27 Agosto 2010 01:33

I fumetti conquistano le librerie

VargasBaudoin Confinati per decenni nelle edicole (giornali e comic-books negli USA, albi e periodici in Europa), i fumetti hanno ormai conquistato un posto di rilievo sugli scaffali delle librerie, non solo nel reparto della letteratura per ragazzi (con libri, anche di lusso, di Cocco Bill, Topolino e paperi vari), ma anche fra la narrativa d’autore. Una timida anticipazione si era avuta nel 1965, anno primo dell’era linusiana, quando l’arrivo della prima rivista d’autore con la scoperta dei Peanuts aveva spinto la Mondadori a inserire nella raffinata collana della Medusa le storie dei simpatici cavernicoli di B. C. di John Hart. Ma quello restò un esperimento quasi isolato, perché i fumetti faticarono a lungo prima di raggiungere la dimensione libraria e conquistare le librerie (e gli editori) che contano. A lungo rimasero nelle fumetterie, quei negozi affollati di ragazzi oggi a caccia di manga e da qualche intellettuale coraggioso o controcorrente. In ogni caso le fumetterie – un nome che ricorda le fumerie d’oppio delle Chinetowns – hanno svolto, e continuano a fare, un lavoro meritorio, favorendo non solo la diffusione del fumetto di qualità, ma spingendo coraggiosi editori a tentare la pubblicazione di autori e storie che forse la gran massa di lettori – viziata da prodotti commerciali o popolari – non apprezza. Da qualche tempo, comunque, vari editori importanti, non solo per il loro giro d’affari, ma anche per i volumi di spessore culturale che pubblicano, hanno aperto il loro catalogo ai fumetti. In prima fila sono la Einaudi e la Rizzoli, rinvigorita –nel campo delle nuvolette, ovviamente – dall’accordo con la Lizard. La Einaudi, che in un passato più o meno lontano ha ospitato fumetti di grandi maestri come Magnus, Spiegelman, Cavazzano, Eisner, oggi propone un romanzo a fumetti, “I quattro fiumi” tratto dalle storie gialle giudice-baodella scrittrice francese Fred Vargas, illustrate da Badouin, mentre la BUR Rizzoli, per non essere da meno, presenta in “Cattivi soggetti” alcuni racconti di Colaprico, Macchiavelli e altri giallisti. Un altro poliziotto italiano, il commissario Bordelli, sarà invece al centro di una grafic novel scritta dal suo autore, Marco Vichi, e disegnata da Werther Dell’Edera, in uscita da Guanda in settembre. Dal canto suo la Rizzoli-Lizard dall’inizio dell’estate sta pubblicando una serie di volumi d’autore (come Adele Blanc-Sec di Tardi, L’isola del tesoro di Pratt, e Vendetta macumba di Magnus) alternati con altri di giovani e interessanti autori, da una dissacrante storia di Garibaldi a un’amara ricostruzione della stagione delle bombe, “Il treno”, sulla strage di Bologna di trent’anni fa. Faticano invece a trovare spazio nelle librerie altre graphic novels, seppure originali, proposte solitamente dalle edizioni BD o Coconino Press, e altre, come “ Il giudice Bao e la fenice di giada”, un giallo ambientato nella Cina dell’anno Mille e dintorni, o “Groenlandia Manhattan”, amara storia di invasori bianchi che volevano portare la loro civiltà tra gli inuit delle terre polari. (Articolo di Carlo Scaringi).