Crediamo in Steven!

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Da Lunedì diciannove Maggio il canale italiano di Cartoon Network inizierà a mandare in onda la nuova serie animata Steven Universe. Data l’enorme particolarità di questa serie è doveroso scrivere  qualcosa. Capita poche volte una nuova serie animata sia attesa con impazienza partendo già con un grande sostegno di fans. Non capita mai se la storia è un’opera prima di qualche debuttante e la  serie non parte da un fumetto. O almeno non capitava mai fino allo scorso Novembre, quando sul canale statunitense Cartoon Network ha avuto inizio la serie ‘Steven Universe’ accompagnata dalle altissime aspettative di molti. Perché l’autrice della storia è  Rebecca Sugar, visceralmente ammirata da chiunque segua Adventure Time per il lavoro fatto in quella serie. Fin dalle prime notizie molte cose facevano pensare che questa serie non sarebbe stata una storia fatta  semplicemente per  intrattenere un pubblico (ma è difficile dire questo delle produzioni di Cartoon Network dal 2010 a oggi). Ma per capire come mai bisogna dare una breve biografia dell’ autrice. Rebecca Sugar classe 1987 (!) è laureata alla School of Visual Arts (SVA) di New York. E già questo segna una anomalia dopo anni di autori geniali provenienti dalla CallArt della California (tenendo anche presente la nota diffidenza tra le due coste statunitensi). Illustratrice e fumettista dal tratto magnifico e ipnotico ha lavorato anche agli Storybord del lungometraggio ‘Hotel Transylvania’ del mitico Genndy Tartakovsky. Ma è il lavoro fatto nella serie ‘Adventure Time’ che la fa emergere. Infatti nel vulcanico gruppo guidato da Pendleton Ward lei non solo è una storybord Artis, ma è anche co-sceneggiatrice  di alcuni degli episodi più amati, e premiati,  delle prime quattro stagioni. Il suo talento ha prodotto anche canzoni composte per la serie scritte suonando la chitarra. Queste canzoni non solo sono belle da sentire, ma i loro testi, oltre a essere divertenti, riescono a dare messaggi seri su argomenti come: amicizia, problemi tra genitori e figli o amori complicati. E  se cercate su You Tube le cover fatte dai fans di ‘I’m Just Your Problem’ potreste rimanere sorpresi di quanto sia diventata importante quella canzone per molti (ma vedendo il contesto in cui è stata cantata capirete subito come mai). Purtroppo per lavorare alla propria serie l’autrice ha dovuto abbandonare ‘Adventure Time’, anche se occasionalmente è tornata come collaboratrice.

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Prima versione dei personaggi nel promo.

Nel Giugno 2013 Cartoon Network ha trasmesso il promo di ‘Steven Universe’. Raccontava la storia di un bambino di età non definita (ma chi scrive non crede superi i dieci anni) che viveva con tre ragazze. Queste sono le ‘Cristal Gems’ un gruppo di super eroine, probabilmente aliene, che grazie ai poteri dati loro da gemme che fanno parte del loro corpo combattono esseri mostruosi che minacciano la terra. anche Steven è uno di loro, per metà umano e ancora troppo piccolo per saper usare i suoi poteri ma non per comporre una canzone dedicata al gruppo e suonata con l’Ukulele che diventerà la sigla della serie. In questo promo Steven abusava di un artefatto in grado di portarlo indietro nel tempo fino a quando questo non diventava pericoloso rischiando di distruggere la cittadina marittima dove è ambientata la serie. Allora Garnet ( leader misteriosa), Pearl (spadaccina e stratega), e Amethyst (lottatrice imprevedibile) devono salvare tutti riuscendoci infine solo grazie a un’idea di Steven. Quando la serie ha avuto inizio nel Novembre 2013  personaggi e  scenografie sono state leggermente modificati rispetto al promo (dove le Gems erano più chiaramente ispirate a cantanti anni ’70-’80 e in particolare Pearl era decisamente troppo simile a Ziggy Stardust) disegnandoli in modo più sintetico mentre i colori freddi e il tono cupo sono stati sostituiti da toni pastello e ambienti più solari.

I personaggi nella loro versione definitiva.
I personaggi nella loro versione definitiva.

 

Ha avuto così inizio una serie che offre possibilità inedite esplorando idee e relazioni tra personaggi in modo diverso e con riferimenti all’animazione giapponese chiari ma non fastidiosi. L’autrice conosce serie come Evangelion, Dragon Ball, Sailor Moon, Utena, i capolavori di Miyazaki e sparge citazioni talmente chiare da essere omaggi. Ma non dimentica l’animazione statunitense, in particolare le serie di Cartoon Network ‘Adventure Time’ e ‘Regular Show’ e altre tra cui, anche questa subito riconoscibile, la geniale ‘Bob’s Burgers’ della Fox.

