20 Luglio 2012 08:00

Sabato 21 i disegnatori della Accademia Albertina e de “La città nascosta” ancora all’opera su Repubblica

Non perdetevi, questo Sabato (21 luglio), La Repubblica.

Infatti, nel paginone di ESTATE Piemonte  potrete godervi il terzo racconto di un allievo del  Master della Scuola Holden, illustrato da Alice Nicoletti (Accademia Albertina) che avete avuto modo di apprezzare nel  2° numero de “La città nascosta” con il fumetto In Moto per il quale ha realizzato i disegni, il colore e il lettering.

Lo scrittore della Holden, presentato in questo numero, è Pier Franco Brandimarte, col racconto ”Personale Bestiario Torinese”. Come vi avevamo già comunicato, il tema generale sulla quale questi giovani talenti si confronteranno per tutta l’estate (ogni sabato) è: 2012 Fuga a Torino.

Intanto, il racconto di Brandimarte non è un racconto! E’ la descrizione di un bestiario urbano dove gli animali che “girano” per Torino, vengono non solo osservati ma analizzati, vivisezionati con affetto. Affetto sì, tale da ricordarmi lo spirito dei testi di Eckhart Tolle (ricordate i Guardiani dell’Essere?) svelandoci legami col mondo che non sappiamo più cogliere o anche solo riconoscere proprio perché sono semplici, apparentemente irrilevanti.

Il giovane scrittore coglie “un arco di corrente” nel movimento di uno scoiattolo o viene accompagnato dalla Carpa di Po in una passeggiata sulle rive del fiume. Ricorda cronache vere di tori in fuga dai macelli di Torino, “le risate fuori luogo” dei nostri gabbiani, le “attese” di un gatto immobile su un balcone della città. Straordinaria la storia dell’elefante Fritz, imbalsamato nel Museo di Scienze Naturali: una storia da costoso cortigiano nel Palazzo di Stupinigi.

L’illustrazione di Alice Nicoletti, aderisce simpaticamente a questa attenzione ad altre forme di vita, creando una sorta di “cahier de voyage”, col gusto dell’acquarello: un’unica immagine da sfogliare con un’occhiata. Al centro del disegno, la sagoma in bronzo di un toro incollato sul marciapiede davanti a un famoso caffè di Piazza S. Carlo. Sullo sfondo, tavolini e statue equestri. Non un animale che si identifica in una città ma una città che si identifica in un animale che la “obbliga” a riflettere sugli aspetti della nostra quotidianità scoprendo, con sorpresa, tesori d’amore.

La Redazione de “La città nascosta”