11 Giugno 2013 18:16

Annecy 2013. edizione (s)travolgente!

affiche_annecy_2013Finalmente é iniziato  il festival di Annecy, il più importante evento europeo sul cinema animato. Ma quest anno la partenza é stata resa più difficile non solo dal cambio alla direzione (cosa già nota), ma anche a causa di lavori di ristrutturazione che hanno causato lo spostamento degli eventi principali dal  consolibato Bonlieu in altri luoghi prefabbricati apposta  e un tempo ( per ora) davvero inclemente.

Ma anche queste difficoltà rendono imperdibile il festival! La scommessa da vincere contro tutte questi problemi sembra enorme, ma il nuovo direttore artistico( il canadese Marcel Jean) é deciso a vincerla puntando su una nuova organizzazione di tutti gli eventi che permetterà di potersi orientare in mezzo alle novità presenti.

Le animazioni in visione sono le produzioni migliori di quest’ ultimo anno a cui si aggiungono delle retrospettive varie con particolare attenzione sull’ animazione polacca ( paese ospite di questa edizione). Saranno sempre fondamentali le competizioni per decidere quali sono i migliori film prodotti divisi in categorie come : Lungometraggi, cortometraggi, serie televisive e produzioni particolari (pubblicità o videoclip) ma non mancano proiezioni fuori concorso.

Non mancheranno le prime visioni e i making-off di lungometraggi in produzione, gli incontri con gli autori e le conferenze svolte al MIFA, lo spazio dove i giovani animatori di belle speranze possono proporsi alle maggiori aziende del settore animato mostrando il proprio lavoro.

Insomma il gioioso mondo dell’ animazione si riunisce con il consueto entusiasmo per vedere, sentire e soprattutto imparare qualcosa su questa  meravigliosa arte fatta di figure in movimento.

Tra i molti lungometraggi fuori concorso c’è il secondo dedicato al mondo tratto dal manga “One Piece”, chi ha visto il primo ( Strong word) non pensi di trovarsi di fronte qualcosa di simile, “One piece film z” è davvero una sorpresa sia per il tono più serio che per le scene cupe e apocalittiche presenti fin dai primi minuti.Che si tratti di una scelta registica o dell’ autore deciso a rendere più adulti i personaggi (cosa che nel fumetto sta accadendo), il risultato é un film d’azione che mozza il fiato.

Racconta la storia di un ex ammiraglio talmente deciso a sdradicare la pirateria da usare un arma in grado di sconvolgere l’intero pianeta pur di  distruggere  l’oceano dove sono radunati i pirati più feroci, senza curarsi del fatto che coivolgerà anche degli innocenti. Il gruppo di pirati protagonista si troverà costretto a combattere lui e tutti i suoi seguaci e per farlo si troveranno a allearsi anche con vecchi nemici arrivando a un finale che evita giudizi morai sulle azioni dei personaggi dando modo di farsene  una propria.

Uno dei film in concorso è l’indiano “Arjun, the warrior prince”; film in CGI che racconta la storia del protagonista narrata da una dama di corte a un giovane principe indiano dei secoli passati.

Arjun è un giovane guarriero appartenente a una nobile famiglia decaduta, ma quando il cugino inizia a pensare che i suoi parenti potrebbero insidiare il suo posto al trono decide di convincere il re suo padree a allontanarli, nonstante questo la famiglia cadetta riesce a risollevarsi e rendere prospero il luogo dove erano stati mandati, ma il malvagio cugino riesce a portargli via tutto  costringendoli all’ esilio. Umiliato e senza più nulla promette alla moglie di vendicare l’offesa subita, per farlo il principe si ritira sulle montagne  per allenarsi e li viene messo alla prova dagli dei e addestrato da loro tornerà a cercare vendetta. Ma a questo punto fiaba e realtà si mescolano per una battaglia finale epica che coinvolgerà uomini e spiriti ma non sarà quella definitiva (a questa si accennerà nei titoli finali). La storie è davvero coinvolgente (antica fiaba? romanzo? chissà) e anche la regia è ottima, ma tecnicamente parlando l’animazione 3D ha qualche problema tra fondali e personaggi che alla lunga danno fastidio. Il distacco tra scene e animazioni è il punto debole di un film altrimenti interessante  con belle ricostruzioni di città antiche e buone musiche e è davvero un peccato.

