e ringrazia in francese tra gli applausi del pubblico.

 

 

 

 

 

 

Il Cristal per il miglior lungometraggi va a ‘O menino e o mundo’ di Alê Abreu, che dichiara sorpreso e commosso di non poter dire come si sente in quel momento e dedica il premio al suo staff, al Brasile e a tutta l’America latina.17

Parte un quarto intermezzo in cui viene proiettato in anteprima mondiale un cortometraggio dell’ ‘Illumination Entertainment’ sui Minions (gli omiciattoli gialli di ‘Cattivissimo me’) dove uno di questi prende come cucciolo una piccola astronave aliena tra lo stupore generale. Grandi risate, ma stranamente nel corto manca la spia Lucy Wilde. Che sia una distrazione dello staff?

Sale sul palco il giurato  Jung Henin, fumettista belga che l’anno passato ha conquistato il pubblico con il lungometraggio autobiografico ‘Couleur de peau : miel’. E con lui si passa alla premiazione dei cortometraggi.Compito che dice essere stato molto difficile.

Menzione speciale della Giuria a ‘La testa tra le nuvole’ di Roberto Catani.  Ma a ritirare il premio viene un suo amico che si scusa per lui dicendo che è molto stanco.18

 

 

 

 

 

 

 

 

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Jung Henin e TALI.

Altra menzione speciale della Giuria per il cortometraggio ‘Histoires de bus’ di Tali. Corto canadese sulle peripezie di una giovane autista di scuolabus.

 

 

Il premio “Jean-Luc Xiberras” per il primo film va a ‘Hasta Santiago’ di Mauro Carraro. Poetico corto franco svizzero di un autore italiano che racconta del suo pellegrinaggio sulla via per Santiago de Compostela. L’autore ringrazia per il premio e dice che per lui è una storia molto particolare. 

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Marc premia Mauro Carraro.

 

 

 

 

 

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Dahee Jeong proprio non se lo aspettava. Era seduto vicino a me e ha fatto un salto.

Il premio della Giuria per i cortometraggi va a ‘Patch’ di Gerd Gockell. Corto semplicemente fantastico tedesco-svizzero realizzato animando dei quadrati di varie dimensioni colorati in bianco, nero e diverse tonalità di grigio messe insieme per riprodurre scene cinematografiche pixelate con risultati magnifici.

 

 

 

 

 

Il Cristal come miglior Cortometraggio  va a ‘Man on the Chair’ di Dahee Jeong.  Coproduzione franco/ sud coreana che racconta di un uomo che non riuscendo più a alzarsi dalla sedia inizia a farsi domande sulla vita umana perdendosi in fantasmagorie. Chi scrive non ne aveva parlato perché, nonostante l’interessante stile  grafico del disegno, lo aveva trovato noioso e per niente originale preferendogliene altri. Fortuna che non è lui alla giuria.22

 

 

 

 

 

 

E così si è conclusa la trentottesima edizione del festival d’Annecy. Con un rammarico personale su un mancato premio a ‘L’arte della felicità’, ai corti di diploma italiani e alle serie televisive di ‘Cartoon Network’.

Ma già da questa sera il direttore artistico Marcel Jean ha annunciato come sarà l’edizione del prossimo anno. Il paese ospite sarà la Spagna, si festeggeranno i quarant’anni del MIFA e si tornerà a farlo nel Bonlieu!

Con queste ultime dichiarazioni e le foto di gruppo dei premiati siamo andati via frastornati e felici.

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Tutti i vincitori!

Una risposta a “Annecy 2014. Serata di chiusura. Tutti I particolari.”

  1. Bellissimo, una rievocazione perfetta della serata. Mi associo al rammarico per un mancato premio a “L’arte della felicità”, che meritava sicuramente un riconoscimento. Consola il fatto che il pubblico non ha risparmiato applausi prolungati alla proiezione del film, veramente apprezzatissimo. A quando un Cristal italiano? Sono troppo ottimista?

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