11 Giugno 2014 17:46

Annecy: prime parole del Gatto

Il collega Aladar nel suo ultimo post vi rimanda agli articoli miei e della Volpe, che finora sono invero scarseggiati … il fatto è che gli eventi si accavallano e una volta giunti, stremati, a fine giornata, rimettere insieme tutto ciò che si è visto in un discorso coerente non è facile … soprattutto per un Gatto schiantato dal solleone e dalla calura che non molla un attimo!

Ad ogni modo, eccovi almeno un assaggio, prima di dover scappare a un altro incontro:

ieri, grazie agli impagabili ragazzi dell’Ufficio Stampa (siete sublimi!) sono riuscito ad ottenere l’ultimo biglietto per assistere alla presentazione dell’ultimo progetto 3D targato Disney/Pixar, ‘Inside/Out’, alla presenza del regista Pete Docter, premio Oscar per ‘Up‘. Si sono potute ammirare soltanto poche sequenze ancora incomplete ma se il risultato finale sarà all’altezza dell’esilarante scena in cui la protagonista, Riley (personaggio disegnato in gran parte sulla figlia dodicenne del regista), litiga con i genitori durante una tristissima cena post-trasloco e le rispettive emozioni (del tutto simili ma al contempo affatto diverse) chiuse nelle loro menti sciorinano tutto il (peggior) repertorio della disputa-tipo famigliare … bé, non vedo l’ora che arrivi l’estate del 2015, data di uscita prevista … e chissà che l’anteprima europea non sarà proprio ad Annecy?! Teniamoli d’occhio, ne vale la pena.

L'unica foto che
L’unica foto che ho potuto carpire dal solito bunker Disney: è scura ma si legge il titolo e lui è Pete Docter: tutto documentato!
Le emozioni, vere 'star' del film, Paura, Tristezza, Gioia, Disgusto e Rabbia: chi di loro prevarrà nella mente di Riley?
Le emozioni, vere ‘star’ del film, Paura, Tristezza, Gioia, Disgusto e Rabbia: chi di loro prevarrà nella mente di Riley?

Al termine dell’incontro, corsa rapida verso il Dècavision per la masterclass del Maestro Isao Takahata (anche qui grazie di cuore all’Ufficio Stampa che ha procurato a me e alla Volpe due ingressi insperati). Ebbene … ho deciso di parlare a parte del film del regista giapponese visto nella serata d’apertura, ovvero ‘Tale of Princess Kaguya‘ poichè secondo me merita un discorso approfondito, e nella fattispecie lo farò mettendolo a confronto con un altro capolavoro, ovvero ‘Cheatin’‘ di Bill Plympton (che, per la cronoca, era seduto proprio dietro di noi lunedi sera, per godersi quel gioiellino di grazia e artistico pudore) … ma ascoltare Takahata-San è sempre un’esperienza arricchente, per la sua cultura, per il modo gentile in cui porge risposte semplici ma profonde, per il suo non occultare mai la propria esigente autorialità, che avrà certo portato questo film a protrarsi in lavorazione per quasi un lustro e a lievitare nei costi, ma che infine ci ha regalato un’autentica opera d’arte, uno di quei rari doni che si depositano nell’anima e poco a poco rilasciano quel balsamo segreto che aiuta nel tempo a sopportare meglio i disagi dell’esistenza. Provate, se non mi credete.

La fuga di Kaguya sotto la luna: forse la sequenza più bella del film
La fuga di Kaguya sotto la luna: forse la sequenza più bella del film
Il sorriso del Maestro
Il sorriso del Maestro

Ecco, devo scappare … a presto (spero!)