omaggio a
ORESTE DEL BUONO
L’IMMAGINAZIONE DIVERTENTE
“Omaggio a odibì”
22 maggio – 8 giugno 2014
WOW SPAZIO FUMETTO
Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata di Milano
Viale Campania 12 – Milano
Info: 02 49524744/45 – www.museowow.it – Ingresso libero
Oreste Del Buono (1923-2003) è stato critico cinematografico e televisivo, scrittore, saggista, giornalista, traduttore e commentatore sportivo. E’ stato tra i principali artefici della rivista Linus dell’editore Gandini, nel 1965, contribuendo a far uscire il Fumetto dall’ambito ristretto degli appassionati per riconoscergli l’importanza come forma d’arte e come mezzo di comuni-cazione di massa.
A dieci anni dalla sua scomparsa, mentre ci si appresta a celebrare i 50 anni di Linus, WOW Spazio Fumetto gli dedica un piccolo omaggio con l’esposizione di documenti privati – grazie alla preziosa collaborazione della famiglia – che testimoniano il suo vissuto personale e professionale, dalla prigionia durante la guerra alle principali tappe della sua carriera edito-riale e giornalistica.
Ecco quindi che tra numeri di riviste, articoli, romanzi, saggi e traduzioni, curatele librarie, tra cui alcuni numeri di Linus da lui diretti, trovano spazio documenti che vengono esposti al pubblico per la prima volta, come le lettere scritte durante la guerra, suoi schizzi e disegni, fotografie, il tesserino da giornalista… Sono davvero straordinari perfino i suoi quaderni scolastici degli anni Trenta, con i testi intercalati da disegni, e i manoscritti, o le prime stesure di racconti e romanzi, scritti con la fedele Olivetti Lettera 32.
La mostra, a ingresso libero, si inserisce nel palinsesto “Primavera di Milano” e nel programma “Oreste Del Buono – L’immagine divertente” promosso dal Sistema bibliotecario urbano di Milano, declinato in una serie di iniziative in quattro luoghi della città: la mostra allo WOW Spazio Fumetto (Fondazione Franco Fossati) e incontri alla Sala Buzzati (Fondazione Corriere della sera), all’Aula Crociera (Università agli Studi di Milano) e alla Sala del Grechetto (Biblioteca Sormani).