Riceviamo: “Il 30 ottobre 2014, arriverà in Italia, distribuito dalla 20th Century Fox, ‘IL LIBRO DELLA VITA’, il film d’animazione diretto da Jorge Gutierrez.
Prodotto da Guillermo Del Toro e dalla Fox Animation, il film racconta il viaggio iniziatico del figlio di un torero che decide di non seguire le orme paterne e fare, invece, il musicista.
La trama vede tre amici di infanzia, Manolo (doppiato da Diego Luna), Maria (Zoe Saldana) e Joaquin (Channing Tatum) i quali, diventati adulti, finiscono col formare un triangolo amoroso su cui due divinità del ‘Giorno dei Morti’ decidono di scommettere: chi dei due ragazzi riuscirà a conquistare la bella Maria? Il mite Manolo, ultimo discendente di una famiglia di audaci matadores ma che preferirebbe fare il ‘mariachi’, dovrà scendere negli Inferi, visitando la ‘Terra dei ricordi‘ e la ‘Terra dei dimenticati‘, prima di comprendere davvero cosa desidera dalla vita.
Il ricco cast di doppiatori della versione originale include anche Hector Elizondo, Danny ‘Machete’ Trejo, Ice Cube e Placido Domingo.
Qui il trailer italiano.
Anche qui. Una splendida parata di stereotipi in stuccherevole barocco messicano o un bel film?
Spero almeno che ai messicani faccia piacere una simile cosa e vadano a festeggiare vietando le corride.
E se proponessimo a Del Toro un film sulle incredibili avventure di un gruppo di amici delle alpi piemontesi intenti a cacciare un leggendario gatto gigante per il cenone di natale?
(Sia chiaro che sto scherzando)
Dal trailer secondo me è semplicemente un’altra bella occasione sprecata … ricorda troppo la ‘Sposa Cadavere’ di Burton e in generale la trama appare alquanto scontata. Ma, come sempre, aspettiamo di vederlo. Quanto alla tua idea, sai che non sarebbe mica male?
E allora aspettiamo. Almeno i personaggi, per quanto scontati, sembrano affascinanti. Ma ammetto che quando anni fa sentì le prime notizie su questo film mi aspettavo qualcosa di totalmente originale. Non una storia d’amore con Mariachi e toreri. Spero di sbagliarmi e che del Toro ci faccia il barbatrucco.
Per l’idea. E da un po’ che penso a una parodia fantasy ambientata in un Piemonte strano con vari popoli dalle precise caratteristiche. Tipo: walser, maestri artigiani pieni di segreti, occitani cantanti e poeti, piemontesi pratici e rissosi, franco provenzali vari che in ogni due parole mettono sei bestemmie.
Prima o poi la studierò bene.