26 Settembre 2013 05:11

Sulla vetta dell’umorismo

4 ottobre – 16 novembre 2013 – Casimiro Teja, umorismo in mostra all’Archivio di Stato in via Piave 21, Torino.
Giovedì 3 ottobre alle 17.30, nella sede di via Piave 21 dell’Archivio di Stato di Torino, il presidente del
Consiglio regionale Valerio Cattaneo inaugura la mostra “Casimiro Teja, sulla vetta dell’umorismo”, curata
dai disegnatori torinesi Dino Aloi e Claudio Mellana.
L’esposizione presenta per la prima volta insieme numerosi esempi dell’arte del “principe dei caricaturisti”
vissuto a Torino a metà Ottocento. Si potranno ammirare stampe originali, caricature e tavole di
illustrazione pubblicate sulle diverse riviste con cui Teja collaborò: La lanterna magica, Le scintille, Spirito
Folletto, il Fischietto e Pasquino (in alcuni si firmava anche Puff).
Il pezzo forte della mostra è l’album di schizzi inediti (tavole disegnate a matita) recentemente ritrovato
e acquistato da un collezionista, che viene esposto al pubblico per la prima volta.
locandina teja_Layout 1Poiché Teja realizzava
incisioni e litografie di cui
non sono rimasti i disegni originali,
questo album costituisce
una testimonianza unica del
suo modo di lavorare.
Altri lavori esposti sono reportage
giornalistici fatti da Teja
per il suo giornale: una sorta di
carnets de voyage per immagini.
Tra questi spicca il racconto
disegnato del viaggio
compiuto in Egitto per il taglio
dell’istmo di Suez nel novembre
1869 e il “Viaggio da Torino a
Roma”, cioè il trasferimento
della capitale del Regno d’Italia
da Torino a Firenze e poi a
Roma.
Arricchiscono la mostra i disegni e le vignette realizzate dagli amici contemporanei di Teja: Camillo, Dalsani,
Virginio, Gonin, Caronte, Caramba e Redenti, tutti rappresentati attraverso le loro vignette sul
tema della montagna, in onore dei 150 anni del Club Alpino Italiano.
Casimiro Teja, nato a Torino nel 1830, è stato uno dei più importanti caricaturisti italiani dell’Ottocento.
Dopo aver collaborato con molti giornali satirici, tra cui Il Fischietto, divenne direttore del Pasquino, settimanale
satirico, con cui raggiunse fama nazionale. Dopo la sua scomparsa, avvenuta a Torino nel
1897, i suoi lavori vennero raccolti in un volume con la prefazione di Edmondo De Amicis, distribuito
con La Stampa. Grande appassionato di alpinismo come Quintino Sella (dedicò alla montagna molte
delle sue vignette), e amico personale di Vittorio Emanuele II, Teja fu tra i primi aderenti al Cai insieme
all’amico caricaturista Camillo Marietti.
La mostra “Casimiro Teja, sulla vetta dell’umorismo” rimarrà aperta al pubblico a Torino, nella sede di
via Piave 21 dell’Archivio di Stato, da venerdì 4 ottobre al 16 novembre 2013. Orario: dal lunedì al venerdì
10 – 18, sabato 9 – 13. Ingresso libero.
A Torino, in piazzetta IV Marzo, c’è il monumento al caricaturista torinese Casimiro Teja. Eseguita dallo
scultore Edoardo Rubino nel 1903, l’opera venne inaugurata nel 1904 in corso Cairoli e trasferita nel
1923 in piazzetta IV Marzo. Il celebre disegnatore e caricaturista fu ritratto in un altorilievo sotto una
copia del busto romano del Pasquino, simbolo della satira politica che diede il nome al giornale per cui
Teja lavorò sin dal primo numero e di cui disegnò la testata.