28 Marzo 2014 20:07

Pignatone ricorda Franco Bruna

 355 ter Franco Bruna Paperi Disney

Ciao Franco!

Apprendo con sorpresa e sgomento che Franco Bruna ci ha appena lasciati. E non voglio crederci: ma come, poche settimane fa eri qui in galleria a raccogliere i complimenti e l’affetto dei tuoi amici e dei tuoi estimatori per la mostra a te dedicata. Pochi giorni fa, poi, mi avevi inviato un fax col preliminare di un quadro che ti avevo commissionato, raffigurante Biancaneve e i Sette Nani nella scena della musica e del ballo. Ti avevo chiesto un quadro: uno dei tuoi, fatti alla maniera antica, con la tecnica ad olio, eppure così luminosi, pieni di vita, moderni.

Rifletto: è la caducità della vita, non possiamo farci niente. Per fortuna abbiamo fatto in tempo, hai ancora potuto goderti la tua mostra. Tanta gente ha ammirato le tue opere; il commento più frequente: “Che bellezza, ho potuto tornare allo stupore dell’infanzia”; la domanda più frequente: “Ma queste opere quanti anni fa le ha realizzate?” – “L’anno scorso – rispondevo io – qualcuna anche quest’anno”. La tua mano era quella di sempre, ferma e sicura, che non si spaventava della ricchezza di particolari: la mano di un giovanottone che ha attraversato 60 anni della nostra esistenza col suo segno graffiato ma sempre gentile, mai grottesco o irriverente, anche nelle caricature.

E quanta passione, quanta umiltà nel metterti al servizio dei grandi come dei piccoli editori, per realizzare le copertine dei tuoi fumetti preferiti: Topolino, Paperino, Mandrake, L’Uomo Mascherato, Dick Tracy e gli altri personaggi dell’epoca d’oro. Con quanta facilità piegavi il tuo segno a “imitare” l’arte dei tuoi numi tutelari: Gottfredson, Barks, Davis, Moore, Gould, Giove Toppi… Eppure, per chi ti conosceva, il tuo tratto era lì, nascosto tra le pieghe del teatro visivo che avevi imbandito.

Ora che non ci sei più – te ne sei andato in punta di piedi, col tuo riserbo, senza rivelare agli amici, per non angosciarli, il tuo malessere – io, che non sono credente, voglio pensarti da qualche parte a finire di dipingere Biancaneve. E magari intorno a te ci sono altri amici che se ne sono andati, anche loro in punta di piedi, come Luciano (Proverbio) e Sergio (Bonelli). Voglio immaginarvi mentre parlate delle vostre passioni di giovanetti, passioni che vi hanno accompagnato per tutta la vita, tenendo vivo il bambino che è in voi, a dispetto del tempo inesorabile. Parlerete della Misteriosa fiamma della regina Loana, di Topolino nel Paese dei Califfi o di Topolino contro Robin Rood; Luciano vi stupirà con uno dei suoi giochi di magia e dopo, solo dopo, vi dipingerà uno dei suoi meravigliosi angeli.

Sergio Pignatone