16 Febbraio 2012 01:12

Nathan Never contro i marziani

nat00248Da sempre gli abitanti di Marte – piccoli, verdi, deformi, mostruosi, ma sempre cattivi – costituiscono un pericolo, più immaginario che reale, per i terrestri. Già alla fine dell’Ottocento lo scrittore H.G. Wells li aveva posti al centro di un celebre romanzo ("La guerra dei mondi") che nel 1938 il quasi omonimo Orson Welles trasformò in una radiocronaca così realistica da gettare nel panico mezza America. Dopo un secolo di film e romanzi di fantascienza, adesso anche i fumetti ritornano sul tema, con una avventura di Nathan Never, di Legs Weaver e dell’Agenzia Alfa lunga una dozzina di albi, quasi la dimensione giusta delle ormai classiche miniserie delle edizioni Bonelli. La storia è inserita nella popolare collana, in edicola da quasi 250 mesi, ovvero circa 21 anni. Nathan Never è stato creato da un trio di fantasiosi autori sardi, Nedda, Serra e Vigna, che hanno aperto – in un universo editoriale dominato dalle storie western di Tex e comoagni o variamente "mysteriose" di Martin Mystère e Dylan Dog – una finestra su un mondo futuribile, forse più immaginario che probabile, nel quale comunque è possibile ritrovare situazioni in qualche modo simili a quelle fin troppo conosciute della cronaca contemporanea. Nella saga di Nathan Never non ci sono personaggi mostruosi, improbabili, assurdi. Tutti hanno un aspetto umano, anche se molti hanno caratteristiche diverse, sono mutanti, telepati, androidi, ecc. Anche nel lungo episodio, ormai prossimo alla conclusione, che oppone gli abitanti della Terra ai marziani, i nemici degli umani sono in tutto simili agli uomini di oggi o di domani, solo un po’ spigolosi, gelidi, magari sfuggenti e assetati di potere. La vicenda dello scontro fra terrestri e marziani è iniziata un anno fa, con l’albo n. 239, "I Pretoriani", con la guerra intestina, ma non troppo, per la conquista del potere sul pianeta rosso. Come accade spesso anche in questo travagliato mondo del Duemila, gli eventi imboccano una strada diversa, lo scontro si allarga, valica i confini di Marte e coinvolge le Stazioni Orbitanti e poi la Terra stessa, che gli ambiziosi capi marziani vogliono conquistare. Ci riusciranno, sia pure a caro prezzo, per loro e per i terrestri, cui non basta l’appoggio delle Stazioni Orbitanti. E’ impossibile rievocare gli avvenimenti di questa lunga guerra, raccontata dallo sceneggiatore nat00249Stefano Vietti (sostituito in un paio di albi da Bepi Vigna) e relizzata da un gruppo di bravi disegnatori, da Fabio Jacomelli a Simona Denna e Silvia Corbetta, da Giancarlo Olivares a Sergio Giardo, da Germano Bonazzi allo stesso Roberto De Angelis, copertinista della serie e autore di qualche albo di questa saga. Si può invece dire che l’intera vicenda è ricca di sorprese, di personaggi significativi, di una massiccia presenza femminile (anche ai vertici del potere) e di molti gesti eroici e generosi, compiuti per salvare la Terra. Qua e là si avverte un clima da "Guerre stellari" o "Alien" o magari da Ufo Robot e simili, evocati in alcune tavole, e forse un abuso di terminologia fantascientifica, ma nel complesso l’intera storia si inserisce fra i racconti di fantascienza più riusciti, anche per i riferimenti a fatti e fattacci di casa nostra, come gli appalti per la ricostruzione delle metropoli distrutte. Dopo "Scontro finale", il prossimo albo, n. 249, in uscita il 18 febbraio, si intitola "Cielo di fuoco" e promette serrati duelli fra razzi del futuro, aerei quasi tradizionali e armi distruttive, in un clima da apocalisse, o quasi, verso la soluzione finale, un termine che evoca gli orrori del nazismo. (Carlo Scaringi).