A proposito di riferimenti giapponesi. Disegno dell'autrice.
A proposito di riferimenti giapponesi. Disegno dell’autrice.

 

 

 

 

Naturalmente è molto curata la caratterizzazione dei personaggi, che sono differenti non solo nel carattere ma nel fisico. Questo è una costante per tutti, ma, inevitabilmente, si nota moltissimo nei personaggi femminili che non si rifanno a stereotipati modelli di bellezza variando tra corporature anche considerate poco attrattive e proprio per questo risultano da subito più reali, affascinanti e apprezzabili di troppe serie dai personaggi omologati. Steven è un bambino positivo, allegro, pieno di ottimismo e convinto che tutto finirà sempre bene anche quando la situazione è terribile soprattutto per incoraggiare gli altri. Ma in alcuni momenti rivela le sue paure e la tristezza di non aver conosciuto la madre. È anche dotato di poteri che non sa ancora gestire e di cui può perdere il controllo rischiando seriamente di soccombere. Ha un padre con un passato di cantante e un presente di gestore di un car wash che nonostante gli voglia bene sembra essere spaventato dalla sua parte magica. Non si è saputo niente di come lui e Rose Quartz, madre di Steven, si siano messi insieme, se facendolo abbiano infranto qualche strana regola delle Gems, come lei abbia lasciato la sua forma corporale né si capisce se questo significhi qualcosa che verrà rivelato col correre della storia o se sia un modo delle Gems per evitare di dire che è morta.

Le quattro Cristal Gems nell'ottocento.
Le quattro Cristal Gems nell’ottocento.

La personalità delle tre eroine, vecchie di secoli ma con corpi eternamente giovani, non è affatto piatta. Garnet appare una leader forte, intelligente, sicura di se, completamente priva di paura o incertezze e gode della fiducia totale delle altre. Ma quando la situazione sembra davvero disperata anche lei non trattiene le lacrime e se provocata può agire sconsideratamente. Amethyst si mostra immatura e interessata solo a divertirsi, salvo uscirsene improvvisamente con considerazioni profonde da animo tormentato. Pearl è razionale e misurata in ogni atteggiamento fino all’eccesso , ma sa reggere gli scherzi e si dimostra incapace di comprendere le usanze umane. Tutte e tre si occupano di Steven secondo il proprio carattere, aiutandolo a scoprire i suoi poteri e portandoselo dietro nelle missioni meno pericolose. Anche Steven sembra scoprire la storia delle Gems lentamente e tenta di farle avvicinare alla cittadinanza. Che nonostante sia continuamente salvata da loro magari da secoli sembra considerarle solo delle strane tipe che fanno discorsi altisonanti e vivono in una casa isolata sulla spiaggia vicino a una statua colossale. Altra cosa che impressiona sono i temi trattati partendo dal punto di vista di un bambino. Paura di crescere, umana mortalità, curiosità verso tutto, dovere verso gli altri e verso se stesso, passione per videogiochi e fumetti, primo interesse verso l’altro sesso, ricerca di un proprio spazio, l’importanza dell’amicizia e un enormità di considerazioni sulla famiglia.  Sia quella “allargata” di Steven che quella dei suoi amici vengono continuamente messe in discussione mostrando situazioni che vanno dal piccolo figlio sbandato del marinaio che vede il padre una volta al giorno alla bambina solitaria e insicura che ha causa dei continui trasferimenti fatti dai genitori pensa di non poter avere veri amici non dimenticando quelle dove figli e figlie aiutano i genitori lavorando nei loro ristoranti sentendolo o un dovere o un fastidio. Famiglie non molto viste in una serie televisiva e forse poco tradizionali, ma che mettendo sempre l’affetto come cosa più importante e che Steven in qualche modo aiuta sempre un po’grazie alla sua ottimistica saggezza. Tutte situazioni normali insomma, ma proprio per questo lontane da una comoda immagine edulcorata e delicatissime da proporre senza cadere nel didascalico o essere noiosi.

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Quando Steven ha ragionato su vecchiaia e morte e ha perso il controllo dei suoi poteri.

