1 Febbraio 2014 12:08

Super Leo e Capitan America

[Oggi debutta su afNews un nuovo redattore, Giampiero Leo, gran difensore della cultura, dei diritti umani e dei fumettisti. L’abbiamo voluto in squadra, perché è un esperto in “supereroi” e saccheggia quotidianamente le fumetterie (oltre ad essere il miglior cliente italiano dei siti americani on line di vendita di albi a fumetti). Qui di seguito la sua introduzione all’inserto su Capitan America del libro “Fu vera gloria?” NdR]

SR_ITALY_rgb

Fu vera gloria? Eroi ed eroismi da don Chisciotte a Capitan America
di Guido Davico Bonino e Vincenzo Jacomuzzi – Editrice SEI FRONTIERE

Sono un “grande lettore” , nel senso che ho imparato a leggere a quattro anni, e da allora ho letto quasi tutto quello che mi è capitato per le mani, o che sono riuscito a procurarmi , arrivando al punto, da adolescente, di “barattare” merendine, dolci e giocattoli, con libri, giornaletti ecc. Ho quindi letto tutti i meravigliosi libri elencati in questo interessante testo. Tutti fino a migliaia di albi dedicati a Capitan America, e ad altri Super Eroi, che, devo confessare, continuo a leggere anche oggi, nelle eleganti edizioni “Marvel Italia” e “D.C.”.

Capitan America, insieme a Superman, della “D.C.”, è il mio eroe preferito, e provo a spiegare perché: innanzitutto bisogna sapere che i “Super Eroi”, checché se ne pensi, non sono tutti uguali tra loro (anche se i “più Eroi” hanno regole comuni, che cercano in ogni modo di rispettare).

I Super Eroi, specialmente nelle loro “Incarnazioni” degli ultimi 30 – 40 anni, hanno personalità individuali, molto ben delineate e approfondite, talora inquiete e tormentate, sovente diversissime tra loro, e, come ogni altro eroe, e, perché no, come ognuno di noi, hanno simpatie e antipatie, affinità o difformità, che li portano a legare di più con un “collega” anziché un altro.

Quello che li contraddistingue, è che, però, prima o poi, sanno fare quello che sarebbe bello facesse ogni essere umano, specie se investito di responsabilità, o di una qualsivoglia forma di “potere”. Fanno prevalere il “bene supremo”, il “bene comune”, la “giustizia”, e la “verità”, emendandosi degli errori commessi, anche gravi, per cause intrinseche o estrinseche (es. la drammatica saga di “Lanterna Verde/Parallax”, o, per tornare a Capitan America, quella di “Civil War”, che lo vede duramente contrapposto al suo grande amico/avversario Iron Man / Antony Stark).

Se mi si chiedesse un curioso esercizio, quindi, potrei provare ad “appaiare” ad ognuno dei 40 protagonisti “classici” (il 41° è Capitan America) di questo testo un particolare Super Eroe.

Tutto è dunque già stato visto e scritto? Beh, forse sì, forse no.

Certo, Capitan America/Steve Rogers ha molto dello spirito nobile e cavalleresco di Ivanhoe, nonché dell’eroismo indomito, a volte disperato, de”l’ultimo dei mohicani”, e combatte con passione per gli ideali di libertà e giustizia come Sandokan. Consiglierei dunque a tutti, i giovani per primi, di leggere – se non lo hanno già fatto – il numero maggiore possibile dei testi qui presenti. Ma consiglierei anche di prestare attenzione (anche se, magari, non con il mio fanatismo) alle storie di Capitan America e Superman. Entrambi hanno “poteri” di gran lunga superiori anche al più forte a addestrato essere umano “normale” (Superman perché viene da Kripton, Capitan America grazie al siero del supersoldato), ma nessuno di loro ne ha mai approfittato per “questioni private”. Anzi, hanno un senso del rispetto di qualsiasi persona, degno del più nobile dei “Cavalieri della tavola rotonda”.

Altrettanto forte è il senso di “giustizia” e “legalità” di tutela degli oppressi e di difesa dei princìpi più sacri, elaborati nei secoli dalla parte migliore della nostra povera umanità.

Steve Rogers, prima di essere sottoposto al progetto segreto del governo U.S.A., che lo trasformerà in Capitan America, è un “normale” giovanotto americano, anzi, è assai gracile e mingherlino, tanto da non riuscire in alcun modo ad arruolarsi nell’esercito per andare a combattere “le forze del male”, che in quel contesto (siamo agli inizi dell’ingresso degli U.S.A. nella seconda guerra mondiale) sono personificate dall’”asse”, e, in particolare, dalle barbarie nazista.

