14 Settembre 2010 14:10

Vandersteen collaborò col nazifascismo

kaproenVandersteen Non tutti cercano di nascondere le colpe a ogni costo. Anzitutto la verità. E’ il caso della famiglia dell’autore belga Willy Vandersteen (uno dei principali esponenti del fumetto fiammingo), che farà uscire, nell’autunno 2011, una biografia che illuminerà anche il periodo “nero” del famoso fumettista (quello della serie classica Bob et Bobette). In quel periodo, in particolare gli anni 1942 e 1943, l’autore realizzò, su commissione, sotto pseudonimo (Kaproen o WIL), disegni antisemiti (mentre, pare, nello stesso periodo ne faceva di anti-invasori e pro-resistenza). Vandersteen non venne perseguito per il suo collaborazionismo con l’infamia del nazifascismo e ancora negli anni settanta cercava di negare di essere Kaproen. I figli (che avevano commissionato questa ricerca storica, proprio per chiarire definitivamente la questione) hanno affermato “Come figli di Willy siamo stati sorpresi che egli fosse l’autore di quei disegni. Non corrisponde certo all’immagine che abbiamo di lui, ne’ a come lo conosciamo… Ma quando ce l’hanno confermato, abbiamo chiesto alla casa editrice di pubblicare interamente la storia in un libro. Non abbiamo mai voluto presentare l’artista come un santo. Coloro che vogliono onorare la sua eredità artistica, devono ugualmente avere il coraggio di guardare anche le pagine oscure della sua storia.” Così la famiglia dell’artista ha chiesto alle edizioni Standaard Uitgeverij di pubblicare un volume che illustrerà con completezza gli anni bellici di uno dei pilastri del fumetto europeo. Con tutte le sue macchie.