La Giustizia del Belgio ha stabilito, per l’ennesima volta negli ultimi anni, che il volume Tintin in Congo, della serie creata da Hergé, non contiene alcuna volontà razzista o degradante. Fine della questione, secondo la Corte d’Appello di Bruxelles, per quanto riguarda la vexata questio attorno alle denunce presentate a suo tempo sui nodi “naif” con cui, negli anni trenta del secolo scorso, venivano presentati gli abitanti del Congo in quell’avventura. Ve ne abbiamo dato conto a ogni passaggio della vertenza e potete trovare tutti gli articoli e i relativi dettagli della vicenda facendo click qui. “Hergé… ha realizzato un’opera di fantasia con il solo scopo di divertire i suoi lettori, praticando un umorismo candido e gentile” ha dichiarato la corte. Punto.
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