E’ macilento, ma talmente determinato e idealista, che riesce a farsi scegliere: diviene così Capitan America e acquista capacità fisicamente straordinarie. Ma quelle morali, le ha già tutte di suo! Infatti, più di una volta affronta i “bulli”dell’epoca, sapendo che sarà battuto, pestato, messo a terra, ma essendo anche consapevole – come lui stesso afferma – che “chi fugge una volta fuggirà per sempre”, e che ci sono princìpi per affermare i quali vale la pena di pagare qualsiasi prezzo (come fecero moti eroici dissidenti russi e tedeschi durante gli anni orribili nel nazifascismo e del comunismo, e come tante donne e tanti uomini da Aung San Suu Kyi al Dalai Lama, fanno ancora oggi). Capitan America, dunque, è così epico, da poter davvero ben figurare a completamento e compimento degli eroi classici. Come Re Artu’, incarna la “Britannia” e quando lui soffre, soffre la terra, la natura stessa, così il nostro capitano “impersona” l’essenza stessa di quello che vorrebbe/dovrebbe essere l’America.

Per rendersene conto cito un famoso dialogo intercorso fra alcuni dei suoi più leali e affezionati compagni di ventura e di ideali. Dice Occhio di Falco “Capitan America non indossa la bandiera e basta. Lui..lui è la bandiera”. Aggiungono altre super eroine come “Miss Marvel” “non protegge semplicemente la nazione o gli ideali atti a fare dell’America ciò che dovrebbe essere. Credo che abbia una specie…di relazione empatica con il Paese intero”.

Prosegue Tony Stark/Iron Men “se il Paese è prospero, lui sembra prospero. Se il Paese è triste… lui è triste. Conclude un altro eroe “ l’afro-americano Luke Cage nel suo DNA, nello spazio tra le sue molecole..Lu, è l’America”

Capitan America, come Re Artù, allora entrambi legati ad un sogno, ad un ideale, e pronti a lottare, a morire” per esso, quando questo viene abbandonato, pronti a rischiare tutto, ad affrontare ogni potere quando, a Camelot, o negli Stati Uniti, alligna il tradimento dei loro ideali.

Ebbene, cosa c’entra tutto questo, con noi, il mondo di oggi?. Se è vero che in un mondo ideale non dovrebbe esserci bisogno di eroi, è altrettanto vero che quello in cui noi viviamo è tutt’altro (e non lo è mai stato!) che un mondo ideale. Dunque esempi, suggestioni, storie, personaggi ( a partire da quelli del mondo reale, come per esempio Gandhi o Martin Luther King) che ci aiutino ad essere migliori, a “provare a fare la differenza” sono quanto mai necessari.

Se mi è permesso fare un esempio personale, io, fin dalle elementari (ero il “capo classe” eletto dalla classe) ho preso le difese delle compagne e dei compagni più deboli e “mobbizzati” (si direbbe oggi) e non ho mai seguito – neanche negli anni dell’adolescenza – “il branco”, così come negli anni del liceo e dell’università ho rifiutato le ideologie violente e totalitarie, fino a subire diverse aggressioni fisiche dagli “squadristi” di turno (“neri o “rossi” secondo le circostanze), per non aver mai voluto cedere sul piano dei principi di giustizia, non violenza, libertà, tolleranza, rispetto degli altri.

Tutto questo, certo, in nome degli ideali e degli incontri che ho avuto la fortuna di avere e fare nella mia vita (in primis per me l’incontro con l’Avvenimento Cristiano) ma anche, posso finalmente affermarlo, grazie all’ispirazione (quasi un imprinting) datami dal mondo dei Super Eroi (tra me e me dicevo “e che cavolo, Capitan America avrebbe certamente agito così! dunque posso provarci anch’io!”).

Ebbene mi auguro che pensieri analoghi insorgano in tutti coloro che leggeranno questo libro, e il mondo sarà un posto un po’ migliore.

Giampiero Leo
(Consigliere Regione Piemonte e (non a caso…) Presidente dell’Associazione Tibet e diritti umani)

Super Leo  by Andrea Dotta
Super Leo by Andrea Dotta

Fu vera gloria?

Eroi ed eroismi da don Chisciotte a Capitan America

di Guido Davico Bonino e Vincenzo Jacomuzzi

Editrice SEI FRONTIERE

( 340 Pagine. Euro 16,00)