23 Dicembre 2013 08:45

Ma che razza di fumetto è?!?

20mBD

I fumettisti si sono conquistati il proprio spazio letterario. E, man mano, si assestano in tutti i banchi possibili (tutti, cioé, proprio tutti, viste le possibilità narrative del fumetto). Non mancano, quindi, e da tempo, i fumetti su fatti di cronaca, su questioni storiche, su faccende irrisolte, gialli epocali e via così. Sì TAV e No TAV, Ustica, Berlusconi e Grillo, Afghanistan e Palestina, razzismo e antisemitismo, fascismo e comunismo, inquinamento, acqua pubblica, handicap, eutanasia, scandali, geopolitica… Di tutto, com’è giusto che sia. Una questione che tuttavia qualcuno pone è, come chiamare questo tipo di fumetto? Questione di lana caprina? Forse. Forse no. Perché, nella presentazione delle opere ai potenziali lettori, sarebbe doveroso chiarire cosa è finzione, frutto della fantasia (o fiction, se preferite), cosa è inchiesta giornalistica, cosa è reportage giornalistico, cosa è documentario, cosa è docu-fiction e via così, per non prendere in giro il lettore, o quanto meno per non favorire la confusione. Per dire, come andrebbe definito un fumetto che parli della questione (ipotetica) del rapporto tra la Stato e la Mafia (o tra Berlusconi e la Mafia, o tra Grillo e Casaleggio, o tra Andreotti e il Papa, o quel che volete voi), realizzato da un autore che, verso il lettore, si pone nella posizione di un giornalista ma non ha conoscenza diretta dei fatti? Fiction? Raccolta documentaria tramite fonti terze? Pamphlet prevenuto e preconcetto? E’ lecito spacciare ogni fumetto “impegnato” come fosse un’opera di Saviano (per citarne uno e sempre che si sappia che tipo di libro è Gomorra)? Il lettore potrebbe essere portato a credere al contenuto di un fumetto come si trattasse di una video ripresa giornalistica in diretta, mentre, magari, è solo una ricostruzione di fantasia, forse addirittura basata su preconcetti, personali e scarsamente documentati, dell’autore stesso.

Punti sul vivo? Stuzzicati? Bene. La questione non l’abbiamo posta noi agli autori, ma 20minutes, che li ha video intervistati in occasione del prossimo Festival International de la BD di Angoulême. Forse è il caso che andiate a sentire cosa dicono, per ragionarci su e, magari, agire di conseguenza: click qui.

Già che ci siamo offriamo anche, ai più nostalgici, un video d’epoca sul Festival di Angoulême: click qui.