Tra i dodici corti in concorso nel primo segmento di proiezioni si trovano vere meraviglie da tutto il mondo; tra queste c’é anche l’ultima fatica di Simone Massi, ” animo resistente”, film poetico e commovente disegnato a carboncino in cui l’autore riprende ancora una volta il discorso sulla lotta partigiana attraverso le memorie di un protagonista presente come voce narrante. Senza dubbio un film che non lascia indifferente il pubblico, ma tra capolavori argentini, belghi ecc. la competizione è alta.

Ma l’ evento principale resta comunque la serata d’apertura durante la quale sono state proiettate le ultime opere della Pixar, il cortometraggio “The blue umbrella” e “Monstere University” che confermano nuovamente l’eccellenza della casa di produzione statunitense dopo i dubbi suscitati (almeno tra i fans) da ” The brave”.

Il cortometraggio racconta del colpo di fulmine tra un ombrello blu e uno rosso in un ambientazione reale con oggetti dotati di emozioni. Il pensiero va subito a tutti gli altri lavori che la Pixar ha fatto animando oggetti realistici e , per quanto le case o i tombini qui possano sorridere,  si installa perfettamente nella poetica avviata con il corto “Luxo jr”.

Monster University  è il prequel di “Monste & co”, ma ha la genialità di raccontare una storia sui propri sogni in maniera nuova.

mentre il primo parlava soprattutto dello spaventatore professionista, il gigantesco  Jaques Sullivent, e del suo cambiamento il secondo si concentra sulla figura del piccolo monocolo Robert Razowski che fin da piccolo ha sempre avuto il sognio di diventare uno spaventatore professionista e che dopo tanto impegno è riuscito a essere ammesso alla prestigiosa Monster University. L’incontro tra i due futuri migliori amici è tra i peggiori, uno è un gigante borioso proveniente da un’illustre famiglia di spaventatori, l’altro un piccoletto dall’aria graziosa. tra i due parte una sfida dove  Bob (Robert) studia con impegno mentre Sulli se la prende comoda contando solo sul suo aspetto. Il giorno dell’esame di fine semestre la situazione esplode e i due litigando provocano un guaio che li farà uscire dal corso sul terrore, l’unica possibilità di rientrare sarebbe vincere i giochi universitari come migliori spaventatori. Per farlo Bob si unisce all’ unica confraternita che lo accetta (un gruppo di sfigati presi in giro da tutti) e è costretto a collaborara con l’odiato Sulli, unitosi anche lui per tornare nel corso. Ce la farà Razowski a trasformare un gruppo di disperati in una squadra vincente? riuscirà a diventare uno spaventatore nonostante il suo aspetto per niente terrificante? e Sulli riuscirà a cambiare in meglio e a fidarsi degli altri? Vi avverto che le risposte non sono affatto scontate!

E questo é stato solo il primo giorno di questo lungo festival. Invito chiunque possa a lasciare tutto e venirci di corsa, c’é ancora qualche posto, é uscito il sole  e il meglio deve ancora venire!

2 risposte a “Annecy 2013. edizione (s)travolgente!”

  1. Bel pezzo, complimenti: fa venire l’acquolina in bocca! E mi aumentano i rimpianti, mi aumentano (sob!). Comunque ogni film di One Piece è stato affidato a un regista diverso proprio per non avere mai uno stile identico all’altro … e ora che i Mugiwara sono diventati ‘grandi’ mi sa che anche cinematograficamente ne vedremo delle belle! Spero tu continui a seguire i lungometraggi, ce ne sono alcuni che mi stuzzicano proprio, come Gusuko-Budori no Denki (tratto da una novella di Myazawa Kenji) e Persistence of Vision…resto in attesa, mazel tov!!!

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