30 Aprile 2014 14:50

Il sogno di Brent raggiunge Annecy

Altra candidatura italiana al Festival di Annecy 2014: nella categoria ‘Film per la tv’, infatti, è stato selezionato lo special ‘Il sogno di Brent’: spin-off della fortunata serie animata sul volley ‘Spike Team’, il film di 26′ è diretto da Alessandro Belli e nasce da un’idea di Andrea ‘Lucky’ Lucchetta che ne è anche il co-produttore con RAI Fiction, nonché insancabile testimonial come al recente Cartoons on the Bay di Venezia.

Il sogno di Brent
Il sogno di Brent

Ho rintracciato una bella recensione di Claudio Arrigoni sul sito ‘Invisibili’ del Corriere della Sera che mi pare dica tutto: – ‘Il sogno di Brent’ è un cartone animato che Andrea Lucchetta, insieme al regista Alessandro Belli, ha pensato e realizzato perché ragazze e ragazzi, bambine e bambini entrassero in un mondo che spesso viene visto ‘a parte’, mentre a parte non è. Racconta di Brent, un giovane inglese, che sogna di diventare campione di motociclismo e ha un incidente in motorino, per il quale gli vengono amputate le gambe. E’ una pallone da basket che gli sta arrivando in faccia mentre è in carrozzina a indicargli un nuovo cammino. Dove lo sport è in primo piano, fra carrozzine che si usano per giocare a basket o gareggiare sulle pista di atletica, biciclette che si guidano con le mani, lame che servono per correre, il sudore e la fatica del triathlon. Un cammino con tanti incontri, uno per tutti quello con Giusy Versace, splendida testimonial paraolimpica, che esce dalla realtà ma non la modifica entrando nella fantasia […]

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La A di ‘Atleta’ è una lettera che accomuna tutti, in qualunque condizione”: Lucchetta è uno che lo sport lo ha vissuto a livelli altissimi, Olimpiadi e Mondiali e Scudetti a fare da cornice, dentro anche alla più bella Nazionale di volley di sempre. Ecco perché sa che quelle sono le parole giuste da usare. Ormai da anni lavora su un progetto che usa lo sport come veicolo educativo, ma lo fa divertendo (e divertendosi) attraverso lo ‘Spike Team’, il cartone che apre le mattine di centinaia di migliaia di ragazzine e ragazzini, con lo sport a mostrare la vita. ‘Il sogno di Brent’ rappresenta il percorso evolutivo di Spike Team: “Fare squadra nello sport e nella vita è quello che serve a tutti. Senza smettere di sognare. Per chi ha una disabilità, come per tutti del resto, lo sport non fa diventare supereroi o invincibili, ma aiuta a uscire da un guscio che rende invisibili”.

Lo 'Spike Team'
Lo ‘Spike Team’

Lucchetta ha vissuto anche la straordinaria esperienza di Londra 2012. Per una felice intuizione di Sandro Fioravanti, responsabile della programmazione della Paraolimpiade in Rai (che ha trasmesso anche quella invernale di Sochi), ha commentato il sitting volley, la pallavolo che si gioca seduti, praticata in particolare da atleti amputati. “Quando me lo ha chiesto avevo già lo zaino pronto. Io già facevo praticare il sitting volley come avvicinamento al minivolley dai bambini. Abbassando la rete si abbattono ancora più le barriere, tutti possono murare o schiacciare, è davvero una attività molto educativa in assoluto”. Per preparare al meglio il cartone, ha passato giornate a Budrio, al centro di riabilitazione dell’Inail, letto per mesi blog e siti sull’argomento, parlato con atleti e persone amputate. Il regista Alessandro Belli ha avuto un caro amico amputato per un incidente in moto, che lo ha aiutato: “Si è aperto con me come mai aveva fatto”.
‘Il sogno di Brent‘ è davvero una grande idea, nata dalla sensibilità di uno che nello sport ha vinto tutto quello che si poteva, realizzata insieme a Rai: “Nel film si affrontano temi crudi, quali l’emarginazione, la perdita degli amici, la disabilità permanente”. La Polizia di Stato lo mostra nelle scuole per le campagne legate alla sicurezza stradale, c’è il patrocinio di tre ministeri (Lavori Pubblici, Istruzione, Affari Regionali e Sport) e quello del Comitato Paraolimpico, ci ha creduto l’Istituto per il credito sportivo. Davvero è un bel modo, per i più giovani, ma non solo, di avvicinarsi alla disabilità. C’è delicatezza e realismo. Anche così, si arriva a ispirare una generazione.’

Una risposta a “Il sogno di Brent raggiunge Annecy”

  1. Ho visto l’episodio e ammetto che mi ha colpito. Ma farlo vedere nelle scuole per una campagna sulla sicurezza stradale mi sembra stravolga completamente il senso di tutto quello che vuole significare.

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