L’autrice non ha paura di mettere elementi horror nella storia e spesso, come in alcuni episodi di Regular Show, le atmosfere diventano improvvisamente oscure e serie arrivando a una tensione davvero coinvolgente che toglie il fiato e stupisce per la tensione (e in alcuni casi la paura) che può provocare . insomma è una serie comica ma su basi serie e profonde che riguardano la crescita del protagonista, proprio come in ‘Adventure Time’.   Menzione speciale (e lo si poteva immaginare) per la musica usata nella serie. Non solo canzoni belle e divertenti messe non in tutti gli episodi. Ma anche un sapiente uso di musica e suoni per sottolineare le atmosfere caratterizzano gli episodi arrivando a toccare tasti più comuni alle sperimentazioni fatte nei cortometraggi. Senza dimenticare l’uso dei personaggi sintetici (solitamente usati quando la scena ha campi lunghi) messi in primo piano con  effetti inediti e altri trucchi come animazioni in loop rese elementi stranianti.

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Disegni della blogger Grace’s Krafts (che ha ricevuto i complimenti della Sugar).

Il pubblico ha reagito alla serie innamorandosene all’istante. In particolare l’idea di un bambino allevato da tre ragazze amiche della madre scomparsa ha scatenato una serie di fan art di vita familiare che tale che, per una volta, supera il numero di fantasie erotiche o parodie ciniche solitamente fatte su qualsiasi serie di vero successo (e chi pratica i Fandom capirà quanto questo sia eccezionale). Altra particolarità è l’alto livello di comunicazione sviluppatosi tra autori e pubblico. Sul sito ufficiale http://stevencrewniverse.tumblr.com/ vengono postati gli Storyboard interi degli episodi qualche tempo dopo la loro messa in onda, colonne sonore, studi sui personaggi, fondali, illustrazioni fatte dagli autori e foto di feste che organizzano con dolci fatti a forma di questo o quel personaggio.  Le  anticipazioni sulla serie, studi di personaggi nuovi o disegni vari si trovano sia nel blog di Rebecca Sugar che in quelli dei suoi collaboratori. Il blog dell’autrice è presente tra i follower di molti dei siti dedicati alla serie (che ormai hanno superato la cinquantina) e in almeno un caso ha scritto a una blogger che la seguiva per complimentarsi della sua fan art (il commento è stato subito reso pubblico seguito dalla frase di risposta della fan, “Colpo al cuore!”). Probabilmente è stato per sua iniziativa che si è tenuto il concorso ‘Steven Universe Design Contest’ (ormai scaduto, scusate il ritardo) per premiare la fan art inventata come disegno da maglietta con in palio un premio di duemila dollari. Il risultato verrà reso noto a Agosto e chi scrive non sa se iniziative simili siano una novità o se esistessero prima.

Una delle illustrazioni in gara. Autrice Kangaya.
Una delle illustrazioni in gara. Autrice Kangaya.

Persino il meraviglioso sito di approfondimento e critica all’animazione Cartoon Brew ha fatto una cosa che non aveva mai provato prima recensendo ogni nuovo episodio. E anche se la brava giornalista Kendra Beltran a volte cada pericolosamente dentro considerazioni psicologiche sui personaggi francamente non necessarie è interessante leggere sia gli articoli che i commenti fatti da appassionati d’animazione spesso “addetti ai lavori” entusiasti della serie.

Rebecca e Steven Sugar.
Rebecca e Steven Sugar.

Niente male per la prima serie animata di Cartoon network ideata da una donna. Una creativa che non si è fermata a ascoltare chi gli ripeteva che produrre una serie era una cosa faticosa e stressante, forse troppo per una donna (no, sul serio, glie l’hanno detto). E che per il protagonista si è inspirato totalmente al fratello minore, Steven Sugar, anche lui attivo nel mondo dell’animazione e al lavoro anche su questa serie. Sono molti i misteri e tante le domande che vengono alla mente guardando questa serie. Molte riguardano Rose Quartz e chi fosse (era come le altre Gems o più antica e potente? Forse la loro precedente leader?). Sul rapporto che può esserci tra lei e Il leone rosa che ha seguito Steven fino a casa diventando il suo “cucciolo”. Sull’origine degli strani nemici che le Gems combattono. E se tutte le Gems possono fondersi insieme formando esseri più potenti cosa succederà quando anche Seven sarà in grado di farlo? Solo vedendo gli episodi di questa e delle future stagioni lo si potrà dire. Intanto CREDIAMO IN STEVEN!!!

P.S. Chi scrive ammette di essere rimasto stupito alla notizia della messa in onda in Italia perché ritiene la storia troppo ardita per il nostro paese di maghette e pulcini e teme davvero che le forbici della censura si abbatteranno su di essa togliendo colpi di scena come è accaduto in alcuni episodi della quinta serie di Adventure time. Ma vuole anche sperare che la Turner sia rinsavita e non faccia di questi scherzi.

Quindi CREDIAMO NELL’INTELIGENZA DELLA TURNER!

O almeno speriamoci di tutto cuore.

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