4 Ottobre 2011 01:57

A fumetti i grandi investigatori

DickTracy-originalTra la fine dell’Ottocento e buona parte del Novecento la letteratura poliziesca ha proposto una ricca gamma di autori e investigatori che sono entrati nella storia del giallo, grazie anche alle molteplici versioni cinematografiche. Meno frequente invece il passaggio dal romanzo al fumetto, un genere fin troppo ricco di personaggi celebri, a partire da Dick Tracy, il primo poliziotto di carta ideato giusto ottant’anni fa da Chester Gould. La prima striscia dedicata a un detective di origine letteraria è molto probabilmente quella uscita sui giornali americani tra il 1930 e il ’31, disegnata da Leo O’Mealia che ha come protagonista Sherlock Holmes, rappresentato in quasi tutte le vignette nel classico look britannico. Lunghe didascalie, alla moda inglese, narrano la storia tratta dai racconti di Conan Doyle. Se questo investigatore è stato il più popolare e molto presente anche nei fumetti (ricordiamo una versione di Frank Giacoia apparsa sul N. Y. Herald negli anni Cinquanta e le storie di Giancarlo Berardi e Giorgio Trevisan sull’Eternauta 1986), altri grandi protagonisti del giallo sono vissuti a lungo nei fumetti, oltre che nel cinema. Il più popolare è senz’altro il commissario Maigret, che l’immaginario collettivo identifica con i volti di Jean Gabin e Gino Cervi. Il debutto, sui giornali francesi, DickTracy-original2risale agli anni Cinquanta a opera di Jacques Blundeau, con risultati in fondo modesti perchè non è facile narrare con immagini statiche atmosfere parigine e pensieri di Maigret. Migliore il tentativo fatto nei primi anni Novanta da Odile Reynaud e Philippe Wurn. Senz’altro più vivaci invece – anche perché ricche di azione e disegnate da Alfred Andriola – le indagini di Charlie Chan, l’ispettore della polizia di Honolulu creato nel 1925 da Earl Derr Biggers. Nel mondo dei fumetti sono approdati, ma per breve tempo, anche Perry Mason e Nero Wolfe, protagonisti peraltro di storie che si svolgono per lo più in locali chiusi come l’aula di un tribunale o la serra delle orchidee. Più spettacolari invece le avventure di Simon Templar, ovvero il Santo, un bandito pentito creato da Leslie Charteris, scrittore ma anche sceneggiatore di fumetti. Un legame diretto con i comics lo hanno avuto inoltre Dashiell Hammett, il padre del romanzo d’azione, e Mickey Spillane. Il primo ha sceneggiato la storia iniziale dell’Agente X-9 di Alex Raymond, il Dominatore, e qualche altra, mentre il secondo si è fatto le ossa sceneggiando molte storie dei supereroi della Marvel, prima di creare Mike Hammer, forse il più duro fra i detective del giallo anni Cinquanta. Oltre che nei suoi romanzi, infatti, è vissuto a lungo nei fumetti, su testi dello stesso autore ed efficaci disegni di Ed Robbins. Questo piccolo e forse incompleto viaggio termina qui, per lasciare il posto ad altri eroi di carta, nati e cresciuti nei fumetti che in molti casi – Dick Tracy, Alack Sinner, Julia, Nick Raider, Sam Pezzo, per non parlare di Ginko, l’eterno sconfitto – hanno uno spessore quasi letterario. (Articolo di Carlo Scaringi).