1 Novembre 2010 01:06

Lucca: imperdibile

Leo01Lucca è imperdibile. Un sacco di gente dice che non ci sono più i fumetti (e non è vero); che non ci sono più occasioni di incontro con la "gente che conta" (e anche questo non è vero); che non ci sono più avvenimenti culturali di alto livello (e questo è in parte vero, ma leo02bisogna distinguere). Resta il fatto che a Lucca, entusiasti e denigratori, ci vanno tutti. Magari in incognito. E anch’io, naturalmente, mi sono fatto una due-giorni, dividendomi tra una presentazione (quella del saggio su Jacovitti edito dalla NPE, al Museo) e i tendoni sparsi per il centro. Il pubblico ha invaso la città. Abbiamo capito subito, il venerdì mattina, che sarebbero stati polverizzati tutti i record. L’hanno leo03capito anche i lucchesi (quelli "comuni", non gli addetti ai lavori!), inferociti per la pacifica invasione: specie i ciclisti, costretti a continui slalom fra folkloristici cosplayers e stormi di ragazzi leo04entusiasti. La folla, comunque, si diluisce bene per tutto il centro, e per fortuna i "Games" sono fuori delle mura. Il problema è forse proprio la dispersione degli stand: mi sono accorto, tornando a casa, che avevo visitato varie volte i più grandi, specie quelli in Piazza Napoleone, e ne avevo saltati altri, più decentrati. Entrare e uscire dai tendoni, col leo05rituale del "biglietto e braccialetto" bene in vista, fa perdere un po’ l’orientamento, e alla fine non c’è più il tempo per visitare le mostre espositive, come quella de L’Audace Bonelli. La mia Lucca 2010, quindi, è vissuta da un’ottica limitata: ho cercato i fumettileo06 "vecchi", più o meno d’antiquariato, e ne ho visti pochi, ma forse erano tutti nei padiglioni che mi sono perso. Ho visto molte nuove edizioni, graphic novel, ristampe, saggi… E moltissimi, attenti visitatori, anche giovanissimi, che mi hanno risollevato un po’ il morale. Bisogna prendere Lucca per quel che è diventata: un coloratissimo carnevale fuori stagione, un’orgia di immagini e di suoni, che dalla sommità delle mura echeggiano per tutta la città. Un viaggio nella memoria, un’occasione per ritrovare vecchissimi amici. E in ultimo, se ci scappa il tempo, per acquistare un po’ di fumetti. [Articolo e foto di Leonardo Gori per afNews.info]