11 Marzo 2013 01:39

Quale futuro per Ugo Pastore?

UgoPastoreTra poco più di un anno cadrà il centenario della prima guerra mondiale, e l’anniversario sarà occasione di celebrazioni patriottiche e retoriche, anche se non mancheranno analisi e giudizi critici. Il mondo delle nuvolette, spesso attento anche alla realtà, non dovrebbe perdere questo appuntamento, con qualche storia nella quale avventura, fantasia e realismo potrebbero raccontare  fedelmente quell’immane massacro, magari attraverso una missione impossibile di Ugo Pastore. Per il momento però il suo creatore, Gianfranco Manfredi, è impegnato con un nuovo personaggio che dovrebbe debuttare l’anno prossimo in una collana bonelliana. Si chiamerà Adam Wild, esploratore scozzese nell’Africa Nera dell’Ottocento. E’ un peccato perché negli anni della guerra, Ugo Pastore avrebbe avuto poco più di una quarantina di anni, l’età giusta per essere un ufficiale con significative esperienze in Africa e in Cina, e probabilmente ben diverso da quelli arroganti e ostinati responsabili di vari rovesci. Ma forse Ugo Pastore troverà un piccolo spazio all’interno de "Le Storie", la collana delle edizioni Bonelli dedicata a  episodi storici. In questi mesi i temi sono diventati più vicini, dalla conquista della Luna al crollo del Muro di Berlino (albo in uscita in questi giorni), al Vietnam, tema del numero di aprile. Sarebbe infatti un peccato abbandonare dopo solo due miniserie un personaggio originale, stimolante, spesso anche problematico, ma sostanzialmente credibile e soprattutto umano. Lo abbiamo conosciuto ancora ShanghaiDevilgiovane nell’Africa Orientale occupata dall’Italietta, e lo abbiamo ritrovato all’inizio del Novecento nella Cina sconvolta da violenze interne (ma non solo). Dopo Volto Nascosto, questa volta ha indossato la maschera di Shanghai Devil per districarsi in quella specie di scacchiera cinese dove le grandi potenze avevano mandato reparti armati – un anticipo dei consiglieri militari dei nostri giorni – per saggiare il terreno in vista di future conquiste coloniali. Tra Boxer, Lanterne Blu, imperatori deposti e altri usurpatori, senza contare i briganti di strada o di fiume, si svolge l’azione di Shanghai Devil che Gianfranco Manfredi ha narrato con la precisione dello storico e la fantasia dello scrittore, rendendo interessante un momento storico quasi totalmente ignorato in Italia. E’ impossibile ricordare gli episodi vissuti, spesso drammaticamente, da Ugo Pastore e dai molti personaggi di contorno, tutti ben tratteggiati sia nella sceneggiatura che nelle straordinarie tavole realizzate da alcuni dei migliori disegnatori della Bonelli, che hanno reso perfettamente non solo gli elaborati costumi, ma anche le scene di battaglia e gli scenari quasi cinematografici – mancavano solo il colore e il suono – dei palazzi imperiali, delle città e perfino dei villaggi cinesi. Con Shanghai Devil il vecchio fumetto popolare è diventato un prodotto d’autore, come quasi tutte le collane di una casa editrice che si richiama a un maestro del fumetto italiano. (Carlo Scaringi).