17 Giugno 2011 01:09

Nathan Never e la guerra dei mondi

TrePassiNelDomaniAlla fine dell’Ottocento H.G. Wells pubblicò il romanzo “La guerra dei mondi” che introduceva un tema che nel secolo seguente sarebbe stato ripreso, imitato, trasformato in vari modi, dal cinema alla radio (famosa la radiocronaca inventata che ne fece un ancor giovane Orson Welles che nel 1938 gettò nel panico milioni di americani, convinti che i marziani fossero sbarcati negli States), ai fumetti, per esempio nella saga ideata da Cesare Zavattini alla fine degli anni Trenta in cui gli italiani salvano il mondo dall’invasione dei saturniani. La guerra dei mondi è adesso il tema di una lunga avventura di Nathan Never, iniziata da un paio di mesi e che proseguirà fino al giugno del 2012. Nathan Never è il primo personaggio fantascientifico ospitato nelle edizioni di Sergio Bonelli, e compie in questo mese i primi vent’anni di una vita costellata di successi. Fino agli anni Novanta le edizioni Bonelli proponevano solo collane dedicate al West, ma da qualche tempo la produzione si era andata diversificando, prima con Martin Mystère e poi con Dylan Dog, intrepido cacciatore di incubi. La scelta di Nathan Never è stata una scommessa, alla fine vinta, con un tema come quello fantascientifico sviluppato in seguito in altre collane, da Legs Weaver a Gea, da Lilith a Johnathan Steel, anche se non sempre con gli stessi esiti. Nathan Never è stato ideato da Michele Medda, Antonio Serra e Bepi Vigna, la ben nota “banda dei sardi” che in questi anni ha creato singolarmente altre originali miniserie bonelliane (Caravan, Greystorm, ecc.). La chiave del loro successo deriva in larga parte dall’aver evitato, in questo ciclo ormai ventennale, i temi più facili, scontati, quasi banali della fantascienza popolare per proporre, sia pure in una dimensione proiettata molto avanti nel tempo e tecnologicamente ipersviluppata, con robot, androidi, ecc., personaggi e situazioni che in qualche modo richiamano realtà esistenti nella Terra del Duemila. Inquinamento, complotti politici o industriali, lotte di potere, ambizioni, conquiste coloniali (non più sul nostro pianeta ma nello spazio), delitti e misteri vari sono gli ingredienti, più o meno ricorrenti, di questo ciclo, non totalmente composto da episodi autoconclusivi (come sono quasi tutti gli albi bonelliani) e caratterizzato da alcuni elementi seriali che danno alla collana quasi il ritmo di certi serials televisivi. In vent’anni di avventure, Nathan Never, agente dell’Agenzia Alfa in difesa dlla Terra, ha avuto modo di scontrarsi contro i più diversi nemici, dalla Fratellanza ai Venerabili, combattendo contro il distruttore dei mondi o le stazioni orbitanti, in rivolta contro il potere centrale. E’ stato spesso aiutato da Legs Weaver e altri amici dell’Agenzia, chiamati adesso a un compito veramente difficile contro gli agguerriti marziani. Ma i “sardi” e Stefano Vietti che sempre più spesso collabora con loro, ne usciranno vittoriosi. Nell’attesa ecco uno speciale di 128 pagine, per festeggere il ventennale, “Tre passi nel domani”, con racconti degli autori storici, disegnati da Nicola Mari, Germano Bonazzi e Roberto De Angelis che insieme a Claudio Castellini, autore delle prime storie, e altri, costituiscono il gruppo dei bravi disegnatori bonelliani. (Articolo di Carlo Scaringi).