30 Aprile 2014 22:23

Lento scorre il Fiume … sui fogli di Sanna

Come già saprete (e se non lo sapeste potete leggerlo QUI e QUI) lunedì 24 marzo, in occasione della Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna, sono stati annunciati i finalisti della XXXIII edizione del premio Andersen per le varie categorie in concorso.
Nella categoria Migliore albo illustrato compare un libro bellissimo per cui tifo sfacciatamente (tanto per giocare a carte scoperte): si tratta di ‘Fiume lento. Un viaggio lungo il Po‘, di Alessandro Sanna, edizioni Rizzoli. Intendiamoci, anche le altre opere in concorso sono una meraviglia, e mi hanno procurato alcuni dei più piacevoli momenti di sempre in compagnia di un albo illustrato. Si tratta infatti di:

‘La scopa della vedova‘, di Chris Van Allsburg, ed. Logos, una storia di streghe (e di una scopa magica, come da titolo) e della superstizione cieca dettata dall’ignoranza e dalla paura dello sconosciuto. L’epilogo è dolce ma tagliente come la lama di un rasoio: se vi capita tra le mani gustatevelo tutto, come una limonata fresca sotto l’ombra di un pergolato fiorito in un caldo giorno d’estate.

La scopa della Vedova
La scopa della Vedova

‘La scimmia’, di Davide Calì e Gianluca Folì, ed. Zoolibri. Entrambi illustratori e fumettisti d’eccellenza, hanno realizzato un albo incantevole, una storia di ricerca della propria identità e della scoperta dell’unicità nascosta in ciascuno di noi.

La scimmai
La scimmia

Però… però… l’impatto con ‘Fiume lento’ è stato qualcosa di speciale.
Anzitutto è stato strutturato proprio come un fumetto (anche se manca dei proverbiali balloons tipici della Nona Arte) che svolge la sua narrazione attraverso immagini a pagina intera o serie di massimo quattro strisce per foglio. Non sono necessarie parole, come afferma Ermanno Olmi nella prefazione che introduce il libro: ”Non bisogna spandere indifferentemente parole su un foglio bianco quando non ce n’è bisogno. Proprio come in questo caso, quando le parole sono altre, fatte di differenti segni dove la parola scritta è del tutto estranea a una narrazione fatta di sole immagini”.

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Il protagonista è il ‘fiume lento’, il ‘Grande Padre’, ovvero il Po, colto nelle quattro diverse stagioni; i titoli, brevissimi, lasciano presto il posto a sequenze di splendide immagini ad acquerello, che catturano il lettore e lo trascinano fino alla fine, per poi letteralmente ‘imporgli’ di ricominciare da capo.
Si comincia con Autunno. L’alluvione, caratterizzato da cupe tinte violacee che virano al nero e poi ad un giallo livido, su cui si stagliano sagome di uomini e bestie in fuga.

Inverno. La nascita segue il percorso di una piccola barca che scivola sul fiume, col paesaggio che le scorre vicino, i cieli bui, a tratti illuminati di rosa, come “graffiati” dai profili degli alberi: un contadino si reca a scuola a prelevare il figlio, ,mentre a casa si sta verificando un evento speciale.

Fiume Lento 2
Fiume Lento 1

Ecco poi Primavera. La sagra: carica di colori luminosi e ‘sonori’, con alcune scene delle festa che si svolge lungo il fiume che sarebbero da incorniciare.

Infine, Estate. Il pittore e la tigre, sontuosa nel suo giallo acceso, i suoi cieli blu carichi di stelle oppure infuocati dal sole.

Fiume Lento 3
Fiume Lento 2

Il passare delle stagioni è scandito dai colori, e la scelta dell’acquerello non è casuale: ”Per fare il cielo ci vuole acqua, per fare la terra ci vuole acqua, per fare tutto ci vuole acqua. L’acqua come ingrediente base per immaginare l’intero libro …” (dalla postfazione al libro di Alessandro Sanna).

Il Fiume Lento 3
Il Fiume Lento 3

Un libro illustrato, un fumetto, una piccola opera d’arte: da consigliare a tutti, da 0 a 100 anni, e oltre.
(il copyright delle immagini utilizzate è di proprietà degli autori e degli editori)