3 Dicembre 2011 20:45

Animazione mitteleuropea, parte 3.

Dal nostro inviato a Budapest, Pierpaolo Di Camillo: "Anilogue, sabato 26: partenza alle 12 con il workshop “Film idea fair” dove tredici studenti di alcuni istituti d’animazione e della Facoltà di multimedia polacchi ed ungheresi presentavano i progetti dei loro film di diploma: su tredici almeno undici sembravano davvero promettenti, speriamo di poterli vedere presto completati. Diverse tecniche, un tratto che va dall'artistico al grafico, toni divertenti o seri: uno studente dell’università d’animazione ungherese Mome ha proposto una serie animata da lanciare su internet con protagonisti alberi parlanti, taglialegna violenti ed un passero politicizzato che potrebbe avere un ottimo successo. Alle 15 ecco “3D experiments”, un workshop che mostrava le proposte animate in stereoscopia, tra cui il film scandinavo “Legend to Valhalla: Thor” che uscirà a febbraio in Scandinavia. Ne sono stati proiettati in anteprima venti minuti in cui si è notata soprattutto una grande attenzione al paesaggio ed alle mitologia nordica, narrata (e un po’stravolta) in modo divertente e avventuroso con chiose umoristiche: un Thor giovane e inesperto, con un martello parlante e un'antagonista ridicola, gli amici da salvare il tutto in uno stile che richiama i kolossal animati statunitensi. 

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 Al termine, uno degli autori ha svelato di come avessero optato per la stereoscopia semplicemente perché glielo avevano proposto e come questo abbia richiesto uno storyboard aggiuntivo per i movimenti camera ma nessuna ulteriore difficoltà. Si è proseguito con la presentazione dell'adattamento stereoscopico di “ Nyòcker : the district”, film ungherese del 2004 tratto da una serie tv e premiato ad Annecy come miglior film nel 2005 (ed al Sottodiciotto Film Festival nel 2006) che tratta con molta musica e comicità pesante il tema del conflitto razziale in un quartiere degradato dove convivono varie etnie, con sconfinamento nella fantascienza dei viaggi temporali: un opera già efficace senza il bisogno del 3D. Alle 17 presentazione del lungometraggio ceco a pupazzi animati “Fimfarum: third time lucky”: il regista ha tenuto un discorso di presentazione in cui si è detto assai soddisfatto perché grazie alla vetrina di Anilogue ha potuto prendere contatti con distributori francesi che porteranno il suo film nei principali paesi francofoni, nella speranza di riuscire a rilanciare nel mondo l’animazione coi pupazzi della celebrata scuola ceca, da qualche tempo un pò in declino. Il film è il terzo di una serie ma è il primo fatto in stereoscopia, e come gli altri è composto da tre racconti fatti in tre differenti stili di pupazzi tradizionali. Le storie sono tratte da libri per bambini molto popolari nella Repubblica Ceca: il primo racconta di una troupe di documentaristi andata a girare un reportage in una regione dove antiche leggende parlano di giganti e pur avendoli proprio d’avanti non riusciranno a incontrarne alcuno; il secondo (che in realtà non è stereoscopico) è fatto con lo stile del grande Jiri Trnka (con pupazzi dall’espressione fissa) e racconta di un re che manda i suoi figli a cercare il cappello dimenticato anni prima in una trattoria montana: ci riuscirà il più giovane che diverrà re e campione di corsa. Il terzo racconta la disputa tra il folletto-hippy della fortuna e quello in giacca e bombetta dell’intelligenza su chi dei due sia più importante: per sfida il folletto dell’intelligenza deve far diventare re un giovane guardiano di porci, ma sarà solo unendo le forze che riusciranno a farlo sposare con la bella principessa. Queste opere (come molte altre) meriterebbero una distribuzione in Italia. Alle 19 è la volta del film giapponese “A letter to Momo” (Momo e no Tegami) di Hiroyuki Okiura, presentato in anteprima venerdi a Vienna: una storia lirica e sospesa tra magia e realtà, in linea con la recente produzione nipponica. Per oggi è tutto,  da Budapest: Sziasztok, Italia!